Forum Skylive

giovedì 23 maggio 2013

7-8-9 Giugno Star-Party al Brallo

L'associazione ADARA organizza uno Star party i giorni 7-8-9 giugno, per festeggiare l'arrivo dell'estate (almeno si spera)

Di seguito il programma:


Venerdì 7

Ritrovo alle 21:00 nel parco astronomico: stazionamento telescopi ed osservazione


Sabato 8

Pomeriggio : Mostra fotografica nella costruzione (ex spogliatoi) del Parco e visita guidata alle cupole: si potranno vedere gli strumenti ed i setup che vengono utilizzati dall'associazione per realizzare le foto.
Ore 19:00 Cena organizzata in collaborazione con il gruppo alpini del Brallo. Costo della cena 15 Euro. (prenotazione)
Ore 22:30 Osservazione con i telescopi messi a disposizione dai soci di Adara
Ore 00:00 Con prenotazione: sessione di acquisizione immagini ed elaborazione (massimo 10 persone)


Domenica 9

Giornata dedicata alla visita dei luoghi.


Vi aspetto numerosi
Gabriele

sabato 27 aprile 2013

Perché andare in osservatorio?

Chi si avvicina a questo stupendo hobby, lo fa attraverso diversi canali: leggendo le riviste, gli hanno regalato un telescopio, guardando un documentario in tv, attraverso i vari forum e siti che girano in "rete", alcuni visitando i vari osservatori sparsi in tutta Italia. Prima o poi tutti si sentono dire di frequentare un osservatorio, alcuni lo fanno, altri no, ma perchè è così importante?

Gli osservatori fanno, durante l'anno, molte conferenze sui temi più svariati dell'astronomia:
* di attualità, come possono essere i risultati ottenuti dalle sonde spaziali;
* storiche, al fine di capire come si è arrivati alle conoscenze che abbiamo oggi e come l'astronomia è evoluta nel tempo;
* scientifiche, dove vengono spiegati i vari fenomeni che accadono nell'universo (come nasce una stella, cos'è un buco nero, gli effetti di una supernova e molto altro).
Sono argomenti di pura attualità, consultabili sul web, o nozioni teoriche consultabili sui libri, ma durante una conferenza è possibile interagire, fare domande e farsi spiegare quello che non è chiaro.

Alla fine della conferenza si fa sempre l'osservazione del cielo: per chi non ha dimestichezza con le costellazioni è l'occasione ideale sia per potersi cimentare con un atlante, sia per ottenere spiegazioni da chi conosce bene le stelle e iniziare così ad orientarsi, cosa importantissima, che è la base per iniziare ad osservare.

Gli osservatori mettono sempre a disposizione uno o più strumenti per "scrutare" il cielo; in questo modo, chi non ha mai osservato o semplicemente chi, per vari motivi, non ha uno strumento, ha comunque la possibilità di osservare le meraviglie del cielo.

Ma non è importante solo per chi si avvicina all'astronomia, è importante per chi ha iniziato da poco e anche per un astrofilo navigato.
Il nostro è un hobby di nicchia, particolare: anche se molti sono affascinati dal cielo e rimangono a bocca aperta alla visione delle foto di Hubble, poi non approfondiscono l'argomento. Se vogliamo discutere del nostro hobby, non ci resta che scrivere sui vari forum o su facebook, che, pur essendo strumenti importanti di informazione e divulgazione, non possono sostituire al 100% quello che ci da un rapporto "faccia a faccia".
Normalmente, dopo un paio d'ore che finisce la conferenza, mi accorgo che rimangono sempre i "soliti noti"; questo mi spiace, perchè è proprio da li in poi che inizia la vera serata dell'osservatorio, quella dove si apprende di più, quella dove si provano sul campo tecniche e strumenti, dove possiamo parlare e confrontarci sui più svariati argomenti, raccontare le nostre esperienze osservative, confrontare gli strumenti, gli oculari e, perchè no, provarli.
Alcuni possiedono un telescopio ma lo utilizzano solo a casa, non sapendo cosa si perdono: invito tutti coloro che hanno uno strumento a portarlo in osservatorio e a osservare fino all'alba, provando l'esperienza di una notte sotto le stelle con altri astrofili e provando soprattutto un cielo buio. Certamente all'osservatorio che frequento (Casasco - AL) non ci sarà il cielo di montagna e la trasparenza che c'è in quota (a 1500/2000 m.), ma si difende bene ed è accessibile facendo poca strada.
Ho un altro appunto che vorrei fare ai "clienti" dell'osservatorio: come tutti gli anni, ad agosto verrà organizzata la serata delle stelle cadenti, con una conferenza e poi l'osservazione del cielo e delle "stelle cadenti". Ad agosto la notte astronomica (ovvero quando il sole scende di 18° sotto l'orizzonte, al fine di avere il cielo buio) inizia tardi, dopo le 23 e, di solito, il picco dello sciame di stelle si ha sempre nella seconda parte della notte.
In realtà cosa accade normalmente? In tantissimi "bazzicano" l'osservatorio dalle 21, ancor prima del tramonto e prima delle 24 tutti a casa, ovvero tutti a casa quando inizia lo spettacolo: divulghiamo che "il bello" inizia dopo la mezzanotte e, per chi lo sapesse, organizziamoci per stare in osservatorio un po' di più.
Ho scritto queste righe perchè vorrei spronare molte persone a vivere più attivamente la vita dell'osservatorio: esso è il corpo, gli astrofili sono l'anima, non lasciamo quindi l'osservatorio senz'anima!

