Forum Skylive

mercoledì 24 ottobre 2012

Parco astronomico 20/10/2012

Luna nuova di ottobre, il week-end migliore se ne è andato sotto una coltre di nuvole e pioggia, rimane questo di riserva; anche se le previsioni non sono del tutto ottimistiche, ci provo lo stesso.
Saliamo in due, arriviamo al parco verso le 19 e lo spettacolo davanti a noi è ambiguo: da un lato le nuvole di  diverse forme e sfumature, color rosso fuoco dipinte dal tramonto, spettacolo affascinante ma, nello stesso tempo, desolante per un astrofilo. Non ci perdiamo d'animo, montiamo tutta l'attrezzatura e, mentre attendiamo che il cielo si liberi, andiamo al "rifugio" a cenare comodi e al caldo. Verso le 21.30 mettiamo la testa fuori, si vede qualche stella, che ci fa ben sperare, ma ben presto si ricopre tutto, niente ... si torna dentro a conversare. Alle 23 riproviamo, ma la situazione rimane immutata, allora prendiamo una decisione drastica, ci mettiamo a dormire e puntiamo la sveglia all'1.30, se sarà ancora coperto la serata è persa.
Suona la sveglia, metto la testa fuori e finalmente il cielo è libero, ma la gioia, purtroppo, dura poco, si ricopre velocemente e altrettanto velocemente si libera, questa volta per tutta la notte.
Allineo i cercatori, una "sistematina" alla collimazione e sono pronto; il cielo sembra decente ma l'umidità è pazzesca, tutta la strumentazione gronda di acqua. Ho deciso di provare la lista di Caldwell per gli oggetti visibili alle nostre latitudini (per chi può interessare la trovate qui http://www.ngc891.com/constellation.php?catalogue=Caldwell).
Inizio con C43-NGC 7814, galassia nel Pegaso di Mag. 10.5, osservata a 150x, si vede la forma allungata di luminosità uniforme, appena più luminosa la parte del nucleo.
C2-NGC 40, planetaria nel Cefeo di M 11 e di 0'36" di dimensione, la visione migliore l'ho avuta a 343x con un Hyperion da 3,5mm, si vede benissimo la stella centrale circondata da un alone evidente e leggermente più luminoso ai bordi, diviso in due semicerchi.
C17-NGC 147, galassia in Cassiopea di M 9.3 e 6.6' x 3.9' di dimensione, trovo la posizione ma non vedo nulla, le stelle di riferimento sono corrette, allora controllo il secondario ed è ......... tutto appannato.
Ormai l'esperienza mi ha insegnato che portare un piccolo phon, in queste serate è d'obbligo, solo che mi scoccia dover prendere phon, batteria e carica batteria: per fortuna, in mio soccorso c'è la logistica, il parco del Brallo ha le colonnine per la corrente elettrica vicino alle cupole e, con una bella prolunga, l'abbiamo portata sul campo di osservazione. In pochi minuti siamo in carreggiata, il mio compagno della serata ha un dobson da 12" e gli stessi problemi. Riprovo la galassia in tutti i modi e con tutti gli ingrandimenti e alla fine ho la sensazione di vedere qualcosa, ma non ne sono sicuro.
C18-NGC 185, galassia in Cassiopea di M 9.2 e di  5.9' x 5' di dimensione, si vede una forma tondeggiante di luminosità uniforme, non riesco a percepire il nucleo.
C51-IC 1316, galassia nella Balena di M 9.3  e di 8.1' x 7.2' di dimensione, non riesco a vedere niente, probabilmente per molti fattori, ormai inizia ad essere troppo bassa sull'orizzonte; al momento dell'osservazione sarà stata sui +20/25°, rispetto alle altre due galassie osservate prima è più grande e quindi di luminosità superficiale più bassa e infine tutta l'umidità non rende il cielo trasparente.
Ho visto serate decisamente miglior e, per finire, sono ormai costretto ad usare il phon ogni 5 minuti e addirittura sul primario: avendo un dobson con il tubo chiuso non me lo aspettavo e questo non ha di sicuro aiutato la stabilità termica degli specchi.
Un po' incavolato per la situazione mi godo il cielo ad occhio nudo, è un momento in cui si vedono molte "stelle cadenti", in pochi minuti ne abbiamo viste una decina e forse più.
Verso le 4 la costellazione del Cane Maggiore e della Poppa sono visibili a sud e non voglio perdere l'occasione di osservare M93, l'ultimo degli oggetti di Messier che mi manca per completare la lista.
M93, ammasso aperto nella Poppa di M 6.2 e di 22' di dimensione, noto una trentina di stelle azzurre concentrate nel centro e molto più diradate nella parte esterna.
Visto che sono in zona mi passo un po' di Messier di quelle parti; visto che è quasi un anno dall'ultima osservazione, una rinfrescata non fa male.
C13-NGC 457, ammasso aperto in Cassiopea di M 6.4 e 13' di dimensione, spiccano una ventina di stelle luminose sull'azzurro/bianco e due stelle molto più luminose delle altre, probabilmente non fanno parte dell'ammasso ma lo sembrano per prospettiva, osservato a 150x.
C8-NGC 559, ammasso aperto in Cassiopea di M 9.5 e 4' di dimensione, ammasso di densità medio bassa, stelle sull'azzurro, osservato a 150x.
C10-NGC663, ammasso aperto in Cassiopea di M 7.1 e 16' di dimensione, sembra diviso in due categorie di stelle, una ventina abbastanza luminose su uno sfondo di altrettante stelle molto meno luminose, fa un bell'effetto, osservato a 150x.
Decido di fermarmi qui, ormai la notte astronomica è alla fine, sono le 6. Guardo Giove, che è sempre un piacere, e attendo Venere. Alle 7 mi butto a dormire un paio d'ore prima di smontare l'attrezzatura, non prima di salutare Mirco, che invece se ne va subito, alle 11 deve essere ad un battesimo "eroico".
Sveglia verso le 9 per smontare e asciugare, queste sono le condizioni del mio tele:



Dopo un'ora di asciugamano e sole, posso caricare e tornare a casa, nella speranza che la prossima volta ci sia un clima più asciutto.


