Forum Skylive

domenica 27 novembre 2011

26 novembre al Brallo

Per la luna nuova di novembre ho deciso di riprovare il cielo del Brallo. Purtroppo, per vari motivi siamo potuti andare solo in due, io e Mirco (per il forum Gupise81).

Durante tutto il giorno ci sono state molte velature, ma non potevamo rinunciare, con l'inverno che incombe, neve e ghiaccio non si faranno aspettare ancora per molto, si va e si incrocia le dita. Luogo prescelto per l'osservazione il parco astronomico del Brallo a 950m slm, ritrovo alle ore 17.30 in piazza del municipio al Brallo: puntuali come due svizzeri siamo arrivati a distanza di due minuti, saluti di rito e ci dirigiamo verso Colleri, dove è situato il parco. Lì dobbiamo incontrarci con l'Ing. Fabio Tagliani (di solito è lui che accoglie gli ospiti della struttura), che ci ha aperto gli ex spogliatoi del campo di calcio e la colonna della corrente elettrica. Anche se, per il momento, la struttura è ancora un po' spartana, avere quattro mura dove potersi cambiare e, nel caso, riposare dieci minuti a temperature più agevoli, fa sempre piacere; inoltre, Fabio ci ha spiegato le idee per migliorare la struttura, che una volta completata sarà una base logistica comodissima per poter osservare tutta la notte, anche nei periodi più freddi, anzi, soprattutto nei periodi più freddi.
Dopo una piacevole conversazione Fabio ci saluta, molto cortesemente si rende disponibile "di pronto intervento" per qualsiasi emergenza, anche nel cuore della notte: questo è un altro punto a favore del parco. Ormai sono le ore 18.30, la notte sta arrivando e le velature sono praticamente sparite; montiamo i dobson e accendiamo le ventole per mandarli prima in temperatura, nel frattempo ci vestiamo. Tornati sul campo finiamo i preparativi, io collimo i vari cercatori, tiro fuori atlanti e accessori vari, infine collimo lo strumento principale e si parte. Non avendo avuto molto tempo in settimana per preparare la sera vado "a braccio": per completare ufficialmente tutti i Messier mi mancano undici oggetti ... vediamo cosa riesco a fare.

Sono le ore 19.40, la temperatura è fresca ma non proibitiva e, sorprendentemente, non vi è traccia di umidità, dopo un'ora il tubo - la cui parte in metallo, normalmente con l'umidità gronda - è perfettamente asciutto. Parto subito con M15, globulare nel Pegaso, si mostra molto grande e luminoso, ha un nucleo molto concentrato, risolto bene tranne la parte più centrale.
Si passa a M2, altro globulare, questa volta nell'Acquario, molto denso e grande; anche in questo caso non sono riuscito a risolverlo completamente.

Per questi due globulari ho utilizzato 200x-255x, la visione migliore è stata a 255x. Poi, finchè era ancora abbastanza alta nel cielo, volevo rivedere NGC 6960 la "Velo" e NGC 7000 la "Nord America" nel Cigno e provare il filtro O-III appena acquistato. In realtà sarebbe stato il momento giusto per mangiare, però la voglia di rivedere queste nebulose è più forte, prendo lo zoom Baader e mentre muovo la ghiera sento qualcosa che non mi convince, riprovo e.......tragedia! Ghiera bloccata e zoom inutilizzabile (con tutte le seccature annesse, spedirlo in assistenza, attendere almeno un mese e più per riaverlo, per fortuna è ancora in garanzia). E' già la seconda volta che si blocca e mi preoccupa un po', da una parte per le scocciature e dall'altra per i costi, la garanzia non dura in eterno.....vedrò di indagare.
Sono sconfortato, per non dire arrabbiato o peggio, cerco di rilassarmi e non rovinarmi la serata appena iniziata; per fortuna viene in mio soccorso Mirco, che avendo un parco oculari abbondante mi presta il 14mm dell'explore scientific da 82°, veramente bello e ben corretto, quasi fino ai bordi. Con me porto sempre i due oculari che danno in dotazione al telescopio, un 25mm e un 10mm plossl, che non mi fanno impazzire, ma questo è quello che ho a disposizione. Puntiamo entrambi la Velo, si vede già senza filtro, ma con l'O-III è un'altra cosa, molto bella e dettagliata, meno spettacolare di due mesi fa all'Armà ma molto bella, vado a vederla anche nel dobson di Mirco, un GSO da 12 e noto subito la differenza, alcune piccole sfumature sono più evidenti e contrastate, poi passo alla Nord America ma rimango deluso, si vede debolissima, quasi impercettibile, anche nel 12", una bella differenza rispetto alla volta scorsa, credo sia dovuto a due fattori: noi non siamo ancora adattati bene al buio e non è una serata eccezzionale (poi confermato dalle letture SQM della stazione del parco, che è arrivata a 21 scarsi contro i 21.3-21.5 che spesso misura)... per consolarci da questa delusione facciamo una pausa per cenare e rilassarci.

Dopo un'abbondante cena a base di pizza mi dedico a Giove, ormai vicino al meridiano. Grazie al meticoloso allineamento del cercatore, ad inizio serata lo trovo già nell'oculare a 255x, si vedono chiaramente le due bande equatoriali, non è presente la GMR, si notano invece molto bene due piccole (si fa per dire ... saranno grandi quasi come la terra), macchie rosso scuro nella banda equatoriale settentrionale (quella leggermente più piccola), nei momenti di calma si vedono bene anche le due bande temperate settentrionali, mentre nell'emisfero sud si nota una parte leggermente più scura, ma niente dettagli; visto che già così "ballava" abbastanza, non ho spinto oltre gli ingrandimenti e comunque la visione mi soddisfaceva......
Non è stato proprio corretto guardare una planetaria (M76) dopo essere stato abbagliato da Giove (magari qualche ammasso aperto era meglio, ma al momento mi è venuto così), la little Dumbbell, planetaria molto bella, si vedono chiaramente le due estremità di gas arrotondate con diverse sfumature in chiaro-scuro, monto il filtro O-III e debbo dire la visione non è migliorata molto, comunque già senza il filtro è uno spettacolo.

Oltre a noi al parco c'è anche un altro astrofilo, che ci ha presentato Fabio appena arrivati: Riccardo, se non ricordo male. Non so esattamente perchè, ma ho capito che faceva foto e quindi ci siamo messi distanti per non disturbare lui e per non essere abbagliati dal pc; però mi sembrava scortese non andare a scambiare due parole ... arrivati a circa 10 metri da lui vedo già la sagoma inconfondibile di un bel dobson da 16", altro che foto, galassiette a tutto andare! Peccato per questo equivoco, a saperlo facevamo gruppo, ormai siamo piazzati e non si torna indietro, comunque approfittiamo del 16" per guardarci M1. Parlando del doppio del Perseo Riccardo ci dice che, guardandolo con un rifrattore a grande campo, si nota una catena di stelle che porta ad un altro ammasso aperto molto bello. Naturalmente, appena tornato in postazione gli do una sbirciatina, l'altro ammasso è stock 2, già osservato questa estate ma non avevo notato il collegamento con "il doppio": la visione più bella di tutto l'insieme l'ho avuta nel cercatore, che inquadra 5° di campo e permette di vederli tutti e due con questa catenella di stelle che sembra collegarli.

Punto lo sguardo verso sud e vedo...Orione; M42 merita sempre uno sguardo, sempre stupenda, si vedevano tantissime sfumature, una visione tridimensionale, il filtro O-III spegneva alcune zone e ne accendeva altre, con qualsiasi strumento/accessorio si guardi è sempre bellissima, il trapezio era netto, aumentando gli ingrandimenti ho visto la quinta componente e intuito la sesta.
Noto la testa della balena, quindi.... M77, che si trova a circa un grado dalla stella delta di circa m. 4.05; si vede bene il nucleo luminoso circondato da un alone diffuso, a meno di un grado, vicino a due stelle luminose che facilitano molto la ricerca, si trova NGC 1055, galassia di taglio di m.10.60, si vede la sua forma allungata e sottile, ma non percepisco particolari. Esagero e provo NGC 1072, ultima componente di questo terzetto e anche quella più difficile di m.14, le stelle di campo mi dicono che sono nella posizione giusta ma non vedo niente, provo a stare due minuti all'oculare ma niente, provo il classico colpetto al tubo ma anche così niente, la trasparenza del cielo non è il massimo e questo è un oggetto troppo al limite per il mio strumento. Nel frattempo chiedo a Mirco cosa sta osservando e, per la serie "telepatici", mi dice che osservava galassiette due gradi più a ovest.
Intanto, senza che ce ne siamo accorti si è fatta mezzanotte, il freddo inizia a farsi sentire e quindi passo alla giacca più pesante; nel frattempo, il mio compare è andato alla colonnina della corrente elettrica vicino alle cupole (stando attento a non rovinare qualche ripresa) per "scaldare gli scaldotti", nel tragitto passa vicino al boschetto, da dove provengono suoni "sinistri"; arrivato alle cupole, all'improvviso quella di Marco Angy fa un movimento secco e rumoroso, Mirco si è leggermente strizzato, quando è tornato mi ha raccontato l'accaduto e ci siamo fatti una risata, comunque gli "scaldotti" sono stati utilissimi, 20 minuti di calore che, a fine novembre, non guasta mai.
Salgono i Gemelli, con M35 uno dei miei ammassi aperti preferiti, grande, ricco di stelle e molto luminoso, cosa si può pretendere di più. Al suo fianco NGC 2158, un altro ammasso, che a bassi ingrandimenti da la sensazione di una nebulosa, solo sui 200x si capisce la sua natura. Spostandosi di un grado ci sono altri due deboli ammassi aperti, IC 2156 e IC 2157, mentre a due gradi da NGG 2158 (5' d'arco) si trova NGC 2159, leggermente più grande (7' d'arco) e più luminoso, gradevole a 200x.
Tra un osservazione e l'altra ci scappa qualche bicchiere di thè caldo e del croccante emiliano gentilmente offerto.

Si riparte! Ad occhio nudo si vede benissimo M44 nel Cancro, ma oggi sono interessato a M67, che si trova a circa due gradi da Acubens, la stella alfa di m. 4.5: ricerca facile e veloce, l'ammasso è denso e presenta una fascia di stelle più deboli, che danno l'illusione di dividerlo in due parti a circa 3/4.
Ormai sono quasi le ore 2.00 e le velature iniziano a farsi notare, disturbando le nostre osservazioni. Passo a M79, globulare nella costellazione della Lepre, che rimane sempre abbastanza basso, quando passa in meridiano è appena sopra i 20°, risolto nella parte periferica, non è particolarmente grande e luminoso.
M41, ammasso aperto nel Cane Maggiore, molto grande, ricco di stelle blu e luminose, sono stato 5 minuti a contemplarlo, poi, passo ad altri due ammassi, entrambi nella Poppa, M47, ammasso di una trentina di stelle luminose, principalmente blu, a poco più di un grado si trova M46, qualche stella in più però meno luminose, al suo interno si trova la planetaria NGC 2438, si nota la sua forma sferica con il bordo leggermente più scuro, sembra galleggiare dentro alle stelle, per chi non l'avesse mai visto merita uno sguardo al più presto. Poi, passo a M48, vicino alla testa dell'Idra, non è molto luminoso ed è composto da circa una trentina di stelle. Noto sulla cartina che, vicino alla stella zeta Mon, si trova la planetaria Abell 25 di m. 15.4, a 255x con filtro O-III noto una debolissima nebulosità e niente più.