Gabriele

domenica 14 aprile 2013

C/2011 L4 PanSTARRS - Disegno -

Approfittando del primo week-end sereno, dopo interminabili settimane di pioggia, salgo in osservatorio a Casasco per osservare e disegnare la cometa. Non è più visibile ad occhio nudo ma all'oculare è ancora bellissima.


venerdì 22 marzo 2013

ROMA: riunione di coordinamento per lotta all’inquinamento luminoso.


Per tutti gli astrofili e non, di Roma e del Lazio:

Come avrai constatato "de visu" finora, l'inquinamento luminoso di Roma cresce ogni giorno di più, privandoci del diritto ad essere astrofili e di godere le meraviglie del cielo buio. 

Il cielo notturno di Roma é sempre più luminoso, le stelle visibili ad occhio nudo sono sempre meno e perfino la Polare comincia a diventare invisibile. Osservare il cielo notturno da Roma col telescopio o col binocolo é divenuto frustrante, altamente insoddisfacente e spesso letteralmente impossibile.

Inoltre, l'inquinamento luminoso provoca un maggior consumo di energia che grava sulle tasche di tutti noi e disperde inutilmente verso l'alto luce preziosa per la sicurezza pedonale e veicolare.

E' ora che gli astrofili facciano qualcosa contro questo stato di cose. Se non loro, chi? Se non ora, quando?

Questo forum astrofilo, il Forum Skylive-UAI_UAB, ha scelto di impegnarsi fattivamente in tal senso: insieme alla UAI, ai Telescopi Remoti Skylive ed al Gruppo Aastrofilo Hipparcos abbiamo indetto una riunione nella Capitale, a cui invitiamo tutti gli utenti di Roma e del Lazio.

Lo scopo é quello di cominciare ad interrogarsi su cosa é possibile fare in una metropoli con centinaia di migliaia di luci sbagliate, polverizzate su un territorio grande come le 9 principali città italiane. Come far mettere a norma qualche milione di lampioncini a globo, tubi a neon, fari e proiettori mal orientati, non schermati, inquinanti, spreca-energia e che soprattutto inviano la loro luce verso il cielo (e non dove serve, per terra!), spegnendo la meraviglia dell'Universo!

Il Forum Skylive-UAI-UAB t'invita pertanto a diventare un difensore del cielobuio. 

Vieni il 30 marzo a partire dalle ore 10,00 presso la sede del Gruppo Astrofili Hipparcos, in via Nomentana 175 (zona Porta Pia-Viale regina Margherita) - Roma

Allo scopo di predisporre un kit per i partecipanti alla riunione, ti prego cortesemente di confermare o meno la tua presenza.

Grazie e cieli Sereni

forum skylive-uai-uab"

Comunicato UAI

venerdì 15 marzo 2013

Foto C/2011 L4 PanSTARRS

Finalmente dopo svariate sere di brutto tempo, il cielo si è aperto ed è stato possibile vedere la cometa.

Le foto non sono eccezionali ma sono soddisfatto




Qui è molto debole ma si vede
Montalto Pavese ore 18:11 U.T.
2" a 100 ISO




Inizia a calare l'oscurità e la  L4 si vede meglio
Montalto Pavese ore 18:29 U.T.
4" a 100 ISO




Questa è la stessa immagine di prima, schiarita per evidenziare la cometa


Piccolo bagliore vicino al ramo, inizia ad essere troppo buio per la mia compatta





Con me ho portato anche il rifrattore e tra uno scatto e l'altro ho osservato la cometa a 24x, presenta un falso nucleo molto luminoso e leggermente ovalizzato, la coda è evidente ma non eccessivamente brillante, ad occhio ho stimato una lunghezza di poco più di un grado.

Per circa venti minuti è stato possibile osservarla ad occhio nudo.

Dopo molti giorni di maltempo e fallimenti la missione è conclusa

lunedì 11 marzo 2013

Le (mie) prime foto della Aerocometa PanSTARRS

Inaspettatamente il cielo si è aperto e come un falco sono salito in collina per cercare di vedere la cometa. 
Ed eccovi le foto, scattate con la mia fedele ed affidabile compatta!















Peccato che si tratta di un aereo in alta quota, poco male, ci riprovo alla prossima occassione

domenica 10 marzo 2013

Frosty Leo

Questo oggetto mi è stato segnalato da un amico: si tratta di una nebulosa proto-planetaria, sigla IRAS 09371+1212.
Frosty Leo è una stella che è entrata nel breve (astronomicamente) stadio di nebulosa proto-planetaria, cioè nelle ultime fasi della sua vita, quando vi è il passaggio da stella gigante a nana bianca. Le stelle, in questa fase, emettono una forte radiazione nell'infrarosso; infatti, la scoperta è abbastanza recente (nel 1987)  ed è stata effettuata dal satellite infrarossi IRAS. Le proto-planetarie  costituiscono un tipo particolare di nebulosa, si tratta della penultima fase evolutiva ad alta luminosità nel ciclo vitale delle stelle di massa intermedia.

Immagine del HST

La particolarità di questo oggetto, che esce dai soliti schemi  (niente Messier e NGC) è la possibilità di osservarlo con strumenti di dimensioni medio-piccole e, con un po' di fortuna, di riuscire a svelarne la natura non stellare; è anche un oggetto molto interessante da fotografare.


La notte del 3 marzo ho osservato la Frosty: si trova nella parte anteriore del Leone, nelle vicinanze di omicron leonis.
Il campo inquadrato nella mappa è quello di un classico cercatore 9x50  5°.

Vicino ad NGC 2958 si trovano quattro stelle a forma di rombo o meglio di aquilone; la nostra proto-planetaria è la quinta stella, che sembra formare la coda, ha una magnitudine di 9.8, quindi osservabile con piccoli strumenti.
Ecco come si presenta all'oculare a 255x con 0.32° inquadrati.