mercoledì 19 settembre 2012

Una notte di fine estate all'Armà

Come tutti i week-end di luna nuova si organizza per osservare. Dopo varie vicissitudini e incertezze la scelta cade sui 1400 m. dell'Armà, giù in pianura c'è vento, non è molto forte ma per osservare sarebbe fastidioso, mi preoccupa un po' perchè salendo di solito aumenta. Questa volta non è così: arrivato all'Armà per le 18, trovo calma piatta e già alcuni astrofili, per le 19 il prato è praticamente "full", sono arrivati Paolo, Luigi e Giovanni e con piacere ho visto anche Davide.
Più che altre volte la scelta della postazione era molto importante; in giornata, infatti, prima di noi sono passate delle mucche a pasteggiare e come, si può immaginare, hanno lasciato parecchi "ricordini". Finchè c'è la luce del sole è facile aggirare il problema, ma col calare delle tenebre tutto si complica.
La compagnia è piacevole e l'attesa del buio passa in un attimo, tra due chiacchiere, un caffè (gentilmente offerto da Paolo) e due taralli made in puglia (offerti da Davide), è giunto il momento di rifinire la collimazione. Io temevo il vento, ma il vero problema è l'umidità, è schizzata in breve a valori sopra al 90%, per poi raggiungere il 99%; gli strumenti "grondano", non mi è mai capitato di vederne così tanta, le mie uniche armi sono: paraluce sul telescopio e i tappi sugli oculari.
Inizio con un globulare nel Delfino, NGC 7006, Magnitudine 10.6, osservata con lo zoom della Baader a 150x,si vede una macchia tondeggiante ben visibile, ma non molto luminosa, dopo trenta secondi o più mi sembra di scorgere  il nucleo poco più luminoso.
Una rapida occhiata a M57 nella Lira e poi NGC 6826 la Blinking, planetaria nel Cigno di Magnitudine 8.8, osservata  a 255 con l'Explore Scientific da 4.7, all'inizio faccio fatica a trovare le stelle di riferimento, mi sembrano tutte deboli e difficili da scorgere, anche se, guardando l'atlante, dovrebbero essere decisamente più luminose ... e in effetti è così, appena ho pulito la lente del cercatore completamente appannata. In breve la trovo, è un faro bellissimo, si vede la stellina centrale circondata da un piccolo alone luminoso ed uno più grande appena percettibile, ma appena si sposta lo sguardo e si osserva con la visione distolta si accenta tutta, merita il suo nome, un oggetto da non perdere.
NGC 7293 la Helix di Magnitudine 7.3,  mi ha colpito subito per le sue dimensioni, molto grande, di forma tondeggiante, mostra una parte molto più scura nel centro, mentre l'anello esterno mostra delle zone leggermente più luminose; ho provato ad osservarla con il filtro O-III, è sicuramente più contrastata, ma nel complesso più evanescente, preferisco la visione senza filtro, ho provato vari ingrandimenti e il miglior compromesso l'ho trovato intorno ai 100x.
Sono già le 0.00 e le osservazioni procedono lente a causa dell'umidità, ho dovuto per ben due volte "asciugare" il secondario (grazie al provvidenziale phon di Davide) e diverse volte cercatore e oculari; ad altri le cose non andavano meglio, Giovanni ha ceduto all'umidità, che gli ha permesso di riprendere praticamente nulla, mi spiace molto, fare tanta strada, avere a disposizione un cielo così bello e portare a casa nulla se non litri d'acqua è deludente e scoraggiante, comunque non è stato l'unico, chiunque sprovvisto di fasce anti condensa è andato in crisi.
Ritornando alle osservazioni proseguo con NGC 7000  la "nord america", utilizzo il 38mm 70°circa 33x e più di 2° inquadrati, con il filtro O-III gentilmente prestato da Davide (come farei senza.....) è meravigliosa come sempre, nitida e contrastata, il golfo del messico è scolpito, si possono vedere le diverse sfumature. Naturalmente non poteva mancare l'osservazione di IC5067-70 "la Pellicano", si nota subito la differenza, molto meno luminosa ma chiaramente visibile, anche in questo caso i bordi sono ben delineati e presenta diverse sfumature, è sicuramente la miglior visione che ho avuto di questo oggetto, tutto ciò ha reso possibile la visione ben delineata della nebulosa oscura, che separa la Nord America e la Pellicano, la LDN 935.
Poi sono passato ad uno dei miei oggetti preferiti: "la Velo". Stesso set-up della Nord America,  ho spazzolato dalla est (NGC 6992-6995) alla ovest (NGC 6960), entrambe molto dettagliate con un'infinità di particolari e deboli sfumature, sono rimasto a girare li sopra 20/30 minuti, per la prima volta ho visto anche la parte più centrale della nebulosa, il "Pickering's Triangular Wisp", più debole del resto ma si riesce a vedere in visione diretta, si fa sempre più evanescente spostandosi verso 52Cyg fino a scomparire del tutto, in visione distolta si nota anche NGC 6979.
Osservata anche con il 16" di Davide, che dire.....impressionante! Una vera visione 3D!



L'umidità di inizio serata è rientrata a livelli accettabili, lentamente gli strumenti si stanno asciugando, gli oculari non si appannano più, ma molti strumenti ormai sono inservibili e qualche astrofilo smonta tutto e se ne va ... il problema è come: 30 minuti di luci bianche che girano vicino a noi, anche se non sono puntate direttamente nella nostra direzione ci fanno perdere parte dell'adattamento al buio, se non tutto, e ci costringono ad una pausa forzata. Si fanno tanti sacrifici economici e non per poter osservare da luoghi bui e vedere tutto vanificato a causa del menefreghismo di alcuni è sconfortante, per fortuna sono la minoranza.
La stanchezza inizia a farsi sentire, ma resisto e vado avanti ancora un po'.
Dopo le visione delle precedenti nebulose, provo NGC 6888 "La Crescent": anche in questo caso la nebulosa si vede chiaramente, molto evidente la sua forma a falce, si notano irregolarità nel bordo interno e la luminosità non è uniforme; è stata la mia prima osservazione di questa nebulosa e debbo dire che ne sono molto soddisfatto.
Davide molto gentilmente mi presta per un po' il suo Nagler da 22mm e lo provo per bene:
NGC 247 galassia nello Scultore Mag. 8.9, si vede una macchia molto allungata, leggermente più luminosa da un lato, ma non si vede il nucleo centrale;
NGC 253 altra galassia nello scultore Mag 7.1 "il dollaro d'argento", si presenta di dimensioni notevoli e molto luminosa, non si riesce a vedere il nucleo, mentre si notano irregolarità nella luminosità in diverse zone, la sua declinazione così bassa (-25°) non le rende giustizia;
NGC 288 ammasso globulare Mag8.1, a bassi ingrandimenti è già parzialmente risolto, dovrei cambiare e spingere di più, ma sono talmente assuefatto al Nagler che non riesco a toglierlo.
Poi provo a puntare M31, visione bellissima, riesco a vedere una parte periferica, che dalla bassa collina non si vede mai, riesce quasi a inglobare M32, nel campo dell'oculare si vede anche M110, un quadro da incorniciare. Vuoi non buttare l'occhio su M42? Stupenda come sempre, anzi di più.
Piccola considerazione sul Nagler da 22mm type 4; è la prima volta che provo un oculare di questo livello sul mio strumento, devo dire che è eccezionale, non  trovo aggettivi più adatti, passando dallo zoom della Baader a questo ho la sensazione di passare ad immagini in HD, trasparente, contrastato, nitido. Il prezzo non è proprio accessibile, ma per la mia esigua esperienza posso dire che li vale tutti.
Sono le quattro e sono veramente stanco, ma prima di andare a riposarmi voglio osservare Giove, il seeing è buono, l'immagine è ferma per molti secondi ed escono dei dettagli mai visti prima, la divisione delle bande è netta, si vedono benissimo la banda settentrionale divisa in due e tante piccole sfumature vicino ai poli, per abbellire il tutto si può osservare l'ombra di Io (credo) sulla superficie del pianeta, osservazione fatta con l'Explore scientific da 4.7 82° a 255x.
Dopo venti minuti di goduria cedo, saluto tutti (Davide, Paolo, Luigi), al risveglio ognuno per i fatti suoi.
Durante la serata ho osservato anche un ammasso di Palomar, precisamente il 13 nella costellazione del Pegaso, oggetto difficilissimo anche con un diametro di 400mm; all'inizio non lo vedevo, poi continuando ad osservare e sapendo dove, lentamente ha iniziato a notarsi: si vedeva una irregolarità tondeggiante nel fondo cielo, ma che fatica, poi anche qualche galassia di 13, 14 e anche 15 magnitudine, a volte evidenti, a volte molto elusive, ma con una cartina accurata e qualche ottimo consiglio le ho viste, anzi osservate, perché oltre alla soddisfazione di averle viste è stato anche un buon esercizio per imparare sempre più ad "osservare".
Verso le 8 mi sveglio e, con il tepore dei raggi del sole che mi scaldano il viso, decido di alzarmi; la temperatura è di circa 15°, che per me è l'ideale. Nel prato siamo rimasti in 4: io, Davide e altri due astrofili che sono pronti per partire. Mentre inizio a caricare in macchina la strumentazione che ho lasciato fuori durante la notte, sento i muggiti che si avvicinano, le "padrone" del prato stanno arrivando. Nel giro di pochi minuti si sono ammassate vicino al recinto elettrificato una trentina di mucche, quella che sembra la "capo branco" ha uno sguardo poco rassicurante ed emette dei muggiti ancor meno rassicuranti. Ora so che sono animali mansueti, ma se ci vedono come intrusi nel loro territorio non so come possono reagire, basta poco per creare un bel danno alla macchina ... comunque poco importa, sono dall'altra parte ... o no! Butto l'occhio sul passaggio e noto che il nostro allevatore ha lasciato aperto il recinto, nello stesso istante la "capo branco" si muove verso l'uscita, sempre con sguardo minaccioso, con tutte le intenzioni di prendere possesso del "pratone". A questo punto non mi resta che svegliare Davide, che ha ancora all'aria aperta la base con lo specchio e altro: busso al finestrino, lui apre un occhio, mi fa un cenno di saluto e torna a nanna, insisto e lui fa un cenno più deciso, come dire "si, si, ti ho visto, ciao, alla prossima" e richiude di nuovo gli occhi, al terzo tentativo riesco a farlo guardare dal finestrino e, parafrasando una nota pubblicità, "vedere la faccia di Davide in quel momento non ha prezzo"! Schizza fuori dalla macchina all'istante in protezione dello specchio e in qualche modo riusciamo ad uscirne senza graffi ... vita da astrofilo!
Ormai sfrattati dal "branco", scendiamo in quel di Varzi a fare colazione, ancora due battute e si torna a casa da una notte di fine estate all'Armà.