L'orologio segna le ore 3.00 e le velature si fanno persistenti. A questo punto ci sediamo su una panchina ad ammirare il cielo, bisognerebbe soffermarsi più spesso ad ammirarlo con i nostri occhi e imparare bene forma e posizione delle costellazioni, cercare di individuare le stelle più deboli - normalmente poco visibili - e osservare anche quelle costellazioni con stelle praticamente invisibili da luoghi abitati- Mi viene da fare una piccola riflessione: capita sempre più sovente di leggere di persone che si comprano uno strumento da 1000-2000 € e poi, se gli si chiede quali costellazioni si trovano prima e dopo il Leone (tanto per citarne una), non lo sanno .... spesso finiscono, poco tempo dopo, con l'abbandonare tutto, perchè rimangono delusi o non sanno cosa guardare. Questo è un approccio che non mi trova d'accordo, l'astronomia non è un hobby, una passione da "tutto e subito"! Io trovo che sia molto bello coltivarla con il tempo, crescendo lentamente e gustandosi ogni dettaglio che questo splendido mondo ci offre.

Dopo una ventina di minuti decidiamo di smontare l'attrezzatura, ma non prima di aver guardato il tripletto del Leone (M65, M66, Ngc 3628) e l'accoppiata nell'Orsa (M81 e M82) sempre bellissime.
Ora si smonta sul serio, metto tutto in auto e mi appresto (munito di piumino) a qualche ora di sonno. Saluto Mirco (cosi, quando ci svegliamo, ognuno di noi parte senza disturbare l'altro), ci metto un po' a scaldarmi, ma alla fine la stanchezza prevale. Al mio risveglio mi accorgo che sono rimasto "solo", Mirco è già sulla strada del ritorno, mi alzo, faccio colazione con thè caldo (questo termos lo adoro, dopo 18 ore le bevande sono ancora calde) e due snack (al cocco e al cioccolato) avanzati dalla nottata, nel frattempo scaldo il motore e soprattutto l'abitacolo dell'auto, vado all'interno della struttura per cambiarmi e tornare in jeans, maglioncino e scarpe da ginnastica. Il viaggio di ritorno è stato veloce, grazie alla luce del sole e al traffico praticamente inesistente.

Arrivo a casa per le ore 8.30, butto la macchina nel box (scaricherò tutto più tardi), mia moglie e il piccolo Leonardo stanno ancora dormendo, quindi decido di dargli il buon giorno con una bella colazione (ma si...facciamo il bis!). Nel frattempo do uno sguardo al forum e aggiorno velocemente il post sulla nottata (mi hanno fatto notare che erano le ore 8.44), la colazione è pronta. Vado a dare il buongiorno alla mia famiglia.

Conclusioni: la serata è stata positiva, nonostante qualche inconveniente, uno su tutti lo zoom Baader che ora è già in assistenza per trovare una soluzione definitiva (per fortuna è ancora in garanzia); non è possibile averlo bloccato una volta all'anno, vediamo come si evolve, non è escluso di farlo sostituire ...
La compagnia è stata ottima, mentre il cielo non ha dato il meglio di sè, ma comunque è stato più che sufficiente, però dal Brallo pretendo di più (verrò a riscuotere, sicuramente in primavera, magari anche prima ...).
 Nel mio piccolo ho cercato di dare qualche dritta a Mirco sull'utilizzo del dobson (che ha preso da pochi mesi), ho provato a spiegargli la mia logica nella ricerca degli oggetti e l'utilizzo dell'atlante, abbiamo fatto una prova pratica su M31, che poi naturalmente ci siamo gustati nel 12" insieme alle sue compagne M32 e M110.
A causa delle velature non ho potuto osservare M93 nella Poppa, mentre per M68 è ancora presto, si trova nella coda dell'Idra verso la costellazione del Corvo e, avendo una declinazione negativa (-26°), è meglio osservarlo quando passerà in meridiano e quindi dovrò apettare almeno fino a febbraio, meglio marzo. Da undici oggetti mancanti di inizio serata sono arrivato a -2; ormai conclusa la prima tappa del mio percorso osservativo (il catalogo di Messier), mi posso dedicare agli oggetti del catalogo di Caldwell, come linea guida per preparare la serata, inoltre devo testare bene un programma osservativo di un altro astrofilo, che ho trovato in rete e che sembra interessante, se risco ad adattarlo alle mie esigenze e mantiene le aspettative che mi sono fatto, ho già il programma fatto per i prossimi anni, il tempo necessarrio di prendere un 16" e ricominciare dall'inizio ... eh eh eh!!!

sabato 8 ottobre 2011

Pian dell'Armà 1 ottobre - Parte Seconda

....Finita la pausa Claudio F. e suo figlio Luca vanno a riposare: ci rivedremo prima dell'alba. Io decido di vedere qualche Messier da aggiungere alla lista definitiva e anche perchè, sotto un cielo così bello, non li ho mai osservati.
M1, la Crab nebula, nella costellazione del Toro, si trova a meno di 2° da zeta tauri, stella luminosa di M.2.95. Già senza il filtro si vede bene ma senza dettagli, con l'UHC è più staccata dal fondo cielo e si vedono due o tre filamenti, molto bella osservata a circa 75x.
M33, trovata immediatamente, è già evidente nel cercatore, all'oculare risulta grande e luminosa, si distingue chiaramente il nucleo, a 60x occupa tutto l'oculare (circa 1°). Durante la notte Davide mi ha fatto notare che si vede a occhio nudo e, in effetti, si vede una debolissima macchiolina.
M31-32-110, la galassia di Andromeda e le sue galassie satelliti più famose, le ho osservate con il 38mm, che mi permette di averle tutte nel campo dell'oculare, si vedono molto bene e formano un bel "quadretto".
Visto che ho già montato il 38mm vado su M34 nel Perseo, un ammasso aperto di stelle azzurre abbastanza denso e luminoso, molto bello.
M77, Galassia nella Balena, anche qui - come capita spesso nei Messier - è molto facile da trovare, si trova a circa 1.5° da Delta Cet di magnitudine 4.05, si vede bene sia il nucleo che l'alone esterno, entrambi luminosi.
NGC 7662 o Caldwell 22, nebulosa planetaria detta "Blue Snowball", di magnitudine 9, grazie a una dritta di Claudio V., che la sta cercando anche lui, parto da tre stelle di riferimento Iota-cappa-lambda And, visibili a occhio nudo (sono tutte tra 3.8 e 4.25 magnitudine), la planetaria si trova a circa 2.5°; la trovo facilmente, è impossibile non notarla, ma bisogna utilizzare almeno 150x, osservata anche a 255x, mi sembra di forma leggermente ovale e di colore azzurro intenso, molto, ma molto, bella, un oggetto da non perdere.
Più o meno da queste parti Claudio V. smonta tutto e va a riposare un paio d'ore, prima di tornare a casa; noto che anche Paolo e l'Amico X si sono ritirati a riposare un po', mentre Grigor, Daniele, Davide e io siamo "belli attivi".
M42-43, la grande nebulosa di Orione, naturalmente magnifica, grande, luminosa e - grazie anche al filtro UHC - molto contrastata e staccata dal fondo cielo; si vedono tantissimi dettagli e sfumature di luminosità, osservata a tutti gli ingrandimenti dello zoom da 60x a 150x. Grigor, che la osserva per la prima volta, è senza parole.
Esattamente non mi ricordo cosa siamo andati a vedere da Davide, nel suo 16", perchè quello che ho visto dopo, ha preso tutta la mia attenzione: IC434 la testa di cavallo! E' sempre stata un'icona e non immaginavo di poterla vedere questa sera, anzi ... proprio non mi sfiorava l'idea! Davide ha uno strumento di tutto rispetto e un parco accessori di prim'ordine, fitro H-beta da 2" della Thousand oaks e, come oculari, dei Tele Vue Nagler e Ethos. Quando ho messo l'occhio all'oculare, non sapevo esattamente cosa aspettarmi: innanzi tutto ho bisogno di qualche secondo per riuscire a vedere .... credevo di cercare una piccola macchia scura con pochi dettagli e, invece, è grande e abbastanza dettagliata; la mia fatica è dovuta anche al fatto che la cercavo "dritta", come nelle foto (un errore fatto da chi guarda per la prima volta al telescopio, ma sono talmente emozionato che sono andato un po' in pallone!) ... Invece, ha la testa girata di 3/4 verso il basso, un'emozione fortissima! Ho la "mitica" testa di cavallo davanti ai miei occhi, solo per questo vale la pena essere qui.
NGC 2024, "la nebulosa fiamma", osservata sempre nel 16" di Davide, è bella, contrastata e luminosa, si vede molto bene la parte nera centrale e le diverse sfumature del resto della nebulosa. E qui, ancora una volta, per farmi male, vado a osservarla con il mio dob utilizzando il filtro UHC: rimango sorpreso, ovviamente non è la visione del 16", ma vedo chiaramente la parte scura e qualche altro piccolo dettaglio, con soddisfazione guardo il mio dob e gli dico "Bravo".
M78, altra nebulosa in Orione, trovata al volo già nel cercatore, si presenta luminosa e piccola, ma non mi dà grande soddisfazione, forse è colpa di quello che ho visto prima, la riosserverò con più attenzione alla prossima occasione.
Ormai sono più delle quattro e inizia a farsi sentire la stanchezza: Daniele ritira l'attrezzatura mentre Claudio F. e Luca si riprendono dal "riposino" e vengono a vedere ancora qualcosa (noto che ormai la tattica è sempre la stessa, osservazione per la prima parte di serata, sonnellino centrale e risveglio prima dell'alba); proseguo con qualche Messier, prima di chiudere la serata.
M79, Globulare nella Lepre ... qui mi sono distratto e non ho segnato niente, mi sono "troppo" dimenticato, altro oggetto da riosservare prossimamente.
M44, in congiunzione con Marte, non poteva mancare questa congiunzione, bella al binocolo e al telescopio, con il 38mm, spettacolare, si vede bene il disco del pianeta rosso nella parte periferica dell'ammasso, è ancora basso di circa 20° sopra l'orizzonte e di Marte non si percepiscono dettagli.
Giove ... non poteva mancare il gigante gassoso ... molto alto nel cielo, credo sopra i 50°, mi ha dato delle visioni meravigliose: le due bande principali, oltre a vedersi bene, presentano molti dettagli, si vedono anche altre piccole bande vicino al polo, meno evidenti e dettagliate, i colori sono molto accesi e contrastati, a tratti il seeing è buono e la visione mozzafiato, non supera la visione in torretta di qualche settimana fa, ma gli va molto vicino.
M41, nel Cane maggiore, ammasso aperto molto luminoso, si vede immediatamente nel cercatore senza neanche cercarlo, basta puntare in zona, osservato a 60x risulta molto luminoso, bello il contrasto tra le stelle rosse e le bianco/azzurre.
M50, altro bellissimo ammasso aperto e, secondo me, molto facile da trovare: immagino una linea retta, che parte da Sirio e si dirige verso Teta CMa, proseguendo diritti e, alla stessa distanza da Sirio alla Teta, si trova M50; l'ho punto solo con il Red Dot e, quando guardo nell'oculare, è quasi perfettamente centrato, molto bello e luminoso, ricco di stelle e in una zona dove, a occhio nudo, si vedono pochissime stelle, ma all'oculare c'è veramente da perdersi.
M47, ammasso aperto di stelle luminose, molto bello.
M46, ammasso aperto molto ricco, molto concentrato e bello, lo osservo a bassi ingrandimenti e mi dimentico completamente di cercare al suo interno la planetaria NGC 2438: è proprio ora di chiudere e di andare a dormire, prima di fare ritorno a casa.
Nel frattempo, anche Davide inizia a riporre la strumentazione, ormai siamo rimasti solo noi ancora svegli, quindi, con l'alba che dà i primi segnali di vita, inizio anch'io con le "operazioni di chiusura", mentre Claudio V. si sveglia, ci salutiamo e parte verso casa. Poco dopo anche Paolo si sveglia e parte, io finalmente ho finito di caricare l'auto, chiudo gli occhi per un'ora e sono pronto al rientro, ma, prima di tutto, tappa a Varzi per la colazione, in compagnia di Grigor, Claudio F e Luca.
Conclusioni finali: vale la pena fare un centinaio di km e un'ora e mezza di auto per avere un cielo decente? SI assolutamente SI! Rispetto alle osservazioni effettuate dalla collina sui 400m, gli oggetti risultano più belli e la lista di quelli osservabili con profitto cresce a dismisura, inoltre con un buon cielo i filtri lavorano bene e danno visioni bellissime, aspetto non secondario "la compagnia": andare in un luogo di montagna frequentato da astrofili dà la possibilità di conoscere nuovi amici, oltre a provare strumenti e accessori diversi, con un po' di fortuna può capitare di guardare all'oculare di strumenti di 40-50-60cm.
Un saluto a Grigor, ormai compagno d'osservazione fisso, a Claudio F. e a suo figlio Luca, che vengono sempre a farci compagnia, agli amici del forum Paolo e Claudio V., che hanno accettato il mio invito e che ho rivisto con piacere, a Daniele e, non ultimo, a Davide, che con il suo 16" ci ha aperto gli occhi sull'universo.