Nel 10 pollici sembra la stella più luminosa "dell'aquilone", mostra la sua natura non stellare quando la osservo in distolta, si accende di botto, la differenza è evidente.
La luminosità è uniforme e il bordo non è frastagliato, osservata a 255x con seeing appena sufficiente, è inutile salire con gli ingrandimenti, non potrei vedere di più.
Grazie alle precise mappe è stato semplice, sono arrivato in zona "aquilone" in 30 secondi con il cercatore, poi, direttamente con l'oculare da 255x, sono arrivato alla "Frosty".
Alla prima occasione di seeing buono tenterò ancora, spingendo con gli ingrandimenti e vediamo se riuscirò a vedere qualche dettaglio in più.


Per chi volesse approfondire l'argomento può andare su CDS Portal

Toccata e fuga

Visto che, per la luna di marzo, è previsto brutto tempo, prendo l'occasione al volo di una domenica di sereno (il giorno 3)  per osservare qualche ora. La luna sorge verso l'una e io il mattino dopo ho un appuntamento, quindi sarà una sessione osservativa breve, giusto per completare qualche oggetto di stagione della mia lista.
Purtroppo, arrivati sul posto (Cegni) le condizioni sono pessime; a causa della neve che si scioglie la postazione è nel fango, trovo uno spiazzo ancora decente, monto tutta la strumentazione ed attendo il calare delle tenebre.
Inizio con NGC 2613, ma noto che, vicino all'orizzonte, c'è foschia e non è ottimale per l'osservazione. Questo è un problema, perchè ho molti oggetti con declinazione negativa, anche di -30°.
Dopo qualche tempo passato a conversare con altri astrofili (con i soliti dobson da 400 e 600), la situazione migliora e riprovo:

NGC 2613 galassia spirale barrata nella Bussola, mag. 10.3 e dimensioni 7.1x1.6', a 255x dopo molta fatica riesco a vedere la galassia, ha una forma allungata e sottile, sembra "di taglio" (anche se in realtà non è proprio così), appare trasparente, la zona del nucleo è più visibile, ma nel complesso la definirei evanescente, certo le condizioni di osservazione non mi hanno aiutato a evidenziare più particolari.

NGC 2440 nebulosa planetaria nella Poppa, di mag. 11,5 e dimensioni 54x20", a 255x presenta una forma tondeggiante ed è molto luminosa, osservata in distolta aumenta notevolmente il suo volume, sembra di aggiungere un anello di luce.

Mi ero ripromesso di non osservare gli ammassi aperti quando salivo in quota, così da sfruttare la trasparenza per le galassie, ma ho fatto un'eccezione, ero in zona e ne ho approfittato per osservare...
NGC 2627 ammasso aperto nella Bussola, di mag. 8.4 e dimensioni di 11', a 255x ha una forma che mi ricorda il doppio del Perseo, presenta una piccola strisciolina scura senza stelle, che lo taglia in due (in porzioni 1/4 - 3/4), le stelle sono di magnitudine simile, la zona più grande è anche la più folta.

NGC 2974 galassia spirale nel Sestante, di mag. 10.9 e dimensioni 3.4x2.1', a 255x si vede un piccolo batuffolo di luce fioca, l'ho trovata facilmente solo grazie ad una stellina di campo che, in prospettiva, si trova sopra alla galassia, in distolta è leggermente più luminosa e si riesce a staccare il debole nucleo.

NGC 3079 galassia spirale barrata nell'Orsa Maggiore (piccola divagazione dal programma), mag. 10.9 e dimensioni 8.1x1.3', a 255x la trovo facilmente, vedo una forma molto allungata e sottile, di luminosità uniforme, non noto il nucleo, neanche in distolta.

NGC 3115 o C53 galassia ellittica nel Sestante, di mag. 8.9 e dimensioni 7.3x3.4', a 255x presenta un bulge gonfio e molto luminoso, l'alone è sottile e allungato, anch'esso luminoso, si indebolisce gradualmente andando verso l'esterno fino a svanire nel fondo cielo.

Ora provo un poker di galassie: NGC 3156-3166-3169 e la molto più difficile 3165:


NGC 3156 galassia spirale nel Sestante, di mag. 12.3 e dimensioni 1.2x1.9', a 255x è una macchia di forma circolare con i bordi irregolari, il nucleo è appena accennato.

NGC 3166 galassia spirale barrata nel Sestante, di mag. 10.4 e dimensioni 4.8x1.9', a 255x  il nucleo è luminoso e di forma arrotondata, in contrasto con l'alone sempre molto luminoso ma di forma ovale.

NGC 3169  galassia spirale nel Sestante, di mag. 10.2 e dimensioni 4.2x2.9', a 255x il nucleo è evidente e ben staccato dal fondo cielo, l'alone è più elusivo e tende a confondersi con il resto, ma osservando attentamente per qualche secondo si vede bene.

NGC 3165 galassia nel Sestante, di mag. 14.5 e dimensioni 1.2x0.6': come previsto l'oggetto si è rivelato ostico, la serata non ottimale e le dimensioni del mio strumento non mi hanno permesso di osservarla, devo annotarmi di riprovare in condizioni migliori di trasparenza e magari a quote più elevate.

NGC 3621 galassia spirale nell'Hidra, di mag. 9.7 e dimensioni 12.4x5.7', osservata a 255x, essendo ancora molto bassa sull'orizzonte, ci metto un po' a trovarla e, grazie alla mappe personalizzate che mi sono preparato, si vede anche se è molto debole, risulta trasparente, un fantasma che vaga nel buio.

NGC 3962 galassia ellittica nel Cratere, di mag. 10.7 e dimensioni 3.4x2.8', a 255x ha una forma tondeggiante non molto luminosa, ma si vede bene, non risaltano altri dettagli.