"Il Branco"
Dove poco prima c'erano le nostre auto.








lunedì 16 luglio 2012

Occultazione Luna-Giove 15-7-2012

L'occultazione di Giove è un evento raro, la prossima ci sarà tra "solo" 19 anni, personalmente non l 'ho mai vista e mi piacerebbe poter assistere all'evento. Le condizioni non sono il massimo ma bisogna accontentarsi, la parte positiva è che si svolge la notte tra sabato e domenica, quindi non ci sono problemi con il lavoro, la nota neutra è l'orario, verso le tre del mattino, ma essendo una notte buona per osservare, non ci sono problemi ad arrivare al momento dell'occultazione, la parte dolente è la posizione in cui si svolge l'occultazione, solo 7° in altezza, così bassa non posso aspettarmi un osservazione eccezionale, soprattutto per Giove, ma mi dovrò accontentare.
Il sabato, mi alzo e dopo colazione controllo le previsioni del tempo...........niente di buono, nuvoloso e temporali in giornata, nubi sparse per tutta la notte, cosi per tutto l'appennino dell'oltre pò pavese, alessandrino e piacentino, poi verso le 18, un acquazzone mi ha tolto ogni speranza. Visto la serata "bruciata", accetto l'invito di amici (prima, gentilmente rifiutato per motivi astronomici) e usciamo "a farci una birra" tutti in compagnia. Durante la serata mi scappa l'occhio al cielo e vedo tutto completamente sgombro e inizio a sperare. Dopo la piacevole serata, rientriamo a casa poco prima delle 2 ed il cielo è magnifico, non esito oltre, butto tutto in auto e via, scappo in collina, 20 minuti e sono arrivato,  per le 2:35 sono piazzato e pronto con il dobson da 10 pollici. Verso nord noto dei gran fulmini a ritmo sostenuto con uno sfondo di nuvoloni, temo che si possono avvicinare ma in realtà non si sposteranno da li, mentre l'est, che è quello che mi interessa è sgombro.

Di seguito la cronaca "minuto per minuto" dell'evento;

Ore 2:50 primo avvistamento della Luna
Ore 2:55 primo avvistamento di Giove
Ore 3:00 primo avvistamento dei satelliti Galileiani
Ore 3:24 occultazione di Europa
Ore 3:26 occultazione di Io
Ore 3:28 occultazione di Giove
Ore 3:36 occultazione di Ganimede
Ore 3:39 occultazione di Callisto
Ore 4:05 si iniziano a vedere i primi bagliori dell'alba
Ore 4:08 egresso di Europa
Ore 4:10 egresso di Io
Ore 4:12 egresso di Giove
Ore 4:20 egresso di Ganimede
Ore 4:23 egresso di Callisto

Nel momento dell'occultazione non era visibile alcun dettaglio su Giove, è una massa di luce, di forma sferica traballante. Nel momento dell'uscita c'è stato un miglioramento dovuto principalmente all'altezza che era intorno ai 15°, ma il seeing era pessimo, si percepivano le due bande principali e anche male.
Mentre Giove è nascosto dietro alla Luna fa la sua apparizione Venere, ora il quadretto è completo e molto bello.
Per la seconda volta in occasione di un evento particolare e raro, decido di fare un disegno, artisticamente non è niente di che, anzi, ma è una testimonianza dell'evento che mi rimarrà per sempre.




Finito tutto smonto e torno a casa, prendo la mia compatta, che in queste occasioni sa farsi valere e scatto qualche foto, ora è una bellissima congiunzione Giove-Luna-Venere


Considerate le premesse della sera prima, devo dire di essere molto soddisfatto, ancora una volta ho avuto la prova che non bisogna credere ciecamente al meteo, ma essere sempre pronti e tentare, a volte andrà bene altre male, ma dentro di me saprò che ho fatto tutto quello che potevo, senza nessun rimpianto.

sabato 14 luglio 2012

II Star-Party "Terre del Giarolo"