martedì 4 ottobre 2011

Pian dell'Armà 1 ottobre-Parte prima

Finalmente, per la prima volta porto il mio dobson sotto un cielo decente; a metà pomeriggio - verso le 16.30 - parto da casa e vado a prendere Grigor, alle 17.30 ci troviamo a Varzi con Paolo e un suo amico (del quale non riesco a ricordare il nome: Fabio? Lorenzo? per convenzione lo chiamerò amico X), un saluto veloce e via, si sale ai 1400 m del Pian dell'Armà. In realtà dovevamo andare a Capanne di Cosola, ma abbiamo cambiato in corsa per unirci a un amico di Claudio V. e ad altri e siamo quindi andati nella "piazzola B" tra le mie scelte, anche se il cielo è sempre lo stesso (ci siamo spostati di 4/5 km). Arrivati sul luogo troviamo già un paio di astrofili e, nel giro di trenta minuti, ne arrivano altri quattro o cinque, tra cui Daniele con un altro dobson da 10"; facciamo subito amicizia e si mette vicino a noi per osservare.
Il sole inizia a scendere e noi finiamo di montare tutta l'attrezzatura, il cpc di Paolo e il binocolo 20x80 del suo socio, io il dobson e il binocolo 20x80. Al tramonto la temperatura scende velocemente e l'umidità è elevata, passiamo dai vestiti estivi a quelli invernali, ci mettiamo comodi e ci rilassiamo un pochino, in attesa della notte, poi ceniamo e facciamo conversazione. Appena calata la notte ci raggiunge Claudio F. con suo figlio Luca, passeranno anche loro la notte con noi e - con tutti quelli strumenti in giro - avranno di che divertirsi. Poco dopo, in successione arrivano Davide con un RP Astro da 16" (400mm) e Claudio V. con il suo dob da 10", anche loro si mettono vicino a noi, così da creare "l'angolo del dobson".
Ormai ci siamo tutti e l'adattamento al buio è completato ... inizio l'osservazione, ho una lista cospicua e volutamente esagerata, così è pronta anche per la prossima luna nuova.
Il cielo è sereno, senza velature, anche se l'umidità a inizio serata è elevata, più di una volta ho dovuto asciugare il mio tavolino. Le stelle sembrano abbastanza ferme, segno di un buon seeing. Parto subito con la cometa del momento, la Garrad: noto immediatamente che è più luminosa di un mesetto fa, ma non so se è merito della cometa o del cielo più buio rispetto a dove la osservo di solito, falso nucleo evidente e luminoso circondato da un alone abbastanza esteso anch'esso luminoso; questa volta sono sicuro di aver visto anche la coda, ho fatto un po' il giro e l'ho guardata anche nel CPC in un binoscopio fatto con dei rifrattori della skywatcher da 150mm e un Takahashi, che credo fosse della serie mewlon. In tutti gli strumenti si vede bene, obbiettivamente non saprei dire in quale ho avuto la visione migliore, ma poco importa.
Prima che spariscano dietro la montagna, nfaccio qualche Messier nel Capricorno e nell'Aquario:
M30 Globulare di 11'  osservato a 255x con il mio ultimo acquisto, un oculare da 4.7mm a 82° dell'Explore Scientific, risulta abbastanza luminoso, risolto quasi completamente tranne un piccolo nucleo.
M72 altro globulare, questa volta nell'Aquario, decisamente più piccolo (quasi 6') e debole, ad alti ingrandimenti si perdono i pochi dettagli, la visione migliore l'ho ottenuta a 150x con lo zoom, risolto la parte periferica.
M73 molto vicino ad M72, meno di 2°, ammasso aperto che in realtà è un asterismo composto da 4 stelle.
E - sempre li vicino - non potevo perdere la NGC 7009 Saturn nebula,  molto luminosa sull'azzurro a 150x mostrava chiaramente un allungamento ai lati, che dava la sensazione degli anelli di Saturno a bassi ingrandimenti.
Claudio V. ha notato a occhio nudo una nebulosità nella zona della Freccia e mi ha chiesto se sapevo che oggetto fosse. Lo so benissimo, è stato uno dei primi oggetti osservati con il binocolo, Collinder 399 "l'attaccapanni". L'abbiamo osservato con il 20x80, un bell'asterismo, nel frattempo è tornato Grigor (nel buio non so con quale strumento stava osservando) e abbiamo guardato, sempre al binocolo, il doppio del Perseo NGC 884-869, visione magnifica.
M74 nei Pesci, osservata a 60x non mostrava molto, solo la parte centrale era leggermente più luminosa, nonostante non sia una galassia tra le più belle che abbia visto, occuperà un posto importante nella mia "carriera" di astrofilo, in maniera ufficiosa posso dire di aver guardato tutti gli oggetti di Messier, ufficiosa perchè all'inizio mettevo solo una spunta senza alcuna descrizione, quindi ho deciso che completerò il catalogo in maniera ufficiale solo quando avrò la descrizione di tutti gli oggetti.
NGC 6960 o Caldwell 34 "la nebulosa velo" nel Cigno, molto facile da trovare, si trova vicinissima a 52Cyg  di magnitudine 4.2 visibile ad occhio nudo; la nebulosa  l'ho vista nel 16 di Davide con il filtro O-III ed era bellissima, un'immagine fotografica, mancavano soltanto i colori, tantissime sfumature e un effetto tridimensionale incredibile, avevo la sensazione che, allungando una mano, potevo toccarla. Ripresomi dall'emozione ho deciso di farmi male, provando a puntarla con il mio dob e il filtro UHC: l'ho vista bene e chiaramente, ma dopo la visione del 16 mi sembrava ben poca cosa.
NGC 7635 la Bubble, vicinissima ad M52 e quindi molto facile da trovare, ma non da vedere, con il filtro UHC mi sembra di intuire qualcosa ma sono ben lontano dal poter dire di averla vista.
NGC 7023, dopo diversi tentativi mi arrendo, la posizione è corretta, le stelle di riferimento le trovo, ma non si vede niente oltre alle stelle.
NGC 7000 "la nord america", innanzi tutto debbo dire che è una delle zone con più stelle che abbia mai visto, veramente bellissimo e mentre cercavo la posizione corretta è arrivato Davide a fare un giro; quando ha visto che ero sprovvisto del filtro O-III, gentilissimo mi ha prestato il suo. Anche qui una nebulosa bellissima ed enorme, riempiva tutto il campo del mio oculare da 38mm 70°, che inquadra più di 2°, l'effetto tridimensionale è evidente come le diverse sfumature della nebulosa. Dopo aver ammirato per qualche minuto quello spettacolo, ne ho approfittato per fare un piccolo test e ho chiesto a Davide il suo filtro UHC per vedere le differenze. In effetti la nebulosa mi è apparsa meno contrastata e più piatta, comunque si vedeva sempre bene, restituito i filtri al proprietario ho provato con il mio economicissimo filtro con lo zoom della Baader e ho visto un altro step verso il basso, la nebulosa inizia a farsi evanescente con pochi dettagli,  ho provato a mettere ancora il 38mm ma senza nessun filtro e "sorpresa"... il nulla ... praticamente è scomparsa. Si vedeva qualcosa, ma solo perche ormai sapevo bene cosa cercare, probabilmente ci sarei passato sopra senza vedere niente. Questo test mi è stato molto utile per capire l'importanza del filtro O-III su questa tipologia di oggetti, appena possibile farò ancora qualche prova, ma sono già abbastanza convinto della sua utilità. A questo punto, anche se in lista ho ancora qualche nebulosa, decido di passare oltre.
NGC 7008 sempre nel Cigno, una planetaria di 13 magnitudine, che mi ha fatto penare non poco per trovarla, non tanto per la sua posizione ma per il continuo passaggio di auto nella strada vicino (doveva essere finita una festa, ne passava una al minuto per un quarto d'ora). Al primo rumore di motore mi copro gli occhi, finché non se ne va, ma questo mi fa perdere la posizione e devo riprendere dall'inizio, al termine ho quella zona stampata nella mente, anzi, oserei dire che la ricordo tutt'ora, finalmente trovo la planetaria, debole ma - se osservata in distolta - si vede molto bene, il tutto senza l'ausilio di filtri.
A questo punto della serata (non so dire l'ora perchè ho perso ogni cognizione temporale) ho fatto una pausa, Claudio F. con il suo utilissimo fornellino da campeggio ha preparato un bel caffè caldo per noi "visualisti" e direi che ci voleva, infatti nessuno si è fatto pregare e ha riscosso un gran successo, ho mangiato qualcosa e mi sono seduto una ventina di minuti a chiacchierare e ricaricare le batterie per il resto della notte, che mi riserverà ancora una grande sorpresa...........continua