Ormai è quasi l'una e la Luna sta per sorgere, smonto tutto e questa volta vado direttamente a casa, mi sento ancora sveglio e pimpante (grazie ai caffè di Davide), saluto tutti e, cercando di sporcare il minimo indispensabile l'auto, faccio ritorno alla base.



P.S. Il fango era dappertutto e vedere l'auto in quello stato mi faceva rabbrividire, per non dire ... biiiip ... alle 7.00, stile "zombie", sono sceso a ripulirla, non potevo lasciarla in quelle condizioni.








domenica 3 marzo 2013

Il Trapezio di Orione (disegno)

Theta Orionis ovvero il trapezio di Orione:  la stella multipla più famosa del cielo, incastonata come un diamante al centro della nebulosa di Orione, da cui le varie componenti hanno preso vita.
Non si sa con precisione da quando sia in uso chiamare queste stelle "trapezio" (le stelle più brillanti ricordano la forma geometrica), facendo la cronologia degli eventi è presumibile dedurre dal XVIII secolo.
Le tre stelle più luminose furono viste per la prima volta da Giovanni Battista Hodierna, astronomo siciliano nel 1654. La stella numero quattro fu scoperta, nello stesso periodo e indipendentemente, da Jean Picard e Christiaan Huygens nel 1684.
Le quattro stelle più luminose verranno nominate con le lettere ABCD, in ordine di ascensione retta e non di magnitudine. La più brillante (C) è osservabile ad occhio nudo, mentre le altre tre (ABD) con piccoli strumenti; hanno una mag. da 5.1 a 7.9.
Il sistema è inoltre formato da altre cinque stelle:
La E - di mag. 11.1, scoperta da Friderich Wilhelm Struvenel nel 1826.
La F - di mag. 11.5, scoperta da Jhon Herschel nel 1832.
La G - di mag. 16, scoperta da Alvan Clark nel 1888 (scoperta con il rifrattore da una iarda del Lick Observatory).
La H - che a sua volta è una doppia ed è formata da: H di mag. 15 e H' di mag. 16, posta a circa 1,3", entrambe scoperte da Edward Emerson Barnard nel 1889.
La I  - di mag. 15.





A loro volta la A e la B sono stelle binarie ad eclissi; come possiamo notare il sistema si amplia, ma queste stelle non sono osservabili con strumenti ottici, è possibile scoprire la loro presenza solo osservando la curva di luce. La A ha un periodo di circa 65 giorni, variando la sua magnitudine da 6.73 a 7.65, la B ha un periodo molto più breve (6.4 giorni) e magnitudine tra 7.96 e 8.65. Delle stelle principali noi riusciamo a vedere solo il colore della stella C, le altre ci appaiono di colore neutro.
La distanza stimata del trapezio è di 1800 anni luce, se le misure fossero corrette i lati del trapezio sarebbero 4.800 - 7100 - 7200 - 10.500 UA (unità astronomiche). Una unità equivale alla distanza media Terra - Sole, ovvero 149 597 870 700 Km.
La luce delle quattro componenti principale è visibile ad occhio nudo, anche dai centri urbani, ma per poterle separare serve un piccolo strumento, mentre per poter discernere le stelle E e F serve uno strumento con diametro maggiore, minimo 200mm, inoltre è indispensabile una postazione osservativa con un ottimo seeing.


Le altre componenti del gruppo (G, H, H', I) sono troppo deboli per poter essere osservate in visuale con strumenti modesti. In fotografia la situazione è diversa, basta un set-up discreto per poter ottenere molto di più.
In questa foto si possono vedere tutte le componenti.

Foto di Mirco Di Paola, eseguita con EQ6 - C9 - ASI 120mm

Dagli studi effettuati pare che - probabilmente - il "trapezio" è in realtà il nucleo di un folto gruppo di stelle, destinato a diventare un "ammasso aperto", compatto e composto da molte stelle deboli. In un raggio di 5' ci sono circa 300 stelle più brillanti della diciassettesima magnitudine. Dal tasso di espansione e da altre misurazioni fatte dagli astronomi, pare che l'ammasso abbia pochi milioni di anni (in astronomia un tempo molto breve) e contenente stelle ancora in formazione; se i dati saranno confermati, diventerà l'ammasso più giovane conosciuto. Altro primato di questa minuscola zona del nostro universo.

Ecco la mia esperienza sul campo, con un dobson da 254mm ottenuta il 9-2-2012 a Cegni.

L'inizio della serata osservativa non è delle migliori (ma è previsto), c'è un passaggio di nuvole a banchi, che mi costringe ad alcune pause forzate. Scrutando il cielo nella speranza di vedere un miglioramento, noto un buco tra le nuvole e vedo brillare Theta Orionis, decido di fare un disegno del "Trapezio", prendo foglio e matita, che sono sempre con me quando vado a fare osservazione, ed inizio lo schizzo. Il seeing della serata è buono, direi 7-8/10, quindi mi sono permesso di spingere con gli ingrandimenti, chiedendo il massimo alla mia strumentazione - Hyperion da 3.5mm + barlow televue -  685x con 0.09° di campo reale inquadrato.
Nonostante il campo piccolo non ho particolari difficoltà (oltre alla mia scarsa tecnica di disegno) ad effettuare "il ritratto" di Theta Orionis. Il trapezio rimane nell'oculare il tempo sufficiente per osservare alcuni dettagli e riportarli su carta.
Oltre alle 4 componenti principali, la stella E è la più facile da vedere, appena metto l'occhio all'oculare la vedo distintamente, mentre separare la F è decisamente più difficile; in quei pochi attimi che l'aria è molto ferma, si stacca (di poco) dalla componente C, ma la maggior parte del tempo si vedono le due componenti unite, che però tradiscono la loro natura a causa della forma molto allungata.
Ho deciso di riportare su disegno entrambe le osservazioni.