L'osservatorio di Casasco (AL) organizza l'annuale Star-Party 

Rifugio piani di San Lorenzo (AL) altitudine 1100m

Coordinate 44° 43' 36 N 9° 06' 33 E

Il cielo è simile al Brallo e Pian dell'Armà




giovedì 28 giugno 2012

Brallo - serata divulgativa e non


Nel week-end si tiene un raduno di camperisti al Brallo, ci hanno chiesto di tenere una serata divulgativa per intrattenere "il pubblico". Sono arrivati un po'alla volta e prima del vero inizio della serata sono stati intrattenuti da Cristian, che è venuto ha provare la sua strumentazione sotto un cielo degno di questo nome e da Fabio, fortuna ha voluto che in quei momenti è passata la ISS e quindi abbiamo aggiunto spettacolo allo spettacolo.
La parte vocale della serata l'ha tenuta Vittorino, raccontando le nozioni basilari per conoscere il cielo con l'aggiunta di qualche storia di mitologia, che in queste serate fa sempre effetto. Per l'osservazione sul campo abbiamo due Dobson, il mio piccolo da 10", e il dobson di Vittorino un 20", abbiamo iniziato con una stella doppia, Albireo che con i sui colori lascia sempre meravigliati, purtroppo i telescopi erano due e le persone tante, quindi i tempi di attesa era lunghi, e allora ne hanno approfittato per tempestarmi di domande, ho notato con piacere che oltre alle solite "immancabili" domande sugli UFO, avevo un gruppetto preparato, su Albireo mi hanno chiesto la differenza di temperatura/colore e se era una doppia legata gravitazionalmente o solo prospettica, quindi da due stelle ho alzato il tiro e siamo a qualcuna in più, M13  appena messo l'occhio era tutto un susseguirsi di stupore e meraviglia, nel frattempo qualcuno ha ceduto al freddo, non erano temperature "glaciali" ma con infradito e maglietta si fa sentire, chi ha resistito ancora 10 minuti è stato premiato da Saturno, in molti hanno fatto" due passaggi" per rivederlo, naturalmente la meraviglia di questo pianeta ha lasciato tutti senza parole, sono particolarmente legato a Saturno, in quanto è stato in assoluto il primo oggetto che ho mai osservato al telescopio, e vedere la meraviglia negli occhi di quelle persone mi ricorda il momento in cui è scatta la scintilla, il momemnto in cui ho deciso di prendere un telescopio e imparare a conoscere il cielo, il momento in cui ho deciso di perdermi nello spazio e nel tempo, il momento in cui ho deciso di fare l'astrofilo! Nel frattempo continuava la tempesta di domande, su nane bianche, quanto è grande l'universo, se potevo fargli vedere un buco nero, mi ha impressionato un bambino sui 8/10 anni che mi ha tempestato di domande, "una macchinetta" se i suoi genitori non lo portavano via mi avrebbe sicuramente fatto una domanda che mi metteva in crisi, per questa volta mi sono salvato in "corner".
In conclusione fare divulgazione è una delle parti più belle di questo hobby, vedere adulti e bambini stupirsi di quanto è bello il cielo, dell'immensità che ci circonda e del mistero che porta con se, aprirgli un nuovo mondo, aver contribuito a questo piccolo evento mi riempie di soddisfazione, vorrei fare sempre più serate così.
Quando tutto il pubblico se ne andato, era circa la mezzanotte, il Sagittario era ben posizionato davanti a noi e ho iniziato a vagare senza meta senza cartine, come ormai mi ha abituato il cielo da queste parti, molti oggetti si vedono ad occhio nudo, M7, la laguna, in distolta la trifida e altri ammassi, naturalmente avendo a pochi passi un dobson da 20 non potevo perdere l'occasione di curiosare all'oculare, M13 è devastante, una meraviglia, ha cambiato il significato di "risolto completamente" una definizione incredibile, stelle ben separate, colori nitidi, sembrava quasi di guardare un folto ammasso aperto, poi siamo passati alla velo, prima NGC 6960, questa parte l'ho vista più volte con il mio e anche con un 16", ma comunque mi ha lasciato senza parole, è ancora più maestosa di quello che credevo (e le mie aspettative erano alte), galleggiava nello spazio, poi siamo passati all'altra estremità, che non avevo mai guardato NGC 6992, qua se possibile mi è caduta definitivamente la mascella, era enorme, ben definita, dettagliata, continuavo a muovere il telescopio e lei era sempre li, non finiva mai, ho avuto la tentazione di allungare una mano per prenderla.
Purtroppo Vittorino ha dovuto abbandonare l'osservazione, per impegni che lo aspettavano in mattinata, ma la magia dentro di me è durata per tutta la notte, dissolta dalle luci dell'alba.
La stanchezza si fa sentire anche per me, sono sveglio da 21 ore e si sente, metto via tutto, ma non prima di aver spazzolato il cielo con il binocolone 20x80, senza meta, ma con la voglia di perdermi nell'infinito.
Prima di andare a dormire un paio d'ore, passo a salutare Cristian, che molto gentilmente mi offre una tazza di caffè, che ci crediate o no, mi concilia il sonno, poi torno alla mia auto e mentre ascolto un po' di heavy-metal per rilassarmi ( si, avete letto bene, mi rilasso ascoltando heavy-metal) e addormentarmi, già sogno la prossima volta che sarò qui ad osservare nell'ignoto.

lunedì 18 giugno 2012

Brallo - Parco astronomico 16-6-2012

Finalmente, dopo tanti mesi di osservazioni fugaci e sfortunate, ho a disposizione una notte di sereno da sfruttare.

Il gruppetto di amici che mi ha accompagnato al Brallo è composto da Paolo (CPC 11), Mirco (dobson da 12"), Luigi (binocolone 20x80), oltre al sottoscritto con dobson da 10". Arriviamo al parco praticamente insieme, verso le 19.15, lì troviamo già alcuni amici dell'ADARA (Marco, Giacomo, Fabio), che stanno lavorando "di fino con tattica flessibile" nella cupola del Marco; prima di montare la mia attrezzatura mi intrattengo con loro per vedere come procedono, anche se con qualche contrattempo, i lavori, sono curioso di vedere cosa sfornerà quella strumentazione.
In attesa che gli strumenti vadano in temperatura, ma sopratutto che il sole scenda sotto l'orizzonte, ceniamo e parliamo un po' di tutto, dal serio al profano ... ritornano gli amici dell'ADARA, che sono andati a mangiare una pizza, e ancora la luce del sole illumina il cielo, sembra proprio non se ne voglia andare.


Poco prima delle 23 inizio le osservazioni:

IC 4665 ammasso aperto nell'Ofiuco, dimensioni 41', Magnitudine 4.20, osservato a 60x, si vedono 15 stelle luminose e 10 più deboli, la maggior parte azzurre e due gialle.
Melotte 186 Asterismo nell'Ofiuco di circa 4°, le quattro stelle principali si vedono ad occhio nudo, provo con 31x e 2.2 gradi inquadrati, ma non basta per apprezzarlo, molto meglio al cercatore 9x50.
Ngc 6633 "ammasso Italia" ammasso aperto nell'Ofiuco, dimensioni 27', magnitudine 4.60, molto ricco di stelle azzurre, una molto più luminosa delle altre, certo ci vuole un po' di immaginazione per vedere la forma dell'Italia, ma questo vale anche per molti altri oggetti, mi piace molto.
Lo Scorpione è in meridiano, osservo i classici globulari: M4 e M80, entranbi osservati a 255x, M4 risolto completamente, mentre M80 non sono riuscito a risolvere il nucleo.
Ngc 6144, globulare nello Scorpione, dimensioni 9'18", magnitudine 9.10, 150x, piccolo e molto debole, non riesco a risolverlo in stelle, rimane una nuvoletta nello spazio.
Mentre aspetto il Sagittario, passo uno sguardo al "solito" M13, sempre bellissimo, e al poco acclamato ma altrettanto bello M92, che non osservavo da molto tempo.
Poi continuo il ripasso sulla velo e nord america, provando i vari filtri a mia disposizione, O-III sulla velo è sempre "magico", mentre sono rimasto deluso per la nord america, praticamente non si vedeva, evidentemente la posizione in cui si trovava in quel momento, verso Nord-Est e 35° sopra l'orizzonte, è ancora penalizzata dalle luci della pianura e dalla trasparenza del cielo non eccezionale.
Finisco il giro nello Scorpione con M7, ammasso aperto visibile chiaramente ad occhio nudo, poi passo all'altrettanto bello M6.
Ngc 6416 ammasso aperto nello Scorpione, dimensioni 18', Magnitudine 5.70, 100x, sono visibili una ventina di stelle non molto luminose, non mi ha entusiasmato.
Ngc 6374 piccolo ammasso aperto nello Scorpione, dimensioni 3', Magnitudine 9.0, 150x, lo risolvo con qualche difficoltà. si nota una stella più luminosa nella parte centrale.
Dopo una piccola pausa snack, riprendo dal Sagittario, (dimenticandomi di alcuni ammassi nello Scorpione, che volevo vedere, sarà per la prossima).
Ngc 6624 ammasso globulare nel Sagittario, dimensioni 5'54", Magnitudine 8.30, 150x, piccolo e di luminosità uniforme, si vede risolta solo la parte più periferica, osservandolo in distolta, si accende il nucleo, chiaramente più luminoso.
Passo ad una coppia di globulari a meno di un grado dalla stella Alnasl, Gamma Sgr, Ngc 6528 dimensioni 3'42", Magnitudine 9.50, 150x, è molto debole, riesco a percepirlo e niente più, Ngc 6522 dimensioni 5'36", Magnitudine 8.60, 150x, anche questo debole, si vede il nucleo più luminoso, ma non sono riuscito a risolverlo in stelle.
Ngc 6558, dimensioni 3'42", molto debole, riesco a percepirlo solo in visione distolta, l'ho trovato grazie alle stelle di campo che mi hanno indicato l'esatta posizione.
Ngc 6569 ammasso globulare nel Sagittario, dimensioni 5'48", magnitudine 8.70, 150x, si vede in visione diretta, ma non riesco a risolverlo in stelle.
Salgo verso la costellazione dello Scudo, seguendo la catena dei Messier, M28-M22, globulare bellissimo, rivaleggia con M13, è solo penalizzato dalla posizione da cui è possibile osservarlo dall'Italia; M8 si vede benissimo ad occhio nudo, all'oculare uno spettacolo, M20-21-23-24-25-18-17, M16 la nebulosa Aquila, anche in questo caso la visione più bella che ricordo, contrastata e definita. In ordine sparso ho osservato anche tre ammassi aperti:
Ngc 6546 dimensioni 13', Magnitudine 8.0, ammasso piccolo e diradato;
Ngc 6605 dimensioni 6', anche in questo caso piccolo e con poche stelle;
Ngc 6625 dimensioni 9', poche stelle ma più luminose dei due precedenti.