domenica 25 settembre 2011

Giove

In occasione di una serata divulgativa dell'osservatorio di Casasco, sono andato a fare un giro per vedere qualche amico e fare due chiacchiere astronomiche. Grazie anche alla caduta dell'satellite  UARS, che ha suscitato molta curiosità, la sala era gremita all'inverosimile (ne sono felice per l'osservatorio). Finita la conferenza, con gli strumenti dell'osservatorio (un newton da 200 e un riflettore non so se 120 o 150 mm.), abbiamo fatto vedere qualche oggetto, quei pochi che si potevano perchè il cielo era abbastanza coperto: naturalmente Giove su tutti e anche Andromeda ha fatto la sua "sporca" figura. Verso le ore 00.00/00.30, come accade spesso, sono andati quasi tutti a casa, tranne noi astrofili incalliti.
Per la prima volta ho visto Giove in un riflettore con un filtro per ridurre il cromatismo (di cui non ricordo il nome) e devo dire che la visione era molto bella e dettagliata, migliore del newton (però, non avendolo piazzato, non posso giurare sulla collimazione, che sul planetario è fondamentale). Rimasti noi (Walter, Giovanni, Marta e io), Walter, che per la serata è il responsabile dell'osservatorio, ha deciso di utilizzare il made LX200, un catadiottrico da 300 mm. focale 3000 mm. per osservare bene Giove; non è stato possibile usarlo prima perchè è stazionato in postazione semi-fissa e fino all'una non si poteva osservare Giove.
Abbiamo iniziato con il diagonale di serie e un oculare da 2" della vixen al lantanio a 100x: l'immagine era molto luminosa e contrastata si vedevano bene i colori e si intravedevano delle sfumature, oltre alle due bande principali che anch'esse si vedevano bene; poi abbiamo sostituito il diagonale, montandone uno dielettrico, e la differenza si è  vista subito: l'immagine era più incisa e contrastata di prima, veramente uno spettacolo stupendo.... e già qui ci sarebbe da essere soddisfatti, ma, visto il seeing buono, Walter ha deciso di montare la sua torretta binoculare della Williams optic, con due oculari da 20 mm. (non so quali, MALE; ma quando lo rivedo lo scopro), senza correttore di tiraggio, quindi osservato a 150x, ragazzi.....fa vo lo so! Sembrava un ingrandimento maggiore, si notavano diverse tonalità di colore nelle bande principali e, dove prima si notavano delle sfumature di colore, ora si vedono le bande minori. Dava proprio l'impressione della sfericità dell'oggetto, immagine staccata dal fondo del cielo e addirittura le lune non erano più stelline, ma si capiva chiaramente la forma sferica dei corpi. Siamo stati circa due ore ad osservalo a turno, magnifico, devo seriamente considerare la possibilità di acquistare una torretta per il mio dobson, ma prima cercherò di sfruttare la torretta di Walter anche su altri oggetti, per capire il suo potenziale.

Ai nostri occhi Giove appariva così, e non esagero, un vero peccato che non era osservabile la grande macchia rossa.


Foto di Filippo De Luca "Jupiter"

Astro Raduno

Sabato 1 ottobre Capanne di Cossola, 1500m slm al confine delle quattro regioni (lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Liguria) per tutte le informazioni http://www.skylive.it/forum5/topic.asp?TOPIC_ID=13462

Che lo spettacolo del cielo abbia inizio!

Alpe di Siusi 2011


21/8/2011 Dopo cena io e Maurizio, un mio amico d'infanzia, che passerà con la sua famiglia le vacanze con me e la mia famiglia, siamo andati a fare due passi di perlustrazione, un po' per smaltire la cena e un po' per vedere il cielo che ci attende. Maurizio non è un astrofilo, ma è un amante della natura e della montagna in particolare (da buon alpino...). Ci siamo allontanati di poco dall'albergo, circa un chilometro, e dopo un piccolo boschetto abbiamo trovato una radura dove ci siamo fermati ad osservare il cielo ad occhio nudo; gli ho mostrato le costellazioni e di alcune gli ho spiegato la storia mitologica.
Naturalmente il cielo è decisamente migliore di quello a cui sono abituato, come riferimento posso dire di aver visto senza difficolta una stella di magnetudine 5.7 nell'Orsa Minore a circa 50° di altezza, si vedevano chiaramente il doppio del Perseo, la Galassia di Andromeda, M6 e M7, la Laguna o la Trifida, probabilmente entrambe, l'ammasso di stelle vicino a M24 e la Via Lattea splendente come non l'avevo mai vista; si vedevano talmente tante stelle rispetto a quelle a cui sono abituato, che, in un paio di occasioni, ho avuto difficoltà a riconoscere le stelle "guida" delle  costellazioni. Durante la serata abbiamo visto probabilmente la ISS, non conosco esattamente i passaggi, ma considerata la velocità e la luminosità, ho pochi dubbi. Grazie al cielo che avevamo a disposizione, abbiamo potuto ammirare diverse stelle cadenti luminose e un bolide, luce sul giallo acceso, che si è spezzato in due verso la fine, ha attraversato la costellazione di Andromeda e si è spento nei Pesci, sotto il quadrato di Pegaso, erano circa le ore 22.15.
Verso le ore 23 siamo tornati in albergo ma, come ultima sorpresa, un cerbiatto incurante di noi faceva il suo giretto notturno. Come prima serata non è andata male, speriamo che continui così.

22/8/2011 Dopo qualche nuvola nel pomeriggio, il cielo si è rasserenato e non mi sono fatto scappare l'occasione di provare il mio piccolo dob da 130mm, lo skywatcher Heritage, per valutare  le prestazioni che è in grado di offrire sotto un ottimo cielo. Abbiamo trovato (io e Maurizio, che per questi giorni mi fa compagnia nelle mie osservazioni) un buon posto a soli cento metri dal nostro hotel, le luci artificiali sono coperte da una collinetta e comunque ho già notato che verso le ore 22.30/23 tutti gli hotel spengono le luci e ci troviamo inmersi nell'oscurità totale; la visione della Via Lattea è veramente mozzafiato, si distingue benissimo con diverse sfumature.
Verso le ore 21 andiamo a montare l'attrezzatura e mentre attendiamo la notte astronomica, ammiriamo la volta celeste e chiacchieriamo un po'.
Partiamo dal Sagittario, anche se è parzialmente coperto dal profilo delle montagne, si vede comunque la parte che mi interessa.
M8 molto bassa sull'orizzonte, si distingue bene la nebulosa affiancata dall'ammasso aperto molto luminoso.
M20 la nebulosa Trifida, la posizione molto bassa mi costringe all'osservazione quando non è ancora buio completo e l'addattamento dei nostri occhi non è ancora completato, non riesco a scorgere dei dettagli, noto solo la forma e poco più.
M21 è un piccolo ammasso aperto di stelle blu, molto vicino a M20, una piacevole visione.
M23 ammasso aperto  molto grande e "folto", vedo almeno una cinquantina di stelle blu, molto bello.
M25 altro ammasso aperto nel Sagittario, con molte stelle e una zona periferica più concentrata.
M24 splendido ammasso aperto, con un'infinità di stelle, collocato in piena Via Lattea e circondato a sua volta da tantissime stelle.
M18 ammasso aperto con poche stelle luminose e molte di più deboli, che vedo a fatica.
M17 la nebulosa Omega, si vede chiaramente e si intuisce la scia di polveri scure che la taglia nel centro; provo con il filtro UHC e grazie a un buon cielo si vede un netto miglioramento, si ha la sensazione della tridimensionalità e la fascia scura risalta molto di più.
Sono le ore 23.30 ed è arrivato il momento di lasciare (almeno per oggi). Domani ci attende un'escursione impegnativa e non voglio farmi trovare impreparato, ma prima di andare a riposare una veloce occhiata al doppio del Perseo NGC 869-884, che già vedevo chiaramente senza strumenti. Beh, sono rimasto senza parole! Una visione bellissima, mai visto così e quindi, dato il risultato, una velocissima puntata alla Galassia di Andromeda era obbligatorio, anch'essa visibile ad occhio nudo e altra visione mozzafiato.
La prossima uscita guarderò tutti gli oggetti più belli del cielo, che grazie a questo posto stupendo, sono mozzafiato ... e non esagero ... tutti gli oggetti li ho osservati con il Baader zoom dai 27x al massimo di 81x.

24/8/2011 Verso le ore 21.30 io e Maurizio siamo andati nella nostra postazione di osservazione e, in 5 minuti, ho montato il piccolo dob, veloce collimata e via. Anche se non abbiamo ancora l'adattamento al buio, la Vias Lattea è già evidente, partiamo con i tre Messier dello Scudo:
M16 evidente e bello l'ammasso aperto, si vede anche una debole nebulosità, con il filtro UHC forse un leggero miglioramento dei contorni, ma nulla di più.
M26 trovato facilmente, si mostra piccolo e con poche stelle luminose.
M11 ammasso molto bello, ricco di stelle, al centro si nota una stella molto più luminosa delle altre.
Come promesso a Maurizio, questa sera guardiamo un po' di oggetti di vario tipo, in ordine sparso:
M31 a dir poco fantastica, si vede benissimo a occhio nudo, con il telescopio è meravigliosa, quasi abbagliante, si vede un nucleo rotondo e molto luminoso, il resto della galassia che si espande in entranbe le direzioni fino a uscire dall'oculare, che inquadra circa 1,5° gradi.
M32 anche in questo caso si vede benissimo e, se non si conosce, si rischia di scambiarla per una stella vicino a HIP 3293, come dicevo sembra una stella luminosa ma sfuocata, leggermente ovalizzata, mi sarebbe piacuto spingere con gli ingrandimentimenti, ma con il 130 non posso.
M110 nonostante il buon cielo si vede una debole "nuvoletta", al momento dell'osservazione si trova a 40° sopra l'orizzonte.
Visto il periodo, non potevamo non osservare la cometa C/2009 P1 Garradd; l'ho trovata senza difficoltà, non ho notato grandi cambiamenti dall'ultima osservazione fatta sette giorni prima, falso nucleo evidente e un alone luminoso che la circonda, forse, rispetto alle precedenti osservazioni, l'alone ha una forma leggermente ovalizzata.
Come la volta scorsa, abbiamo visto un'oggetto luminoso attraversare il cielo, questa volta ho controllato ed è la ISS: è sempre affascinante pensare che lassù, nello spazio, in quel puntino luminoso, che viaggia a una velocità impressionante, ci sono degli esseri umani.
Alle ore 22.35 abbiamo visto una stella cadente, molto ma molto luminosa, direi anche bolide, ma non ho ancora ben chiaro quale sia il confine tra bolide e stella cadente.
Visto il successo con la Galassia di Andromeda, ho provato la coppia nell'Orsa Maggiore M81-M82. Considerato che sono basse e il mio strumento un 130mm, non mi aspetto molto, ma sono rimasto sorpreso: sono evidenti, si vede bene la forma e il nucleo, soprattutto in M81.
Siamo poi passati su M13, sempre spettacolare anche in uno strumento di modesta apertura, in seguito immancabile il doppio del Perseo, anch'esso visibile a occhio nudo; abbiamo guardato anche qualche doppia, Mizar e Alcor nell'Orsa, Almaak in Andromeda, la doppia doppia nella Lira, M57 la nebulosa ad anello, molto bella e luminosa ..... e qui altra sorpresa, un secondo bolide ha attraversato il cielo, lasciando una scia verdastra per 2/3 secondi.
Naturalmente non poteva mancare Giove! Ho provato l'osservazione appena sorto, ma si vede molto male e non riesco nemmeno a mettere a fuoco. Quando abbiamo deciso di rientrare verso le ore 24, si trova a +15°, non ancora l'ideale ma meglio di prima. Un pensiero per tutti i neofiti: con il mio newton da 130mm acclimatato e collimato decentemente a 80x, Maurizio, che non ha mai visto Giove e non sa cosa aspettarsi, ha notato le due bande principali e visto i colori, è rimasto entusiasta per come è luminoso e bello, è stato affascinato dalla visione con i quattro satelliti maggiori e io sono felice per avere stupido, ancora una volta, un amico con le meraviglie del cielo.