Componenti C e F unite


Componenti C e F separate



Con la mia strumentazione non posso ottenere di più (come detto in precedenza), quindi mi ritengo soddisfatto; nel frattempo il cielo si è aperto e ritorno a dare la caccia alle meraviglie del cielo.





sabato 23 febbraio 2013

C/2011 L4 Panstarr - La preparazione - Aggiornamento del 03-03

La cometa C/2011 L4 Panstarrs è stata rinominata la cometa di Pasqua, proprio perchè in quel periodo dovrebbe raggiungere il massimo della sua luminosità.
La cometa è stata scoperta il 6 giugno 2011 con un telescopio Ritchey-Chretien da 1.8 metri, il Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System o Pan-Starrs, situato sul monte Haleakala nelle Hawai.


Il progetto Pan-starrs è dotato di un CCD di 1.4 GIGApixel e scandaglia costantemente il cielo; è stato creato per la ricerca di asteroidi e comete, che potrebbero diventare un pericolo per il nostro pianeta (vedi il meteorite russo del 15 febbraio 2013). Creato e ottimizzato per la ricerca degli oggetti in movimento, è in grado di visionare tutto l'emisfero più volte al mese, riuscendo a vedere oggetti fino a 300m di diametro e raggiungendo la ventiquattresima magnitudine.



La magnitudine stimata alla scoperta della cometa (giugno 2011) era tra 19.4 – 19.6.
Verificando altre immagini, si scoprì che era già stata fotografata in precedenza in diversi osservatori nel mondo. L'Hidetaka Sato in Giappone aveva fatto una ripresa vicino alla cometa P/174, circa due settimane prima, ma nessuno si era accorto della sua presenza.
Al momento della scoperta, la cometa era a circa 7.9 unità astronomiche dal Sole. Grazie alle precedenti immagini (in totale ne sono state scoperte 34) è stato possibile un primo e approssimativo calcolo dell'orbita in tempi brevi, divulgato due giorni dopo dall'astronomo G. V. Williams.
La prima misurazione dava come perielio (il punto dell'orbita più vicino al Sole) al 17 aprile 2013; in seguito, grazie a nuove misurazioni, la data del perielio è cambiata molte volte, anche di 2 mesi (attualmente è previsto per il 10 marzo). L'unica costante di tutti i calcoli era la distanza dal Sole al perielio, soli 0.30 U.A.; questo faceva pensare che poteva essere una cometa molto brillante, visibile ad occhio nudo. Le comete però sono imprevedibili e fare calcoli di questo tipo è sempre un azzardo.
Il giorni 5 marzo 2013 la cometa sarà alla minima distanza dalla terra, a poco più di una unità astronomica.
Inizialmente si pensava che potesse raggiungere al perielio una magnitudine negativa (-0.5); probabilmente i calcoli erano troppo ottimistici, per ora la sua magnitudine non cresce come ipotizzato e le previsioni sono state modificate verso il basso. Bisogna comunque attendere ancora per avere delle stime più esatte e sperare in un outburst (termine, in lingua inglese utilizzato in astronomia per definire un repentino ed improvviso cambiamento del nucleo cometario, con conseguente aumento della sua luminosità). 

Nelle successive immagini possiamo vede l'orbita della L4 rispetto all'orbita dei pianeti del sistema solare; come si può notare, la sua traiettoria è quasi perpendicolare a quella dei pianeti.
Nella prima immagine una visione dall'alto del sistema solare: in blu abbiamo la traiettoria di avvicinamento al Sole della L4 e in azzurro la traiettoria in allontanamento.



La seconda immagine rappresenta il sistema solare visto di lato: sempre in blu l'orbita di avvicinamento e in azzurro la parte di traiettoria in allontanamento dal nostro Sole


Per poter vedere una simulazione interattiva dell'orbita, potete utilizzare il simulatore Horizons della NASA,  dove potete anche trovare i dati orbitali da inserire manualmente nei vari software.
Per avere le effemeridi della vostra zona potete usare sempre Horizons della NASA o utilizzare MPCC, per ottenere i dati orbitali e le effemeridi.

Questo è un video NASA (in lingua inglese), in cui viene spiegato cosa ci si aspetta da questa cometa.

Nella seguente immagine evidenzia la posizione della cometa dal 15 marzo - data in cui potremo tentare di vederla, se fosse molto ... ma molto ... luminosa - fino al 3 maggio, quando ormai la sua magnitudine sarà tale, che non potrà più essere vista ad occhio nudo, ma solo con l'ausilio di piccoli strumenti (molto dipenderà dalla sua luminosità, che è imprevedibile).



In dettaglio la traiettoria nel mese di Marzo: arrivando da sud passerà nella costellazione dei Pesci, per trovarsi il 15 marzo a transitare vicino alla costellazione del Pegaso (riconoscibile dalle 4 stelle più luminose, che formano un grande quadrato), per poi entrare nella costellazione di Andromeda.



In dettaglio la sua "camminata" nel mese di Aprile: nei primi giorni sfiorerà la grande galassia di Andromeda, per poi dirigersi verso Cassiopea. Lentamente, ma inesorabilmente, la sua magnitudine inizierà a calare e possiamo notare che, anche il suo moto apparente fra le stelle, inizierà a rallentare.



Nella prossima immagine vi è, in dettaglio, il passaggio vicino a M31; i giorni 3-4-5-aprile sono il momento ideale per tentare una foto a grande campo, molto suggestiva e spettacolare, ma anche molto difficile da eseguire.