Verso le 3 la stanchezza si fa sentire e "mollo", ma non sono il solo, lentamente tutti smontiamo e tra un racconto e l'altro è l'alba.

Come oculari ho utilizzato: Tecnosky Superwide 70° 2" 38mm, Baader zoom 8-24mm, HR Planetary 60° 6mm, Explore scientific 82° 4.7mm.

La nottata è stata umida, con valori medi attestati quasi all'80%, tutti gli atlanti erano "sudici" così come il telescopio, i valori di SQM si sono fermati a 21.40, mentre nella sera prima hanno toccato 21.50, la sera dopo addirittura punte di 21.60 (i valori mi sembrano ottimistici, comunque il punto focale non cambia, abbiamo preso la serata peggiore)!

Alle 7 ci riprendiamo e iniziamo a scendere a valle, tappa a Varzi (come sempre!) per la colazione, un ultimo saluto a Mirco e tutti i miei migliori auguri per il suo matrimonio!


Le nostre postazioni



La mia postazione





Il parco D'inverno

mercoledì 6 giugno 2012

Transito di Venere

Nel 2004 dall'Italia si è potuto osservare il transito di Venere sul sole per tutta la durata dell'evento, all'epoca mi stavo avvicinando all'astronomia e non ho osservato direttamente l'evento.
Oggi si poteva osservare il fenomeno solo nella fase finale, il prossimo visibile dall'Italia sarà nel 2117, e naturalmente non sarò presente per assistervi, quindi per quanto mi riguarda, anche se per pochi minuti, è la mia ultima occasione per vedere il transito (almeno per quanto riguarda l'Italia).
Sveglia alle 4.30 (non mi ha cambiato molto il ritmo, in questa settimana mi alzo alle 4.45 per andare al lavoro), ho deciso di andare alla Madonna del vento a Montalto Pavese, sono sui 400m e l'orizzonte abbastanza libero, le previsioni dicono poco nuvoloso, spero che quel poco non sia nel punto sbagliato......
Arrivo sul posto verso le 5.20 e monto lo strumento, per l'occasione il rifrattore Skymaster 70/500 con il filtro astrosolar e come oculare inizio con lo zoom della Baader.
Con l'occasione voglio provare a fare il disegno della mia osservazione, non ne ho mai fatti e sono curioso di provare. Mentre finisco i preparativi sta sorgendo il sole, tra qualche nuvola, che presto sorpasserà per farmi godere dello spettacolo di giornata.

Finalmente uscito dalle nuvole, posso vedere quella piccola pallina nera e penso"azz  sono le stesse dimensioni della terra, ma quanto siamo piccoli..." , prendo carta e matita ed inizio, la posizione è comoda, non avere l'inseguimento meno, con qualche piccola difficoltà termino il mio primo disegno, non ne sono molto soddisfatto, ho sbagliato la posizione di alcune macchie, ma soprattutto in un paio di esse ho sballato le proporzioni.



Dopo una decina di minuti prendo un secondo foglio e cerco di farlo meglio, anche se è sempre migliorabile. Questa volta sono soddisfatto del risultato, ho passato allo scanner il disegno, aggiunto i dati tecnici con il pc, eliminato un bruttissimo segno di gomma, che non sopportavo e contrastato in poco l'immagine, che era troppo chiara,  il resto è perfettamente uguale all'originale.
Mentre disegnavo ho notato comparire molte più macchie di prima, che probabilmente erano celate dietro ad una folta massa di atmosfera, mi sono rimaste impresse una manciata di piccole macchie, che mi hanno subito ricordato la costellazione della Corona Boreale.


Ormai Venere è vicino al bordo del sole e non ho il tempo per fare un terzo disegno, mi godo il suo lento ma inesorabile cammino verso l'oscurità, con quel bellissimo effetto del risucchio, credo che il nome tecnico sia "back-drop", ma non ne sono sicuro.
Poco dopo le sette (ora locale) smonto tutto e vado al lavoro, dove dovevo essere alle sei....sempre più affascinato da questo stupendo mondo che è l'astronomia.


Aggiungo un immagine della sonda SOHO dello stesso giorno, qualche ora più tardi.