30/8/2011 Conclusioni:
Purtroppo, per vari motivi (il meteo,  fare da baby sitter a Leonardo, un paio di sere distrutto da nove ore di escursione, tra l'altro bellissime!) non ho più osservato con il mini dob, ma ogni sera mi sono soffermato con il naso all'insù a perdermi in quel mare infinito di stelle, che si vedono quassù.
Ora mi sono perfettamente reso conto (più che altro ho finalmente provato) dell'importanza di un cielo buio, ho utilizzato uno strumento di 130mm, ma raramente mi sono accorto della differenza con il 254mm utilizzato in collina vicino a casa mia, ora ho voglia di portare il "fratello maggiore" in montagna e dargli la possibilità di esprimersi al massimo ... vedremo ...
Un'ultima cosiderazione, per tutti i neofiti: era la prima volta che utilizzavo il 130mm per fare una serata "vera" e non dei test, ne sono stato pienamente soddisfatto, con i miei oculari non potevo spingere molto con gli ingrandimenti, ma mi ha dato grandi soddisfazioni; certamente non è adatto alle galassie e alle nebulose, ma le più luminose si vedono bene, mentre negli ammassi aperti e nel planetario si è comportato benissimo. Giove a 80x mostrava già molto e il doppio del Perseo era magnifico, tutto ciò a due condizioni indispensabili: un buon cielo e uno strumento acclimatato e collimato.

Dieci giorni da ricordare e ripetere.




giovedì 25 agosto 2011

Ammassi aperti in Cassiopea

18/8/2011 Montalto Pavese
Periodo di ferie, e anche se la luna è gibbosa calante organizzo un uscita.
Arriviamo sul posto verso le 20, gli uomini (io, Claudio e suo figlio Luca di 11 anni) montano la tenda, preparano il tavolo da campeggio e naturalmente io preparo il dobson, mentre le donne (mia moglie Katia e Paola, la moglie di Claudio) vanno in una pizzaeria a circa un km a prendere la cena. Cenare all'aperto in cima alla collina, con quella vista stupenda, è bellissimo e bisognerebbe farlo più spesso. Finita la cena e dopo il caffè ("grande" Claudio, che ha portato il fornellino da campeggio), facciamo pulizia e ci prepariamo all'osservazione. Ho organizzato una prima parte da fare a occhio nudo, con il pc e stellarium, per far riconoscere le costellazioni, raccontare la storia dei nomi e la storia mitologica delle costellazioni (pare che questa parte abbia avuto un gran successo); poi siamo passati a osservare il cielo con il dobson e con il mini dob di Luca, che ha il First Scope della Cellestron da 76mm. Purtroppo la luna (gibbosa calante) sorge presto, alle ore 22.15; non è la serata migliore per l'osservazione, ma possiamo solo in questo periodo, quindi ci adattiamo e accontentiamo, con la luna ancora bassa sull'orizzonte (intorno ai 10°), che crea solo un leggero disturbo. Primo target della serata la cometa C/2009 P1 Garradd: si vede chiaramente il falso nucleo e un alone diffuso luminoso che la circonda, in distolta ho l'impressione di vedere un accenno di coda, ma penso che sia suggestione.
LA LUNA naturalmente non possiamo non guardarla, la osserviamo per molto tempo, un po' a casaccio, non ho cartine lunari e non la conosco molto: l'unico cratere che riconosco è Plato, qui devo migliorare le mie conoscenze, acquistando un libro sull'argomento; in tutti i casi è una visione magnifica.
Verso le ore 0.30 le mogli decidono di andare a dormire (a casa in un comodissimo letto!), per cui, anche se ancora basso (circa 13°), faccio loro vedere GIOVE, di cui rimangono impressionate; in realtà non è "quel gran chè", ma la prima volta che si osserva fà sempre un grande effetto.
A questo punto rimaniamo in tre e ci facciamo un po' di planetario:
NETTUNO, a 200x si distingue che è una stella, ho provato anche i 400x (HR Planetary+Barlow), l'immagine perde molto di definizione, ma in conpenso si vede benissimo una piccola sfera, che non lascia dubbi (se mai ce ne fossero stati).
URANO osservato a 300x (Baader zoom+Barlow) si vede benissimo, di colore tipo "verde marino" con qualche piccola sfumatura, ma proprio piccola, che comunque ritengo già un successo.
Guardiamo ancora la luna e le costellazioni a occhio nudo e ci prendiamo poi una lunga pausa, chiaccherando di tutto.
Il tempo passa veloce: sono arrivate quasi le ore 3.00, Claudio e Luca danno segni di cedimento. Ormai Giove è sopra i 30° e sarà sicuramente meglio di prima. Noto subito che è un momento buono per il seeing e quindi spingo subito a 300x con l'accoppiata Zoom+Barlow; la visione è bellissima, si vedono le due bande maggiori, la piccola macchia rossa e diverse sfumature di colore nel resto del pianeta, un vero peccato che la grande macchia rossa non sia visibile, è veramente difficile togliere l'occhio dall'oculare, il più bel Giove che abbia mai visto.
Alle ore 3.30 sono rimasto da solo, ma grazie alle ferie sono riposato, non stressato e assolutamente senza sonno, quindi decido di osservare gli ammassi aperti in Cassiopea, che non risentono tantissimo del chiarore lunare, senza un piano preciso vado un po' a caso:
NGC 129, ammasso diffuso osservato con l'oculare da 38 mm 70°, con un campo reale di 2,2° spicca una stella azzurra nella zona centrale più luminosa delle altre.
NGC225, ammasso diradato di stelle azzurre osservato a 75x.
NGC281, ammasso associato con nebulosità, che naturalmente con la luna non si vedeva, anche qui è molto diradato osservato a 75x.
NGC436, altro ammasso diradato osservato a 75x.
NGC457, ammasso concentrato di stelle luminose, ne spiccano due (una azzurra e l'altra bianca), se osservato a bassi ingrandimenti le stelle luminose creano un asterismo che assomiglia alla costellazione dell'aquila.
NGC581-M103, ammasso piccolo ma molto bello, le stelle più luminose formano un triangolo con luminose stelle azzurre agli angoli e in mezzo altre due stelle (una azzurra e l'altra gialla).
NGC654, ammasso piccolo e poco concentrato osservato a 150x.
IC 1805, anche qui ammasso di poche stelle, tutte azzurre, non si vede nebulosità.
NGC663, bell'ammasso di stelle azzurre e una gialla, osservato a 150x.
NGC1027, osservato a 100x si mostra abbastanza concentrato, con una stella blu nettamente più luminosa delle altre.
STOCK2, ammasso molto grande con stelle praticamente della stessa magnetudine apparente, molto carino, osservato a 33x.
NGC7654-M52, ammasso concentrato di stelle, non molto luminose osservato a 150x.
NGC7789, osservato a 90x si nota un ammasso abbastanza grande con stelle molto deboli.
NGC7795 a 60x, si vedono poche stelle azzurre e una sul giallo.
NGC7790, nella parte periferica si trovano stelle abbastanza distanziate tra loro ma abbastanza luminose, la parte centrale è più debole ma anche più densa.
NGC7788, osservato a circa 120x si vedono poche stelle e distanziate tra loro.
Anche se non fanno parte della costellazione di Cassiopea non potevo non guardare:
M45, osservate con l'oculare da 2.2° di campo reale, bisogna comunque dividerle in due: sempre una visione bellissima, stelle di un azzurro/bianco molto acceso.
NGC884-869, a bassi ingrandimenti sono molto belli, aumentando l'ingrandimento e osservandoli separatamente si nota che l'884 ha quasi un buco nel centro, dove si trovano solo stelle deboli, mentre 869 ha un centro molto folto di stelle luminose con 2 su tutte.
Sono le ore 5.30, decido di chiudere qui la serata astronomica; mi siedo per riposarmi dopo le fatiche della notte astronomica. Nel frattempo si svegliano Claudio e Luca; insieme facciamo colazione e osserviamo l'alba che avanza, per le ore 7.30 siamo pronti a far rientro a casa.
Un'esperienza bellissima, da ripetere. Non vedo l'ora che il mio piccolo Leonardo, che è rimasto a dormire dai nonni, sia abbastanza grande da passare la notte con noi.