Ora arriviamo alle note dolenti: la difficoltà principale dell'osservazione della cometa, sarà la sua apparente distanza dal sole, essendo molto vicina dovremo tentare di osservarla al tramonto, con i bagliori della nostra stella, che schiariscono ancora il cielo, e la cometa bassa sull'orizzonte, pregiudicandone sicuramente la visione, anche se attualmente non è possibile stabilire di quanto, non potendo stimare quale sarà la luminosità della L4.

Simulazione del cielo del Nord Italia il 15 marzo alle ore 19.



... e il 15 marzo alle ore 20: ora il cielo è buio, ma la cometa è ormai al tramonto.



 Il 20 marzo alle ore 20: la situazione migliora, anche se di poco.



Il 25 marzo alle ore 20: la situazione è in miglioramento.



Il 30 marzo alle ore 20: come si può notare, la cometa si alza sempre più nel cielo, ma il suo moto, col passare dei giorni, è lento e non l'avremo mai in posizione ottimale per l'osservazione, come la maggior parte delle comete, tranne il caso in cui passassero molto vicine alla terra, come farà la C/2012 S1 ISON a dicembre ... ma questa è un'altra storia. Una sfida in più per chi volesse tentare.


Nel Sud Italia la posizione della cometa, rispetto alle stelle, è praticamente uguale al Nord.
Il Sole tramonta, al sud, qualche minuto prima e, di conseguenza, l'osservazione andrà fatta qualche minuto prima. In tutti i casi, per avere le coordinare e l'orario esatto in riferimento al vostro sito osservativo, potete utilizzare i programmi per le effemeridi segnalati in precedenza.

Aggiornamento del 25/2/2013
Dalle ultime stime (in ribasso), la cometa sembra che avrà la sua magnitudine massima in un valore non superiore a +3, se fosse corretto, difficilmente potrà essere osservata ad occhio nudo.
Tenendo presente quello che è successo qualche anno fa alla cometa C/2006 P1 McNaught, non perdiamo le speranze e restiamo aggiornati.


Aggiornamento del 01/03/2013
Ottime notizie!
La cometa attualmente dovrebbe essere di mag.2.5, quindi migliore delle stime previste, e potrebbe aumentare ancora. Attualmente le due code sono ben visibili e distinte.
Come curiosità segnalo che le prime misure spettroscopiche, mostrano un’intensa linea di emissione riconducibile al Sodio.
L’astrofilo giapponese Seiichi Yoshida, noto "cometofilo" (scrive articoli anche per sky & telescope) ha rivisto la curva di luce in rialzo.

Aggiornamento del 09/03/2013

Pare che la cometa abbia raggiunto la seconda magnitudine, forse qualcosa in più.
Per ora chi ha tentato l'osservazione visuale dall'Italia non ha avuto fortuna, ma il periodo migliore deve ancora arrivare
inoltre porgo all'attenzione un particolare che mi era sfuggito prima

Dal giorno 29 marzo 2013, a causa della sua orbita, le condizioni migliori per l'osservazione saranno all'alba.
Il passaggio del 4-5-6 aprile, vicino ad M31 è molto più favorevole.

La sera del 4/4 con il Sole a -18° alle 21.36 (inizio notte astronomica) la PanSTARRS sarà a +7°
La mattina del 4/4 con il Sole a -18° alle 5.13 (fine notte astronomica) la PanSTARRS sarà a +12°
Come vedete sono ben 5° di differenza che, visto la esigua altezza possono fare la differenza

Ovviamente cambia anche l'orizzonte....serve avere libero l'EST, ma questo lo sapevate già!

Allego due mappe










sabato 16 febbraio 2013

Osservazione Asteroide 2012 DA14

Il programma originale di osservazione prevedeva di salire in collina, con un paio di amici non astrofili, così oltre all'asteroide facevo anche un po' di divulgazione. Purtroppo le condizioni meteo incerte, mi hanno fatto abbandonare l'idea. Il piano B è preparare la strumentazione sul balcone di casa, così se non riesco ad osservare posso tentare l'osservazione dai telescopi remoti di Skylive.
Veniamo alla preparazione, ho provato con vari planetari (stellarium e Megastar) ma per qualche motivo, nonostante i dati orbitali venissero dal MPC, risultava una traiettoria abbastanza corretta, ma non precisa e un orario sbagliato, quindi ho deciso di fare alla vecchia maniera, ed è stato divertente, un buon esercizio per trasformare le effemeridi in un punto preciso della mappa, oltre che sentirmi astrofilo d'altri tempi.

Prima cosa ho scaricato le effemeridi dal sito della NASA, utilizzando HORIZONS Web-Interface, con step di 10 minuti, ho stampato le pagine che mi interessava dell' atlante di Taki.
Utilizzando un semplicissimo righello e una calcolatrice ho trasformato le coordinate, in punti precisi della mappa, uniti i punti avrei dovuto trovarmi una traiettoria abbastanza realistica, e così è stato.
Osservando da casa, preparo il rifrattore da 120mm appena acquistato per queste occasioni, come battesimo del cielo non è male.

Per fortuna le nuvole non coprono la zona che mi interessa, ad occhio vedo a fatica Cor Caroli per causa del solito maledetto lampioni che mi acceca (Il nome significa Cuore di Carlo ed è stata così denominata dal medico di corte Charles Scarborough di Carlo II, affermando di averla vista brillare con una luce particolarmente intensa la notte del 29 maggio 1660, quando Carlo II torno a Londra restaurando la monarchia, vendicando la morte del padre Carlo I, decapitato nel 1649). Mettendo una mano per coprirmi dalla luce, dopo un po', con la visione distolta riesco ad individuare anche Chara (stella beta, che dalla traslitterazione dal greco significa "gioia", fu usato dall'astronomo polacco Johannes Hevelius, inventore della costellazione dei cani da caccia), ora per me il gioco è facile (non che per trovare Chara è stato complicato) spostandomi verso est, individuo la 6 CVn, l'asteroide dovrebbe passare in zona, tenendo la stella al centro dell'oculare da 25mm (24x e 2° di capo inquadrato), e l'orologio in mano non dovrei avere problemi.