Originale

Come all'oculare


lunedì 21 maggio 2012

La Prima con il Sole

Nonostante siano anni che osservo il cielo: nebulose, galassie, globulari, ammassi aperti, planetarie, stelle, mi è sempre mancata l'osservazione della stella più vicina a noi, il Sole! Cogliendo l'occasione del transito di Venere nella mattina del 6 giugno 2012 (ricordo a tutti di non perderlo, non avrete altre occasioni in Italia per moltissimo tempo, troppo!) e avendo inutilizzato il piccolo rifrattore, per diversi motivi, ma soprattutto perché quando posso utilizzo il 10 pollici, ho deciso di dedicarlo all'osservazione solare.
Mi sono fatto un filtro con la struttura permanente, dove posso velocemente cambiare l'astrosolar quando sarà usurato.
Due giorni fa, appena finito di costruire il filtro, tra una nuvola e l'altra ho provato a puntare il sole, ma non ci sono riuscito; senza cercatore giravo a vuoto, sembra assurdo ma è così, la luminosità del sole non mi ha  permesso di puntarlo direttamente e all'oculare con il filtro è tutto nero. Poi avevo una certa fretta e dopo pochissimi minuti ho rinunciato e sono scappato a prendere il piccolo Leo alla scuola materna (non chiamatelo asilo perché si inc... ). In questi giorni di temporali ho spulciato in rete i cercatori solari, ne ho trovati di vario tipo e mi sembrano molto semplici da costruire e, per divertirmi, ho deciso di farne uno rudimentale. Mi hanno anche dato uno spunto interessante, a cui non avevo pensato: guardare l'ombra del rifrattore. Infatti, già osservando l'ombra posso capire dove lo sto puntando, se troppo in alto o troppo a destra, insomma un cercatore naturale, ovviamente non sarà precisissimo, ma in zona mi dovrebbe portare.
Dopo una giornata di pioggia, verso le 18.30 il cielo si apre e il sole splende, non è che abbia molto tempo perchè il piccolo Leo reclama il suo papà, quindi gli "rubo" pochissimi minuti. Il rifrattore è già pronto, lo porto in cortile, all'oculare metto un semplicissimo 25mm plossl della Orion, 20x e circa 2.5° inquadrati, provo con la tecnica dell'ombra, se mi passate il termine, guardo all'oculare e.......wow! Perfettamente centrato (non ci riuscirò mai più così bene). Si vedono tre gruppi distinti di macchie, provo con il 10mm gemello, circa 50x, lo spettacolo è bellissimo, intravedo una leggera granulazione, non so se è l'immaginazione, ma attorno al disco solare vedo una debole colorazione violacea, credo sia la fotosfera ma potrei sbagliarmi.
Le macchie sono enormi, si trovano poco sopra l'equatore e il gruppo centrale è più folto, molto bello. Come la precedente occasione, il tempo è tiranno e devo abbandonare l'osservazione, questa volta con il sorriso sul mio volto, finalmente sono riuscito ad osservare il sole con la mia strumentazione, è un emozione bellissima e mi sto chiedendo perchè ho aspettato così tanto a farmi il filtro. 
Nei prossimi giorni, tempo permettendo, tirerò fuori "l'artiglieria pesante" (gli oculari buoni) e osserverò con la dovuta calma.

lunedì 30 aprile 2012

Mega Star-party del Brallo: Ia domenica

Con molta fatica, verso le nove striscio giù dal letto, finisco di preparare la valigia, scendo a fare colazione, sbrigo le formalità con l'hotel e vado alla sala conferenze, dove ci siamo dati appuntamento per salutarci, con amici vecchi e nuovi.
Conclusioni: sono stati due giorni intensi e interessanti, il venerdì è stato magico per le osservazioni con un cielo meraviglioso, il sabato interessante per le conferenze: unica nota stonata, la poca affluenza di astrofili, che, probabilmente scoraggiati dal brutto tempo, non se la sono sentita di venire (anche se debbo dire che tutti i siti meteo davano bello per la notte tra sabato e domenica, ma non è bastato). Mi è spiaciuto anche per il workshop, che dovevo fare sabato sera con Vittorino: alla fine è stato annullato per i motivi precedenti. Avevo speso parecchio tempo per prepararmi a dovere e non mettere in pratica quanto "studiato" mi ha un po' deluso, ma ho cercato di vedere il lato positivo, le nozioni che ho perfezionato per l'occasione mi rimarranno come bagaglio personale e un altro passo nella scala dell'apprendista è stato fatto.
Ci sono stati anche momenti positivi: è stato bello rivedere vecchi amici e conoscerne di nuovi, parlare di astronomia per tutto il tempo ... non dimentichiamo polenta e cinghiale ... la nota più positiva è stato vedere i progressi fatti dal parco, quelli che, fino a poco tempo fa, erano gli spogliatoi del campo da calcio, sono stati ripuliti e verniciati, ora arriva la corrente elettrica, tra poco ci sarà anche il riscaldamento (in questi giorni era presente una stufetta elettrica), durante il week end dello Starparty è arrivato un microonde con delle scrivanie e altro verrà fatto nei prossimi mesi (come spiegato nella presentazione del progetto Astrobrallo). Avere un rifugio nel luogo delle osservazioni è una grande comodità e punto forte del parco, oltre al cielo naturalmente.
Verso le 12 parto direttamente dal parco verso casa, dove finalmente potrò coccolarmi il mio cucciolo di 4 anni, che mi è mancato tanto, e mia moglie (ovviamente), che si sacrifica sempre per potermi permettere di partecipare a questi eventi.
Alla prossima!

Mega Star-party del Brallo: Il Sabato

La sveglia "puntuale" alle nove mi butta giù dal letto; dopo un'abbondante colazione e un buon caffè, verso le 10.30 mi dirigo alla sala conferenze: in piazza vedo subito Alessandro e ne approfitto per vedere, alla luce del giorno, il suo "ariete", così mostruosamente semplice ma altrettanto efficace. Nel frattempo arrivano Paolo (nik su skylive "Paolino") e Luigi. Dopo una breve chiacchierata andiamo a sentire la conferenza d'apertura, con la presentazione dei progetti Skylive e Astrobrallo: qui rivedo con piacere Davide (nik su astrofili.org "davidem27"), Roberto (nik su skylive e astrofili.org "Renard"), Stefano (nik su skylive "Eletrorider"). Conferenza leggera, giusto per rompere il ghiaccio e prepararci al "piatto forte" del giorno, polenta e cinghiale (con aggiunta a piacere di funghi e gorgonzola), naturalmente non può mancare il classico "bottiglione"! Ricordo, a chi non lo rammentasse, che organizzano gli alpini....
A pranzo ho occasione di conoscere "astrogufo" (nik di astrofili.org) e poi Francesco (nik su skylive "Francesc0") e, dopo un "pasto leggero", riprendiamo le conferenze: prima G. Bianciardi, presidente UAI e poi S. Capretti del team di skylive, come terza conferenza quella di Marco Miserocchi, che io non conoscevo ma tutti mi dicevano essere veramente bravo; ebbene così è stato. Oltre al tema molto interessante, anche l'esposizione è stata piacevole e divertente, se ne avrò occasione, andrò ad ascoltarlo volentieri. Ora sarebbe il turno di Francesco Antonucci, con un workshop sulle immagini deep sky, io non faccio foto ma sono curioso di conoscerlo e vedere il procedimento di elaborazione. Purtroppo problemi di salute non gli hanno permesso di essere presente, peccato, in sostituzione Marco Angelini ha fatto un workshop riguardante alcune problematiche sull'astrofotografia. Durante la giornata c'è un'esposizione delle montature Avalon e lo stend di Tecnosky, mi fermo sempre volentieri a scambiare "due parole" con Giuliano (e qualche piccolo acquisto ci scappa sempre).
Senza accorgercene sono quasi le 19, ci salutiamo e ci diamo appuntamento dopo cena al parco per le osservazioni, se ci saranno, in quanto durante l'intera giornata c'è stato un forte vento, un continuo passaggio di nuvole e le previsioni sono pessime, aumento delle nuvole e vento forte.
Purtroppo così è stato e la prima parte della serata la passo al bar dell'hotel con Paolo e Luigi, che, viste le condizioni meteo, hanno poi deciso di tornare a casa; mentre li saluto arriva Giuliano dal parco "deserto", ci beviamo un amaro, in attesa che il grosso del gruppo finisca di cenare, per fare insieme un breve salto alle cupole, per osservarle e spiegarne il funzionamento, infine tutti alla sala conferenze, per provare i telescopi remoti di Skylive e vederne le potenzialità.
Ci siamo collegati e "preso di prepotenza" l'utilizzo dello strumento del Viverone, un Made LX200 10", con un telescopio guida per le immagini a lunga posa. Abbiamo fatto qualche scatto di prova per vederne il funzionamento e devo dire che l'interfaccia è molto semplice e intuitiva, si può scegliere tra molti filtri (tra cui anche quelli fotometrici), si possono creare degli script per poi lanciarli al momento del collegamento, il sistema di messa a fuoco è interamente automatizzato (è sufficiente premere un tasto); il tal modo, ogni neofita di astrofotografia (vedi il sottoscritto) è in grado di fare foto astronomiche, con una piccola spesa e comodamente da casa, per prendere confidenza con la strumentazione e l'elaborazione, passando successivamente a un proprio setup.
Finita la dimostrazione e salutati i membri di Skylive, non abbiamo alcuna voglia di andare a dormire e rimaniamo a parlare, parlare, parlare ..... e si son fatte le tre anche questa notte.