lunedì 1 agosto 2011

Trasferta in quel di Salsomaggiore

Da circa un mese stiamo organizzando un piccolo raduno tra utenti del forum del UAI. Per vari motivi abbiamo deciso di farlo  in una collina vicino a Salsomaggiore: promotore e punto di riferimento del raduno è Claudio, alias Claudiocondo. In settimana ho controllato periodicamente le previsioni meteo e non sembravano buone, ma sono rimasto sempre fiducioso; in fondo, in queste ultime settimane il tempo è sempre cambiato rapidamente e quindi non mi resta che aspettare. Nel primo pomeriggio di sabato il meteo è ancora molto variabile ma, incurante di ciò e approfittando del sonnellino di Leonardo, sono sceso a caricare l'auto con calma, per evitare di dimenticarmi qualcosa a casa (mia moglie mi ha subito avvertito che questa volta non mi avrebbe portato niente). Dopo aver nuovamente controllato tutta l'attrezzatura, mi arriva un messaggio da parte di Mirco (dubbio: con la C o con la K?), alias Gupise81, astrofilo praticante da poco di Reggio Emilia, anche lui ansioso di partecipare, con un aggiornamento meteo "a Reggio il tempo sembra buono"; io vedo solo cielo azzurro, mi rilasso e "tutto" felice finisco di caricare l'auto.
Ore 18.47, aggiornamento meteo da parte di Mirco "Reggio Emilia, nuvoloni sparsi con qualche goccia di pioggia": cavolo! Non ci posso credere! E io continuo a vedere il cielo azzurro! Ore 18.54, messaggio meteo di Alessandro, alias Egitto74 "Ragazzi, il tempo qui fa davvero.....". Confesso che, a questo punto, mi sono demoralizzato; le previsioni danno comunque sereno dalle 21, una piccola speranza c'è ancora e rimango fiducioso. Ore 19.52, Mirco: "Qui il cielo si sta miracolosamente aprendo"; a questo punto ci credo! Ore 20.19, è arrivato il messaggio tanto atteso, lo manda Alessandro "appuntamento alle 21 a Salso, il cielo promette bene" perfetto! In 10 minuto sono pronto, un ultimo messaggio a Claudio per definire dove incontrarci esattamente e via! Finalmente, dopo un pomeriggio travagliato e un'ora d'auto, verso le 21.30 arrivo a destinazione, un parcheggio vicino ad una tipica festa di paese (sento un profumo di salamella che mi sta distraendo dai miei impegni astronomici). All'ingresso noto subito due ragazzi e intuisco che sono Claudio e Alessandro; nemmeno il tempo di presentarci e arriva Mirco. Fantastico! Ci siamo tutti: due minuti per le presentazioni di rito e via verso il luogo dell'osservazione, per le chiacchiere abbiamo tutta la notte.
In meno di dieci minuti siamo arrivati: la prima cosa che noto è la somiglianza con il mio sito di osservazione "casalingo", guardando verso nord si vede tutta la pianura padana con il suo inquinamento luminoso, guardando verso sud si punta dritto all'appennino e il cielo è buono o discreto, dipende sempre dalle abitudini. All'inizio uno di noi, forse Claudio, dice "C'è della foschia nel Sagittario", ma subito dopo si corregge "No, è la Via Lattea" e io non posso che confermare. Si vede a partire dall'orizzonte nel Sagittario, fino allo zenit nel Cigno; il temporale del pomeriggio ha ripulito un po' l'aria e la trasparenza mi sembra discreta, finiamo di stazionare gli strumenti e, montando il red dot, mi accorgo con terrore che è già acceso: ebbene si, l'ultima volta non l'ho spento e naturalmente la batteria è scarica. Dopo 30 secondi di imprecazioni e mente annebbiata, mi calmo e ricordo che nella cassetta degli accessori ho messo anche quelli del dobson piccolino, compreso l'altro red dot ... salvato in corner, ma se non miglioro la preparazione della serata, prima o poi rimango fregato. Nel frattempo è arrivata una copia, amici di Claudio: Adriana e Gino. Ora ci siamo tutti e la festa comincia.
Io proseguo la lista di Messier.
M6 il Butterfly, ammasso aperto nel Sagittario, nonostante è abbastanza basso sull'orizzonte, si vede bene e luminoso, una trentina di stelle sul bianco azzurro e in un angolo (probabilmente per un effetto prospettico) si vede una stella rossa, che contrasta con il blu dell'ammasso, molto bello, osservato a 75x.
M7, ammasso aperto nel Sagittario, vicino al precedente M6 e simile, con stelle azzurre e luminose, però molto più esteso e diradato, osservato a 50x ma forse avrei dovuto diminuire ancora gli ingrandimenti.
M19, ammasso globulare nell'Ofiuco, oggetto semplice da trovare, partendo da Sabik, la stella Eta molto luminosa di magnitudine 2.45, si prosegue per la Xi di m. 4.45, avanti verso la Theta di m. 3.25 e infine si arriva alla stella 36 oph di m. 5, tutto questo a occhio nudo - naturalmente - e con un buon atlante: è molto più semplice farlo che scriverlo, mettendo la 36 Oph sul bordo del cercatore M19 è quasi nel centro, si vede una debole macchiolina che centro e il gioco è fatto! Non è molto luminoso, penalizzato e disturbato dall'atmosfera, risolto la parte più periferica, osservato a 200x.
M62, ammasso globulare sempre nell'Ofiuco, leggermente più luminoso di M19, ma disturbato allo steso modo, anche qui risolto la parte più periferica  a 200x.
M9, altro globulare nell'Ofiuco e altro oggetto molto facile da trovare: è sufficiente portare la stella Sabik nel bordo del cercatore e, dalla parte opposta, si vede M19, in teoria dovrebbe essere il più debole dei tre, ma grazie alle sue dimensioni molto compatte risulta il più luminoso e risolto, tranne la parte più centrale del nucleo.
A questo punto faccio una piccolo cambio di programma, per far vedere ai nostri "ospiti" un globulare bellissimo, che rivaleggia con M13, ovvero M22: spesso è trascurato e sottovalutato, ma è un globulare bellissimo, da vedere assolutamente ... da non perdere.
M8, ammasso aperto con nebulosità, la Lagoon Nebula, molto bello e suggestiva l'accoppiata ammasso aperto-nebulosità; l'ammasso è molto luminoso e ricco e la nebulosità evidente, con il filtro UHC si nota un leggero miglioramento ma non molto, chissà come deve essere osservalo quando si trova allo Zenit.
Verso l'una, come da previsione arrivano delle velature da est, mi tuffo immediatamente alla ricerca della cometa. Volevo attendere che si alzasse ancora un po' ma le nuvole non mi mi lasciano alternativa; anche in questo caso la ricerca è semplice semplice, portando Enif  la Epsilon del Pegaso sul bordo del cercatore e sull'altro bordo M15, al centro si trova la cometa. Già nel cercatore vedo una debole macchiolina, all'oculare è veramente bella, si vede un pallone luminoso e mi sembra di intuire un accenno della coda, ma non ne sono sicuro.
Tra un varco nelle nubi diamo anche un'occhiata veloce a Giove, ancora basso sull'orizzonte e con foschia davanti, ma si vede e ci siamo accontentati.
Durante la serata abbiamo visto tante "stelle cadenti" e durante una pausa dalle osservazioni, mentre siamo tutti "intenti nel chiacchiericcio", Adriana e io vediamo quello che credo si possa definire un bolide o un gradino appena sotto: una scia luminosissima, sembra il flash di una macchina fotografica di colore verdastro, addirittura mi sembra di vedere una piccolissima esplosione, purtroppo non ho avuto la lucidità di prendere appunti e di guardare l'ora, ma credo che fosse mezzanotte, al massimo le 00.30. Il fenomeno è iniziato nella costellazione dell'Aquila e, andando diritto verso l'orizzonte, è passato tra il Sagittario e il Capricorno o forse proprio sul Capricorno. Per dare un'idea della luminosità, io stavo parlando con Mirco, che si trovava quasi di fronte a me e che ha detto di aver visto il mio viso illuminarsi al momento del presunto bolide. Adriana ha confermato il colore verdastro ma non l'esplosione, in tutti i casi è assolutamente e di gran lunga la più bella "stella cadente" che io abbia mai visto!
Verso le due ci salutiamo, preparando già nuove osservazioni.
Veniamo ora alla presentazione dei miei compagni d'avventura:
Adriana e Gino, con il loro cagnolino Pepe, sono stati con noi quasi tutta la sera e si sono molto interessati, andando da un telescopio all'altro a guardare e a fare tante domande; è stato un piacere spiegare loro le meravigli del cielo.
Alessandro, simpatico e gentile, alla fine non ha portato la botte di birra, ma qualche birretta da offrirci si, così da vedere qualche doppia ... eh eh! Non ha ancora uno strumento ed è molto indeciso su cosa prendere; per il momento impara il cielo a occhio (e tutti dovrebbero farlo, prima di usare gli strumenti), mi tempesta di domande su qualunque argomento, aspetto incuriosito su quale strumento cadrà la sua scelta.
Mirco, novello astrofilo, da un mesetto con un newton della Ziel comprato usato a pochissimo; in effetti deve migliorare ancora un "tantinello" nello stazionare la montatura (ma qui non posso aiutarlo) e qui "non vorrei essere ripetitivo..." ma se lo becco ancora con I-phone al posto di un bell'atlante cartaceo, gli sotterro il telefono ... e poi dice che non riesce a trovare gli oggetti......... "non vorrei essere ripetitivo..." ma quando, con l'aiuto di Claudio, ha trovato M57, abbiamo potuto ammirare la bontà delle ottiche e vedere una nebulosa planetaria molto luminosa e ben staccata dal fondo cielo.
Per ultimo, ma non ultimo, Claudio, promotore e organizzatore principale del raduno, anche lui con un dobson da 10 pollici, che ringrazio pubblicamente per l'impegno che ha messo nel suo poco tempo libero per farci passare una bella serata. Ragazzo simpatico e capace, che per vari motivi ultimamente ha poco tempo per osservare, ormai diventato "tutor" di Alessandro il quale, se non risponde esattamente alle domande, rischia grosso ... eh eh!
Un grazie a tutti per la splendida serata!

domenica 24 luglio 2011

Star-Party "terre del Giarolo"

http://www.astroambiente.org/

Il primo Star Party "Terre del Giarolo"

L'Osservatorio Astronomico Naturalistico"A. Zanassi"di Casasco organizza dal 26 al 28 Agosto 2011 il primo:

STAR PARTY "TERRE DEL GIAROLO"

Programma dello Star Party

Venerdì 26 Agosto
  • ore 18.30: Inizio dello Star Party
  • ore 21.00: Osservazione del profondo cielo*
Sabato 27 Agosto
  • ore 11.00: Osservazione del Sole*
  • ore 15.00: Osservazione del Sole*
  • ore 21.00: Conferenza dal titolo "Tutti i colori del Cielo. Una meravigliosa rassegna di spettacolari immagini."
  • ore 22.30: Osservazione del profondo cielo*
Domenica 28 Agosto
  • ore 10.30: Osservazione del Sole*
  • ore 12.00 Conclusione dello Star Party
* in caso di maltempo l'osservazione sarà sostituita da una presentazione corredata dalla proiezione di immagini di repertorio

Luogo e modalità di svolgimento

Presso il Rifugio "Piani di San Lorenzo", comune di Cantalupo Ligure (Al), ad una altitudine di 1.160 m s.l.m. raggiungibile in automobile. Il Rifugio, di proprietà della Comunità Montana "Terre del Giarolo", è gestito dall'associazione "La Pietra Verde", e fornisce ospitalità ai partecipanti dello Star Party. A causa del limitato numero di posti disponibili, le iscrizioni verranno accettate fino ad esaurimento de Le osservazioni verranno condotte con strumenti portatili di diverso tipo forniti dall'Osservatorio di Casasco. I partecipanti potranno comunque portare con sè anche i propri strumenti.

Informazioni

Per informazioni sulle modalità di partecipazione e per iscriversi allo Star Party, è possibile contattare il numero telefonico: 3398745820 oppure inviare una mail all'indirizzo: starparty@astroambiente.org