Ore 21.35, esco e mi preparo per l'osservazione, accendo red-dot, preparo cartina e orologio, punto la 6CVn, essendo ancora presto mi sposto ancora più verso sud-est, vicino ad una coppia di stelline, metto l'occhio all'oculare.....WOW! Beccato era esattamente dove doveva essere, fin troppo facile? No è solo una attenta e scrupolosa preparazione che ha dato i suoi frutti, primo avvistamento alle 21.39, vado a chiamare mia moglie che si veste ed esce, secondo avvistamento vicinissimo alla 6CVn alle 21.41, il "sassolino" viaggia veloce ma niente di eccezionale, lo seguo senza nessuna fatica, rientro seguo l'andamento nella chat di skylive, posto un paio di messaggi sul forum e riesco per il passaggio vicino a 4 CVn, ed eccolo che grazie "all'effetto fionda", sfreccia lontano da noi sempre più velocemente, avere il dobson grande e un cielo di montagna, si poteva vederlo sfiorare la galassia C21 o NGC 4449, rientro per il solito giro Chat-forum e attendo il passaggio vicino alla 7 UMa. Alle 22.13 la punto e...rieccolo, precisissimo nel suo percorso, continuo a seguirlo fino alle 22.18.




Mi sembra già di notare un rallentamento apparente del suo moto, e anche la sua magnitudine sembra affievolirsi, o semplicemente sono disturbato dalla luce diffusa del lampione. Rientro ed attendo il passaggio  attraversato la line immaginaria che unisce Alioth (deriva dal nome preislamico della stella al-jaun "il cavallo, o il toro nero") e Megrez (abbreviazione del nome islamico maghriz al-dubb al akbar, che significa "la radice della coda dell'orso più grande")passando vicino (in ordine) alla 73- 71- 74- 75 UMa, ma tutto ciò non è stato possibile, le nuvole sono arrivate ed hanno coperto tutto, comunque non mi lamento, la serata è stata prolifica ed ho osservato un evento eccezionale!


Raccolta di filmati dalla "rete"


mercoledì 13 febbraio 2013

Cegni 700 m, -11.2°

Sabato 9 febbraio, le previsioni sono discrete e, dopo qualche esitazione, salgo in quota per osservare. Altri astrofili in zona mi informano che all'Armà è pieno di neve e decido di fermarmi a quote più basse, a 700 m., prima di Cegni.
Arrivo prima del tramonto per poter montare lo strumento alla luce del sole ed essere pronto appena cala la notte. Con sorpresa, vedo sul posto diversi dobson e di dimensioni generose: 20, 24 e 30 pollici. Mi sento circondato da giganti!