lunedì 23 aprile 2012

Mega Star-party del Brallo: Il Venerdì

Venerdì mattina porto il piccolo Leonardo alla scuola materna e lo coccolo un po', per due giorni non potrò più giocarci e già mi manca. Preparo la valigia, carico la macchina, ricontrollo tutto, non voglio dimenticare niente (e non sarebbe la prima volta). Pranzo con la mia dolce metà, che si sacrifica sempre per potermi permettere le mie uscite osservative e, nel primo pomeriggio, partenza: direzione Brallo.
Arrivo poco prima delle 16, vado a registrarmi in albergo e subito giù verso le cupole! Si, ho detto "giù" perchè il parco si trova ad un paio di chilometri dal passo e altimetricamente è leggermente più basso. Appena oltrepassato il cartello di Colleri, si imbocca una stradina stretta sulla destra, dopo circa 300/400 m. si arriva alle cupole. Il tempo per tutta la settimana è stato "schifoso" e il terreno del parco ne ha risentito, la stradina che porta dentro alla zona più ampia, adibita alle osservazioni,  non è in buone condizioni e l'ex campo da calcio non è praticabile con le auto; fin qui qualche disagio, ma non mi fermerà di sicuro un po' di fango.
Trovo già indaffarati nei preparativi Vittorino (proprietario della strumentazione di una cupola),  Fabio dell'ADARA, che avevo già avuto modo do conoscere, e Giacomo (nik su skylive "Giacomo") di cui, fino a oggi, ho solo letto le gesta nel forum, persona molto preparata, simpatica, un tipo "giù alla buona", con cui mi sento subito a mio agio, MA! Nel frattempo, mentre socializzo le nuvole si fanno molto minacciose inizia a grandinare (è piccola ma è grandine): me ne infischio, visto che le previsioni hanno sempre detto che in serata il cielo si libera! Quindi rimango calmo, fiducioso e mi godo la giornata.
Poco dopo - tutti insieme - andiamo alla sala conferenze al Brallo e li finalmente faccio la conoscenza (dal vivo) anche di Marco Angelini (nik su skylive "marco angy"), proprietario della strumentazione nell'altra cupola: sembro ripetitivo, ma anche lui persona squisita, con cui mi trovo bene da subito. Tra una battuta e l'altra arrivano altri amici, vecchi e nuovi: Alessandro, che ho avuto occasione di conoscere durante un'osservazione all'Osservatorio di Casasco (nik su skylive "Ayreon"),  e Giuliano (nik su astrofili.org "PGU"), che poi si è aggiunto a noi per la cena.
Dopo un buon pasto e un bicchiere di vino, ci trasferiamo al parco per le osservazioni. Qui conosco Alessandro Re (nik su astrofili.org "King") e il suo dobson "ariete" da 16", Elio (nik su astrofili.org "Elio"), Cristian (nik su skylive "djmario78") Mr. Avalon, di cui - chiedo scusa - non ricordo il nome e altri, che ora non ricordo. Fino alle 24 è previsto un passaggio di nubi, ne approfitto per fare divulgazione, con la collaborazione di Fabio, e per parlare di astronomia con gli amici presenti, poi - oserei dire "finalmente" - fa la sua apparizione un ragazzone con le stampelle, che non può essere che uno degli amministratori del forum di skylive, in convalescenza per un piccolo incidente calcistico: Roberto Pitetti (nik su skylive "Pite"). Purtroppo, proprio a causa dell'infortunio,  non è rimasto molto e non ha potuto godersi la meraviglia che sta per porsi davanti ai nostri occhi.
Ore 1:00, il cielo si apre, il vento in quota spazza gli ultimi residui di velature presenti e i misuratori di SQM schizzano subito a 21.3/21.4: ho visto NGC 4565, galassia di taglio nella Chioma, una lama di rasoio bellissima, si vede chiaramente la striscia di polveri che la taglia in due, vista nel mio 10", nel 16" di Alessandro è semplicemente da ammirare in rigoroso silenzio. La Blinking nebula NGC 6826 non l'avevo mai osservata e anche questa merita, molto bella nel 16".
Non ho intenzione di annoiarvi oltre con la solita lista di oggetti, voglio invece sottolineare la bellezza del cielo quando SQM è arrivato a toccare punte sui 21.6: vedere la costellazione del Cigno immersa in tantissime stelle che si fatica quasi a riconoscere le principali, la via lattea è tridimensionale! Anche gli astrofili "navigati" hanno creduto all'arrivo di altre nuvole, per poi ricredersi qualche attimo dopo quando si sono resi conto di quello che stanno osservando, un altro ragazzo si sente a disagio ad accendere la luce, per non rovinare il buio fantastico che si è creato in questa magica notte. Penso di aver passato più tempo a osservare a occhio nudo che all'oculare.
Verso le 4 del mattino saluto i pochi rimasti e vado in auto in albergo, ovviamente perdendo l'adattamento al buio; parcheggio in hotel con l'auto rivolta verso sud, davanti a me tutto lo Scorpione. Guardando il Sagittario, che dalla mia postazione era ancora nascosto dagli alberi, vedo chiaramente M6-M7, si intuiscono gli ammassi aperti (e forse anche di più nella zona della laguna e trifida), si vede l'ammasso aperto vicino ad M24. Insomma, sto facendo deep sky ad occhio nudo, IMPRESSIONANTE, è l'immagine più bella che conserverò di questo Star-party.
In camera, mentre mi preparo per andare a letto, ancora tutto "gasato" dalla serata, penso: adesso vado sul forum di skylive e dico, a tutti quelli che non sono voluti venire, cosa si sono persi ... ma Marco "Angy" mi ha anticipato .. e meno male che aveva detto "vado a dormire"! Quando ci siamo rivisti la mattina seguente, ci siamo fatti una grossa risata, mi ha fregato in pieno!
Poche ore di sonno e si riparte con la conferenza del mattino.......