mercoledì 6 luglio 2011

Globulari e Pianeti

2/7/2011 Osservatorio astronomico di Casasco

In occasione di una serata dedicata alla Via Lattea, siamo andati all'osservatorio di Casasco (io e Grigor). La serata è serena, ma si nota all'orizzonte molta umidità, che mi fa temere per la trasparenza del cielo. Arriviamo verso le 21.15, sul posto ci sono Francesco e Walter, che fanno parte dello staff dell'osservatorio, e Marta, astrofila e assidua frequentatrice dell'osservatorio. Mentre Grigor ascolta la conferenza della serata, io preparo il dobson da 10"; vado all'auto per prendere tutta la strumentazione, ma appena apro il baule, un brivido ghiacciato mi percorre la schiena..... considerato che lo spazio è limitato, la disposizione delle attrezzature è sempre la stessa per ottimizzare il tutto e ....  mi accorgo che manca la valigetta con gli atlanti e gli appunti per la serata, non ci voglio credere "come ho fatto a dimenticarli?" Dopo un minuto di sconforto, cerco di capire come risolvere il problema: non sono vicinissimo a casa, circa una cinquantina di chilometri e un'ora di strada.
Possibilità uno: monto la strumentazione, uso il puntamento passivo e risolvo senza grosse problematiche, però, cosi facendo, butto al vento tutte le ore dedicate in settimana per preparare la serata, soprattutto per trovare i pianeti.
Possibilità due (quella che poi ho attuato): tornare a casa a recuperare il materiale cartaceo, magari con l'aiuto di mia moglie, che venendomi incontro mi ha fatto guadagnare almeno una trentina di minuti, ma soprattutto mi ha permesso di svolgere la serata come l'avevo programmata. Un ringraziamento ufficiale è doveroso.
Finalmente, verso le 23, ho finito i preparativi: allineamento dei cercatori, collimazione, ecc., giusto in tempo per la fine della conferenza. Intanto che lo specchio va in temperatura, ascolto le impressioni di Grigor su quello che ha appena visto e sentito; mi pare molto contento e soddisfatto. Ad altri partecipanti alla serata faccio vedere Saturno, sempre bello, due globulari M4-M80 e la nebulosa planetaria M57 nella Lira. Nel frattempo Marta ha preparato tutto per fare qualche foto; c'è anche un ragazzo che non conosco - alle prime armi - con un newton piccolo, 114 o 130mm su equatoriale. Ci sembra un po' in difficoltà (più che altro, male organizzato, senza atlante e senza sapere cosa puntare) e, a turno, Marta e io gli diamo qualche consiglio, così da riuscire a puntare M4; dovendosi alzare presto il giorno dopo, verso le 24 se ne è andato. Nel frattempo, Grigor "spazzola" il cielo con il suo binocolo nuovo nuovo, acquistato nel pomeriggio, un 10x50 della Celestron e dagli oh! oh! che ogni tanto si sentono, direi che ne è pienamente soddisfatto (50 € spesi più che bene). Si è fatta l'una, siamo rimasti solo in quattro: Grigor con il binocolo, Marta con un newton 200mm e una reflex a fare foto nel Cigno, Walter con lo strumento principale dell'osservatorio (un catadriotico da 400mm) a lavorare sulla cometa Garradd e io con il dobson in visuale.
Si parte:
Per primo ho puntato M51, nel tentativo di vedere la supernova; purtroppo la coda dell'orsa era già abbastanza bassa e nonostante sia stato 5 minuti attaccato all'oculare, non sono riuscito a vederla. Ha guardato anche Walter e anche lui niente, idem Grigor, ci speravo ... ma non mi abbatto, pare che stia aumentando ancora la sua magnitudine, quindi alla prossima ci riprovo ... magari sopra i mille metri con più trasparenza del cielo ho qualche speranza.
M4 globulare nello Scorpione, a 200x si vedeva abbastanza bene, ho notato una scia di stelle più luminosa, che sembrava dividerlo a metà, ma non riuscivo a capire se facevano parte dell'ammasso o era prospetticamente davanti ad esso; comunque faceva un bell'effetto, risolto completamente.
M80 globulare nello Scorpione, a 200x più piccolo ma compatto e di conseguenza anche più luminoso rispetto M4, bello.
Ora un po' di globulari nel Sagittario:
M55 a 200x molto debole, appena risolto in periferia.
M75 a 200x si mostra ancora piccolo ma abbastanza luminoso, anche qui risolto solo la parte periferica.
M69 a 200x si mostra molto debole, poco più di una macchia luminosa.
NGC 6652 sulla strada di M70, ho trovato questo debole e piccolo globulare, non è in programma ma il bello dello star hopping è anche questo.
M70 a 200x si mostra anche lui debole, appena risolta la parte periferica.
M54 a 200x si mostra abbastanza luminoso e risolto, tranne la parte più centrale.
M22 a 200x molto grande e luminoso, risolto completamente, forse il globulare più bello della serata.
M28 a 200x piccolo ma luminoso, risolto in stelle la parte periferica.
Vicino alla stella Mi del Sagittario, a circa 2° verso nord, trovo un ammasso di stelle che non credo abbia un nome (o comunque io non sono riuscito a trovarlo, e non era M24), luminoso e abbastanza compatto, una bella visione.
M8 a 75x si vedono molte stelle e una leggera nebulosità, ho provato con il filtro UHC ma invece di migliorare mi sembra peggiorare; anche Grigor è dello stesso parere, un po' deludente ma purtroppo devo dire che come già prima gli altri globulari, oltre ad essere molto basso sull'orizzonte, è in una zona disturbata dall'inquinamento luminoso, che ne ha pregiudica la visione; forse il periodo migliore per il Sagittario è già passato, la prossima estate devo fare tesoro di questa esperienza e andare in un sito con orizzonte libero e buio a sud. Inoltre. questa è un altra prova che i filtri non fanno miracoli, danno il meglio di se sotto un cielo buio, al Brallo su M27 che si vedeva già bene, l'ha fatta esplodere in una visione spettacolare, ma li il cielo era buono, non eccezionale ma buono.
Per tutti i visualisti: il miglior filtro di cui abbiamo bisogno è un cielo nero come la pece ... e benzina per andare a cercarlo.
Nel frattempo Grigor si diverte tantissimo, passa dal visuale con me a "spazzolare" con il binocolo a vedere le foto di Marta.
Sono circa le 2.30 e, viste le condizioni del cielo, abbandono il programma del Sagittario e vado sui pianeti.
Si parte con il più difficile: Plutone! Ok, ufficialmente non è più un pianeta, ma per me rimane il nono pianeta; ho dedicato molto tempo in settimana a stampare le cartine e prendere riferimenti per trovarlo, secondo Stellarium attualmente e di 13.99 magnitudine. Con un po' di fatica arrivo sul punto giusto, ne sono sicuro, osservo, osservo e  in visione distolta vedo una stellina di 13.55. Plutone dovrebbe essere li vicino, mi sembra di percepire qualcosa, ma non posso essere sicuro, la suggestione e la voglia di vederlo potrebbero fregarmi, tenterò ancora.
Nettuno: anche qui ho preparato bene la ricerca e non è stato difficile trovarlo: sono partito dalla stella Iota dell'Aquario, visibile chiaramente ad occhio nudo e in un lampo ero sulla stella Epsilon, qui ho stampato una cartina di quello che avrei dovuto vedere con l'oculare da 6mm a 200x circa 0.3° e, portando la Epsilon sul bordo del campo, dall'altra parte, come per magia, si trova Nettuno; all'inizio rimango un po' incerto. mi sembra troppo facile, ma dopo poco i dubbi spariscono, si vede chiaramente un piccolissimo disco sull'azzurro, stessa impressione sia per Grigor, che per Marta.
Nel frattempo Walter ha fatto una piccola pausa e mi ha portato le coordinate della cometa C/2009 P1, la Garradd. Dalle misure che sta facendo, mi ha detto che l'avremmo vista chiaramente; io l'ho presa come una piccola sfida, trovare un oggetto con le coordinate, senza alcuna preparazione ... passati 10 minuti la sfida è vinta: la distinguo chiaramente già nell'oculare da 38mm a 32x, poi sono passato al Baader zoom, ma sempre a bassi ingrandimenti  60x, si vede benissimo un nucleo più luminoso circondato da un alone, non vi è traccia della coda, siamo stati una ventina di minuti ad osservarla, dovrebbe aumentare ancora la sua magnitudine, speriamo. Un fuori programma bello da vedere, con in più la soddisfazione di averla trovata.
Urano: l'avevo visto l'anno scorso quando era in congiunzione con Giove e sapevo che, se lo mettevo nell'oculare, si riconosceva immediatamente. Sono partito dalla stella Omega dei Pesci e, con calma, di stellina in stellina, in 5 minuti sono arrivato senza problemi ad Urano: si vede un disco più grande rispetto a Nettuno e di colore azzurro-verde, anche se ovviamente non si vedono dettagli, mi piace molto.
Ultimo, sua maestà Giove: è la prima volta che lo osservo quest'anno e, con piacere, noto che è tornata a farsi vedere la banda scura nell'emisfero nord, circondato dai 4 satelliti Galileiani, da una parte Io ed Europa, dall'altra, un po' più staccati, Ganimede e Callisto: è una visione bellissima e affascinante, purtroppo la serata non è delle migliori e non posso spingere più dei 200x per poter vedere bene la macchia rossa, ma si riesce a percepire.
Verso le 4.30 il cielo inizia a schiarire e la serata svolge al termine; carichiamo la macchina, un saluto a Walter e Marta, anche loro pronti al rientro e si torna a casa, pensando a dove andare e cosa vedere alla prossima luna nuova.

sabato 18 giugno 2011

Eclissi totale di luna 2011

Montalto Pavese 15/6/2011

Dopo tanta attesa, sono riuscito a vedere la mia prima eclissi totale di luna; con me, come accade spesso ultimamente, c'è Grigor.
Arriviamo verso le 21, nel solito posto; siamo in collina, a circa 400m, guardando verso nord si domina la Pianura Padana con tutto il suo inquinamento luminoso, mentre verso sud si punta verso gli Appennini e il cielo è decisamente più scuro; "naturalmente" il cielo non è sgombro da nubi e foschia all'orizzonte, comunque non ci scoraggiamo e montiamo il tutto, fiduciosi nel meteo che dava sereno o poco nuvoloso.
Considerando la rarità dell'evento, oltre al dobson da 10 pollici, ho portato la macchina fotografica (un eresia per un visualista puro come me), non è una reflex, ma una compatta, kodak Z740.
Sfigurava un po' al cospetto delle molte reflex con obbiettivi da 300 e 400 mm o più, comunque, anche se non all'altezza del peggior astroimager, volevo immortalare l'eclissi.
In poco tempo sono arrivate una cinquantina di persone e verso le 21 e 30 il "mio" sito di osservazione casalingo, normalmente silenzioso e desolato, per l'occasione era affollatissimo! Mancava solo la protagonista della serata, che, anche se già sorta, non si lasciava vedere. Finalmente, alle 21 e 55, è uscita dall'umidità: e....eccola!
Un po' perchè era immersa nella foschia - e tanto perchè era quasi nella totalità - era molto debole e non tutti l'avevano notata. A quel punto ho pensato io "a indicare loro la retta via". Da questo momento in poi ho iniziato a fare la spola dalla macchina fotografica al dobson, mentre Grigor faceva la spola dal dobson al binocolo, un 7x42 che gli ho prestato da provare, perchè ha intenzione di prenderne uno e voleva provare prima di acquistarlo, per farsi un 'idea di cosa e come si vede (a fine serata era molto soddisfatto e deciso a prenderne uno).
Verso le 22.34 la situazione è migliorata, giusto in tempo per poter ammirare la totalità dell'eclissi. Come oculare ho utilizzato il 38mm a 70°,  circa 32x con un campo reale di circa 2.2°; la visione era molto piacevole e dettagliata, si vedeva la luna colorata di un rosso molto scuro ed era visibile ancora perfettamente, l'ombra della terra nella zona nord-orientale (almeno credo fosse quella).
Nel frattempo, tanti curiosi si sono avvicinati per farmi qualche domanda ed approfittare per guardare in un telescopio per la prima volta. Mi è rimasta particolarmente impressa una bambina di 8 anni, che era con suo padre (l'appassionata era lei!) con un piccolissimo rifrattore, ma talmente piccolo, che sembrava veramente un giocattolo. Li ho invitati a guardare con il mio ed è stato bellissimo vedere l'entusiasmo della bimba: appena è riuscita a vedere la luna ha gridato dall'emozione e ha telefonato subito alla madre, ma era talmente emozionata che quasi non riusciva a parlare e naturalmente non voleva andare più a casa.
Con me avevo il laser verde, che ho utilizzato per spiegare posizione e forma delle costellazioni e inoltre per illustrare come trovare la polare e perchè indica sempre il nord. Alcuni mi hanno chiesto se è vero che la luna mostra sempre lo stello lato e poi di conseguenza il perchè, mi hanno anche chiesto se le eclissi sono periodiche, ma qui non ho saputo cosa rispondere (si, no, ogni tanto, dipende e un conclusivo "non lo so").
Alle 22.52 ha iniziato a schiarirsi nella zona occidentale, una piccola falce rosa che contrastava con il rosso scuro del resto della Luna.
Alle 23.05 la falce rosa ha lasciato il posto a una falce sottilissima e molto luminosa, ben visibile ad occhio nudo, ma con il dobson è stata di una bellezza smisurata, con le dovuta proporzione sembrava il cosiddetto "anello di diamanti" nell'eclissi di sole. Ero talmente rapito dall'osservazione e impegnato dai curiosi, che quasi mi dimenticavo di fotografarla; per me questo è stato il momento più emozionante dell'intera eclissi! Nello stesso momento si poteva osservare la luna in tantissime tonalità di colore e il contrasto che ne usciva era molto bello (stessa opinione per Grigor e dagli ooohhh!!! che sentivio, direi anche delle persone presenti).
Ore 23.14 lentamente ma inesorabilmente, la piccola falce diventa sempre più grande e luminosa e le stelle, che facevano da sfondo alla luna ad inizio serata, diventano sempre più deboli fino a scomparire del tutto.
Alle 23.42 eravamo quasi al termine del fenomeno e tanti cominciavano ad andare via. Nel frattempo, una piccola folla di una decina di persone si sono avvicinate per curiosa nel telescopio; ho fatto loro vedere qualche cratere, su tutti Plato, per fortuna venivo da una serata dedicata alla luna, effettuata in osservatorio qualche giorno prima, e quindi con la memoria fresca.
Poco dopo, il gruppo di ragazzi con le reflex, che avevano parcheggiato l'auto vicino alla mia, ma poi si erano spostati per fotografare, si sono fermati da noi a fare qualche domanda e chiedere informazioni sul mio telescopio. A quel punto ho calato l'asso, ho mostrato loro Saturno e, come sempre, "il signore degli anelli" non ha deluso! Dopo venti minuti, soddisfatti tutti i presenti e con la luna ormai tutta illuminata, smonto la strumentazione e torno alla realtà... inizio a pensare che dopo 4 ore e mezza mi devo alzare per andare al lavoro e che, prima di potermi sdraiare, passerà ancora un'ora, ma sono soddisfatto e felice; ammetto che le nuvole di inizio serata mi avevano fatto temere il peggio, ma alla fine mi sono goduto una bellissima eclissi, che non dimenticherò mai.

domenica 15 maggio 2011

Info eclissi luna 2011

Il 15 giugno si verificherà un eclissi totale di luna, una delle più lunghe di questo secolo, di seguito qualche informazione per l'osservazione.