domenica 25 marzo 2012

La mezza maratona

Già! La mezza maratona.... Purtroppo mi sono dovuto fermare a metà e accantonare ogni velleità di successo fino alla prossima primavera.  Ma andiamo con ordine: giungo sul posto appena prima delle 19, poco dopo arriva Giovanni, astrofotografo in erba, che mi farà compagnia questa sera. Noto subito che, nonostante le previsioni favorevoli, il cielo è pessimo, sotto i 15° si vede solo una cappa di foschia densa e scura, che non permette alcuna osservazione.
Preparo tutto e alle 20 inizio - come da programma - con la prima sfida: M77 e M74; niente da fare, sono immerse nella foschia e non vi è traccia nell'oculare. Dopo qualche tentativo passo oltre: M79; anche qui immerso nella foschia. Mi sembra di vedere qualcosa, ma non mi sento di darlo per buono. M33 non se ne parla anche qui. M31, M32, M110, vedo debolissimo il nucleo di M31, del resto niente. Siamo 1 su 7, inizio disastroso. Temendo di aver sbagliato la posizione dei vari oggetti, ho riprovato a cercarli utilizzando il puntamento passivo, ma anche così si vede "il nulla". Proseguo sapendo che ho fatto tutto il possibile.
Finalmente con M52 riesco a vedere bene l'ammasso e trovarlo senza difficoltà, passo poi velocemente a M103. Noto anche che sono in perfetto orario con la tabella di marcia, anzi, un minuto in anticipo. Da qui una prima indicazione: i tempi che mi sono dato sono corretti e abbondanti e mi consentono di cercare gli oggetti senza troppa fretta; allora approfitto della buona posizione di Venere, che finalmente è possibile osservare quando la visione non è disturbata dall'atmosfera. Ho utilizzato 250x e già l'immagine ribolliva abbastanza, si vedeva perfettamente la fase, mi sembra poco oltre la metà, molto luminoso, di colore biancastro, non vedo ulteriori dettagli.
Ritorno alla maratona: passo gli oggetti del Perseo, Toro, Orione, Cane Maggiore, arrivo a M93  ammasso aperto nella Poppa  uno dei due Messier che mi mancano. Si vedono una trentina di stelle, all'apparenza non molto luminose, ma sono in una zona con molta foschia, che ne pregiudica l'osservazione, da rivedere in tempi migliori. Mi accorgo che stanno arrivando, del tutto impreviste, delle velature (se non proprio nuvole) e in pochissimo tempo il cielo è interamente coperto, faccio fatica a scorgere Sirio e altri quattro oggetti sono persi (M50, 47, 46, 48). Abbastanza deluso mi siedo a "cenare" in compagnia di Giovanni, che ha i suoi problemi fotografici da risolvere.
Verso le 22, dopo un'abbondante pausa, il cielo si è riaperto e - carico di speranza - riparto. In effetti la seconda tappa partiva alle 22, quindi ero in perfetto orario (con un misero bottino di 11/21). Via con un buon ritmo tra gli ammassi dei Gemelli, Auriga e Cancro, per poi passare alle galassie, regine della primavera, fra Leone, Orsa Maggiore (qui una piccola divagazione con la cometa C/2009 P1 Garrad, si vedeva bene il falso nucleo circondato da un debole alone e una coda appena percettibile) e Cani da Caccia, 24/24 in un ora e cinque minuti per un totale di 35/45. Finisco ancora con una ventina di minuti di anticipo e mi godo una meritata pausa, prima delle galassie della Vergine (ero talmente preso tra le galassie che mi sono dimenticato di osservare Marte in buona posizione).
Riparto per la terza tappa: senza grossi problemi mi districo tra le varie galassie ad un gran ritmo (18 galassie in 20 minuti), poi tocca a M68 nell'Idra e appena sotto il Corvo: è stata un'impresa riuscire a vederlo sotto i 20°, c'era uno "scudo", sono riuscito a scorgerlo ma veramente a fatica. Per M83 non ho nemmeno provato, troppo bassa, si conclude la terza tappa con 21/22 per un totale di 56/67 ed altre nuvole minacciose arrivano da nord-est. Mentre attendo gli sviluppi del meteo, vado a disturbare Giovanni alle prese con alcune prove del suo set up, passa un'oretta e di libero c'è solo lo zenit e l'ovest, mentre a me serve l'est e il sud.
Alla fine decido che è inutile andare oltre, avrei potuto prendere ancora qualche oggetto ma, anche se il cielo si liberava, la zona sotto i 20° era sempre "bruciata" e di conseguenza anche gran parte del Sagittario. Un po' deluso smonto tutto, con la voglia comunque di ritentare il prossimo anno e con la convinzione di poter far bene ... se non era per la foschia, cosi spessa e alta, sono convinto che avrei fatto almeno 65/67, magari anche qualcosa in più.
Un arrivederci al 9 marzo 2013!


Giovanni pensieroso


Io e il mio fedele dobson




martedì 13 marzo 2012

Congiunzione Giove-Venere

Qualche scatto della congiunzione tra Giove e Venere al tramonto del 13-3-2012


Foto eseguita dalla collina sopra la mia cittadina (Broni) con tutta la pianura padana e il suo inquinamento luminoso. 
38mm a f 2.8,  4"di esposizione a 100 ISO


A sinistra Giove, a destra Venere.
345mm a f 3.6, 8" di esposizione a 100 ISO


Giove e i quattro satelliti galileiani (Ganimede-Callisto-Io-Europa) allineati.
912mm a f 3.7,  8" di esposizione a 100 ISO

Tra i rami spogli dell'inverno
38mm a f 2.8,  8"di esposizione a 100 ISO 

Giove Venere con Pleiadi e Iadi
 38mm a f 2.8,  8"di esposizione a 100 ISO


Un omaggio al mio mezzo di trasporto


2 foto del 15/3/2012 fatte dal cortile di casa






Foto scattate con la  Kodak Z740  (l'unica che ho).
Nel complesso sono soddisfatto del risultato, considerando il modesto potenziale della kodak e l'ancor più modesto potenziale del fotografo.





mercoledì 18 gennaio 2012

La preparazione per la "maratona di Messier"

Come ogni anno ad inizio primavera è tempo di maratona, l'unico momento in cui possiamo osservare tutti gli oggetti  del catalogo Messier in una sola notte, una vera sfida di abilità e resistenza, fisica e psicologica.
Purtroppo alle latitudini del nord Italia è impossibile fare 110 in una sola notte (tutto il catalogo), qualche possibilità esiste per il sud Italia, in particolare per tutta la Sicilia, l'ideale è essere a 25° nord, comunque tra i 20° e i  40°,  l'unico fine settimana valido per il 2012 è quello del 24 marzo

Se il tempo sarà clemente ho tutte le intenzioni di farla,, nonostante sarà il mio primo tentativo, sono abbastanza ambizioso, vorrei arrivare almeno a quota 100.
Sto preparando una lista personalizzata alle mie esigenze e abitudini di osservazione, con tutta la sequenza e i dati per trovare velocemente gli oggetti, appena pronta la metterò a disposizione.
Le tappe più difficili e decisive per il risultato finale sono due: al tramonto, con M74 e M77, due galassie da individuare alla luce del crepuscolo M33, M31,M32,M110, M93 a notte astronomica non ancora iniziata, e all'alba, con M30 sicuramente perso e molti oggetti al limite, partendo dai tre globulari nel Sagittario M54, M55, M75, due nell'Aquario M2, M72, e l'ammasso aperto M73
Se si avanza il tempo (ma sarà dura) si può notare la costellazione di Andromeda che sorge, con M31, vista tramontare ad inizio serata.

Per me la maratona è una sfida contro se stessi, un gioco, un modo per passare una serata diversa e divertirsi, per ripassare la posizione degli oggetti di Messier, fino ad arrivare a fare la maratona m3, cioè la Maratona Messier a Memoria, senza ausilio di atlanti o altro
Questa non è la serata giusta per fare delle vere osservazioni, dove stare diverso tempo ad osservare l'oggetto, provare diversi ingrandimenti, filtri e per prendere appunti ecc. ecc. per una osservazione accurata dei Messier e altro c'è il resto dell'anno, questa è la serata della corsa sfrenata, di una veloce occhiata, il tempo di una spunta e via al prossimo oggetto, questa è la sera della MARATONA!

Per quanto mi riguarda sarà assolutamente vietato qualsiasi tipo di aiuto elettronico, saremo; io, l'atlante e il mio fedele dobson

Per avere maggiori dettagli

http://divulgazione.uai.it/index.php/Maratona_Messier

http://astrolink.mclink.it/messier/xtra/marathon/marathon.html

Qua potete scaricare la mia personale lista di osservazione http://www.skylive.it/forum5/topic.asp?topic_ID=14098