  • LE CARATTERISTICHE DELL'ECLISSE DI LUNA DEL 15 GIUGNO
All’ingresso nella penombra la Luna si trova ancora sotto l’orizzonte.
Al sorgere della Luna in teoria sarà possibile osservare l’ingresso nell’ombra, ma il nostro satellite sarà molto basso sull’orizzonte e soprattutto il cielo non sarà ancora del tutto oscuro.
Alla luce del crepuscolo serale non sarà facile percepire chiaramente l’avanzare dell’ombra della Terra, fino all’inizio della totalità. La seconda parte del fenomeno, ovviamente condizioni meteo permettendo, sarà invece osservabile senza particolari difficoltà. 
Questa eclisse sarà particolarmente lunga e vedrà la Luna attraversare il cono d’ombra della Terra passando dal centro di quest’ultimo. In molte eclissi la Luna attraversa un’area marginale e meno estesa del cono d’ombra, tanto che l’oscuramente del disco lunare non è uniforme, essendo parte di esso vicino al limite dell’ombra. In una eclisse “centrale” come questa la Luna tocca il centro del cono d’ombra: dovremmo quindi assistere ad una eclisse più scura !
Le eclissi lunari centrali sono relativamente rare.
La prossima si verificherà il 27 luglio del 2018



DaFaseOrario
15/06/2011
La Luna entra nella penombra
19h 23m
15/06/2011
La Luna entra nell'ombra
20h 22m
15/06/2011
Inizio della totalità
21h 22m
15/06/2011
Massimo dell'eclisse
22h 12m
15/06/2011
Fine della totalità
23h 03m
16/06/2011
La Luna esce dall'ombra
00h 02m
16/06/2011
La Luna esce dalla penombra
01h 02m



Fonti, UAI e Wikipedia

lunedì 9 maggio 2011

Star-Party Brallo

7 maggio, Brallo fr. Colleri.
In occasione dell'inaugurazione del parco astronomico Astro Brallo ho partecipato al mio primo star-party, con me a farmi compagnia in questa serata c'è Grigor, non è un astrofilo, ma un amico, e ogni tanto gli piace vedere le bellezze del cielo.
Arriviamo sul posto verso le 18, siamo tra i primi ad arrivare, la giornata non è delle migliori, ci sono nuvole sparse e qualcuna anche un po' minacciosa di portare qualche goccia d'acqua, comunque, fiduciosi, con calma ci piazziamo e montiamo l'attrezzatura. Per l'occasione ho portato il dobson grande (Orion da 10"). Verso le 19,30 andiamo a cena, vorrei approfittare per ringraziare Paolo, un astrofilo di Milano che si è messo nella "piazzola" vicino alla nostra e che è rimasto anche lui fino all'alba, facendoci una piacevole compagnia e durante la nostra assenza ha fatto da guardiano supplementare alla mia attrezzatura.  Cena, per l'occasione organizzata  dagli alpini, con piatto di affettati vari e polenta con - a scelta - un sughetto di capriolo da favola o uno ai funghi altrettanto buono; naturalmente non poteva mancare il bottiglione di vino rosso, leggermente dolce ma ottimo, classico caffè e via, si ritorna al parco per prepararci alla serata.
Il cielo è migliorato ma ci sono ancora parecchie velature e tanta umidità, seeng niente di speciale, la luna crescente, alle 21 era a 30° sopra l'orizzonte, nella costellazione dei Gemelli. Nel frattempo sono arrivati conoscenti e amici (chi appassionato e chi curioso) a farci compagnia.
Non è ancora buio e quindi, come primo oggetto della serata, abbiamo osservato la luna sempre bellissima: non essendo ancora al primo quarto si poteva osservare bene senza filtro e senza essere abbagliati anche per diversi minuti, intanto "ai comandi" ho lasciato Grigor, nel frattempo do qualche spiegazione ad una coppia, all'improvviso sento Grigor tutto eccitato che mi chiama a gran voce per andare a vedere cosa ha trovato, eh eh, il suo primo Saturno, è felicissimo e molto soddisfatto per aver trovato un pianeta da solo senza alcun aiuto, non gli ho detto neanche la zona dove puntare. E' sempre un piacere vedere la felicità delle persone nell'osservare  le meraviglie dello spazio.
Qui vorrei approfittare per fare un elogio all'accoppiata "red-dot+cercatore RACI" ed anche alla semplicità di utilizzo dei dobson in generale, premettendo che G. non ha, e non ha mai avuto, uno strumento ed è la prima volta che lo utilizza: ha puntato facilmente la luna e poi diverse stelle luminose senza problemi e, alla fine, una non era neanche una stella, ma bensì un pianeta, Saturno (alla faccia dei Go-To).
Tornando all'osservazione, Saturno sempre bellissimo si vede chiaramente la divisione cassini e i diversi colori delle bande, poi abbiamo puntato M37, sempre bellissimo ma molto disturbato da chiarore lunare, M44, molto luminoso, poco disturbato dalla luna, sempre bello, nel frattempo il figlio (11 anni) di un mio amico Ha preso coraggio ed utilizzato il suo strumento, il "first scope 76" della celestron, con qualche affanno ma alla fine anche lui è caduto sempre nella stessa zona, Saturno: è stato molto bello vedere la sua soddisfazione quando c'è riuscito tutto da solo.Verso le 24  la luna incomincia ad avvicinarsi all'orizzonte e abbiamo puntato qualche galassia nell'orsa (qua non ho preso appunti); dopo poco tempo sono andati a casa scaglionati un po' tutti, con me è rimasto Grigor, che mi farà compagnia fino all'alba. Abbiamo fatto il classico spuntino di mezzanotte e bevuto del thé caldo, che in queste occasioni è sempre ben voluto, ho preso la lista dei Messier e sono andato avanti con la tabella di marcia:
M5 globulare nel serpente, non ho avuto grandi difficoltà a trovarlo, a 200x era grande e molto luminoso, risolto in stelle anche la zona centrale.
M107 globulare, poco luminoso, a 200x era risolto in stelle solo la zona periferica, sembrava un batuffolo di luce.
M10 globulare, abbastanza luminoso e risolto a 200x.
M12 fa coppia con M10, dimensioni simili ma leggermente meno luminoso, comunque anche questo risolto a 200x.
M14 ho fatto veramente fatica a trovarlo, ma alla fine ci sono riuscito, globulare debole, sono riuscito a risolvere solo le stelle periferiche.
Grigor è curioso di vedere Vega e gli ho lasciato i comandi, abbagliante come sempre. Visto che siamo in zona,  ho puntato Epsilon Lyrae e senza dargli anticipazioni gli ho fatto un "giochino", fatta osservare ad occhio una stella, con il cercatore due stelle e con il 10" sono quattro, non se lo aspettava ed è rimasto stupito dalla loro bellezza.
M57 già vista, ma questa volta è bellissima, con il filtro UHC è staccata dal fondo cielo, si vede chiaramente l'anello, molto luminoso e una parte centrale molto più scura, della stellina centrale non vi è traccia.
M56 piccolo ma abbastanza luminoso, è molto bella la visione a bassi ingrandimenti e largo campo, perchè lo si vede immerso "in un mare di stelle".
Altra piccola sosta per bere del thè caldo, ormai la temperatura si aggira sui 5/6 gradi e si fa sentire. Ogni tanto andiamo da Paolo a guardare nel suo bellissimo strumento, un CPC 1100, qualche doppia e qualche globulare, non mi ricordo esattamente quali, e poi  M17 Omega Nebula, veramente bellissima, staccata dal fondo cielo, si vede chiaramente la struttura con diverse sfumature, molto molto bella. Tornati al mio dobson continuiamo la lista dei Messier:
M29 piccolo ammasso aperto di stelle luminose bianco/azzurre, essendo la prima volta che lo punto non so esattamente la forma e le dimensioni dell'ammasso e ho fatto un po' di fatica a trovarlo perchè, anche in questo caso, è attorniato da tantissime stelle, che ne faceva una visione bellissima con il 38mm, a 32x con una vista di oltre due gradi.
M39 ammasso aperto grande e molto ricco di stelle luminose, anche in questo caso attorniato da tantissime stelle di "fondo".
Piccola divagazione dal programma.
Albireo, una doppia con le due stelle di colori diversi, una tendente al blu e l'altra al giallo, è la tipologia di doppie che mi piace di più, ogni volta che la vedo sono sempre meravigliato dalla sua bellezza.
Altra doppia Cor Caroli, dimensioni diverse delle due stelle e mi sembra che una tenda veso il bianco e l'altra verso l'azzuro, una bella visione anche questa.
M51 stupenda! Sembra di vedere delle zone più chiare e più scure, un accenno di spirale, sicuramente una delle mie galassie preferite.
M71 altro globulare circondato da tantissime stelle, non è grande ma abbastanza luminoso, praticamente risolto
Ora vorrei fare una piccola precisazione: qualche tempo fa mi sono prefissato, come linea guida per decidere la lista degli oggetti da osservare, di completare per primo il catalogo di Messier, prendendo appunti su cosa vedevo e come; alcuni li ho già visti, ma non avendo preso appunti li considero ancora da osservare, altri li osservo per la prima volta e, quando ho puntato M27, non sapevo cosa aspettarmi: la trovo facilmente già nel cercatore e quando metto l'occhio all'oculare rimango estasiato, non so esattamente che ingrandimento sto utilizzano (come oculare ho usato  il Baader zoom) ma è enorme, luminosissima. Ho messo il filtro UHC e se possibile è ancora più bella, piena di dettagli, direi quasi fotografica, staccatissima dal fondo cielo sembra voglia uscire dall'oculare, una visione 3D, pazzesca (forse ho esagerato, forse è la suggestione, ma a me sembra così).
Ormai sono le 4 e più e, un po' per il freddo, un po' per il sonno e anche perchè si incomincia ad intravedere un leggero chiarore (l'alba si sta avvicinando), decidiamo di smontare tutto e di riposaci un paio d'ore, prima di tornare a casa: la prudenza non è mai troppa in questi casi.
Nel frattempo, anche Paolo ha deciso di smontare, ci salutiamo e ci diamo l'arrivederci alla prossima occasione (che non tarderà ad arrivare, ne sono sicuro).
Verso le sei ci svegliamo, sistemiamo le ultime cose e si parte verso casa, naturalmente nel tragitto sosta obbligatoria per cappuccino e brioche.
Un ringraziamento particolare a Grigor, che ha condiviso con me le gioie all'oculare e i dolori del freddo, di questa serata.