Dopo tutti i Messier, ho passato un anno ad osservare senza un progetto preciso. Mi sono reso conto che, per sfruttare al massimo il mio strumento, considerando anche le poche serate che riesco a ritagliarmi, mi serve un cielo di montagna, la differenza con la collina è abissale. Da questa uscita inizio un nuovo progetto osservativo, gli Herschel 400.
In prima serata è previsto il passaggio di qualche velatura, almeno fino alle ore 21 ... poi in realtà sono continuate fin oltre la mezzanotte, per mia fortuna risparmiando abbastanza la zona sud, che è la direzione verso cui "punta" il mio programma della serata.
Il seeing è buono, come capita spesso in zona, direi un 7/10, forse anche qualcosa in più, la trasparenza è buona ma non eccezionale, come potrebbe sembrare a prima vista, osservando le stelle luminose al telescopio si nota una leggero alone che le circonda.
Ore 19.30, strumento acclimatato e collimato, si parte con Eridano.
NGC 1407, galassia ellittica di M. 10.7 dimensioni 3.3'x2.1', osservata a 250x,  bulge luminoso ed uniforme, alone di luminosità variabile e forma arrotondata.
Prima intoppo, passaggio (previsto) di nuvole, lasciano un buco di sereno sulla Lepre e allora...
NGC 1964, galassia spirale barrata di M. 10.8, dimensioni 5.5'x2.1', osservata a 250x, si vede un bulge luminoso e abbastanza puntiforme, alone evidente di forma schiacciata e molto allungata, una stellina di campo vicino al nucleo lo rende ancor più luminoso.
Le nuvole hanno coperto tutto il cielo, pausa forzata, dopo trenta minuti si apre il sud e si riparte con Orione.
NGC 1788, nebulosa diffusa, dimensioni 2'x2', osservata a 150x, la nebulosa è di forma allungata e stretta con una stella di campo in un angolo, da l'impressione di osservare una cometa, con la stella nella parte del falso nucleo e la nebulosa nella parte della coda, l'osservazione con filtri UHC e O-III non produce più dettagli, meglio senza filtro a 250x.
NGC 2022, planetaria di M. 12.2, dimensioni 28"x27", a 100x sparisce in visione diretta e riappare in distolta, con il filtro O-III rimane visibile anche in diretta, le dimensioni apparenti sono quelle di una stella, mentre a 343x con un Hyperion da 3.5mm mostra chiaramente la sua forma tondeggiante e il suo diametro appare molto più grande delle stelle, staccata dal fondo cielo.
NGC 1980, ammasso aperto con nebulosità, dimensioni 14'x14', osservata a 150x, sono visibili una ventina di stelle, alcune delle quali molto luminose, con filtro UHC mi sembra di intuire una leggera nebulosità, ma rimango incerto.
NGC 1999, nebulosa ad emissione, dimensione di 2'x2', nebulosità molto debole, intuisco una tenue nebulosità con l'aiuto dei filtri, ma non riesco a percepire dettagli.
NGC 2024, nebulosa ad emissione di dimensioni 30'x30', a 150x si vede la nebulosità esterna e la parte scura interna, molto evidente la zona centrale, molto meno le diramazioni verso l'esterno, che danno "l'effetto fiamma".
Finite le nebulose e le planetarie in Orione passo all'Unicorno (Monoceros).
NGC 2224 o C50, "la rosetta", osservata a 33x senza filtri e poi a 50x con filtro UHC e O-III, ammasso aperto molto bello, 15 stelle molto luminose e circondate da un anello di stelle più deboli che fanno da cornice, si vede chiaramente la nebulosità, il filtro che restituisce l'immagine migliore è UHC, in particolare è evidente la nebulosa nella parte est dell'ammasso.
NGC 2185, nebulosa ad emissione, dimensione di 2'x2', si percepisce una debole nebulosità attorno a 4 stelle, con i filtri la situazione non migliora.
NGC 2264, ammasso aperto con nebulosa, dimensioni 20', molte stelle luminose di colore bianco-azzurro, non riesco a percepire alcuna nebulosità.
Finite le nebulose dell'Unicorno, passo ad alcune planetarie nei Gemelli.
NGC 2392 o C39, nebulosa planetaria (Eskimo), magnitudine 8,6, dimensioni 47"x43", si vede benissimo la stella centrale circondata dalla nebulosità, più luminosa nella zona esterna; con il filtro O-III mi sembra di intuire dei piccoli chiaroscuri al suo interno.
NGC 2371-2372, nebulose planetarie, magnitudine 13, dimensioni 74"x54", due planetarie molto vicine; con il filtro O-III si vede una struttura allungata con una parte scura centrale, che sembra dividerle.
Faccio una piccola pausa e noto che, con il Dob da 30" stanno osservando M51. Non resisto alla tentazione e, molto sfacciatamente, chiedo se posso "dare un'occhiata" (non voglio perdermi l'occasione di osservare con uno strumento di tali dimensioni!).
Salgo sicuro sulla scala, accosto l'occhio all'oculare e rischio di cadere ... per l'emozione! Una visione spettacolare, fotografica: si vedono nettamente i bracci a spirale, il ponte con la Galassia compagna e, altrettanto chiaramente, si possono vedere alcune stelle della Galassia e, oserei dire, anche delle nebulose.
Ora passo all'unico oggetto della Costellazione del Cancro, NGC 2775 o C48, Galassia di magnitudine 10.1, dimensioni 4.5'x3.6', il bulge è molto luminoso, circondato da un piccolo alone esterno, che in visione distolta raddoppia la sua dimensione e mostra la sua natura allungata.
Nella mia lista ho anche due planetarie nella Costellazione della Poppa, che, a causa delle velature, devo rimandare a una prossima osservazione.
Mi dedico quindi all'Hydra.
NGC 2811, Galassia spirale barrata di magnitudine 11,3, dimensioni 2.2'x0.7', si vede un bulge definito ma non molto luminoso, circondato da un alone poco evidente e di forma allungata.
NGC 3242 o C59 (Gost of Jupiter), magnitudine 8,6, dimensioni 40"x35", planetaria bellissima, merita il suo nome, all'oculare ha delle dimensioni importanti, una forma tondeggiante ed è molto luminosa, osservandola in distolta, se possibile, si accende ancor di più. Preferisco la visione senza filtro, che non ne affievolisce la luminosità.
Avevo in programma un'altra Galassia nell'Hydra, che, a causa di forza maggiore (3 metri di Dobson davanti!), non ho potuto osservare.
Ora inizia la parte più difficile, districarmi tra le Galassie del Leone.
NGC 2903, Galassia spirale barrata di magnitudine 9, dimensioni 12'x5.6', osservata a 343x, presenta un bulge molto luminoso e un alone esteso, si notano delle zone più scure.
NGC 2964, Galassia spirale barrata con anello di magnitudine 11.3, dimensioni 2'x1.7', osservata a  250x, vedo un bulge definito e luminoso, con l'alone grande e evidente. Anche se non è parte della mia lista osservo la galassia compagna (in prospettiva) NGC 2968, Galassia di magnitudine 11.9, dimensioni 2.1'x1.6', osservata a 250x, bulge luminoso, mentre l'alone è piccolo e poco definito, di luminosità tenue ed uniforme.
Al 30" osservano M13, vengo invitato a dare uno sguardo e non me lo faccio ripetere. Questa osservazione ha cambiato la mia definizione di "risolto tutto in stelle": vedo tutte le stelle separate nettamente, oserei dire che posso contarle, inoltre mi da una sensazione tridimensionale, si vedono le stelle del nucleo, con sovrastante un altro tappeto di stelle più luminose, meglio di tutte le fotografie che ho visto, una visione impagabile.
Per riprendermi faccio una piccola pausa, sono le ore 2, l'umidità si è attestata sul 57% e la temperatura è scesa a -11.2°. Dopo 10 minuti si  riparte.
Hickson 44, le componenti principali del gruppo sono 4 galassie legate gravitazionalmente tra loro, si trovano a circa 60 milioni di anni-luce da noi. In fotografia si può notare che la 3190 e la 3187 mostrano segni di interazione gravitazionale e la 3187 ha sviluppato delle evidenti code mareali.

NGC 3193, Galassia ellittica di magnitudine 10.9, dimensioni 2.9'x2.8', osservata a 250x, bulge luminoso, circondata da un alone netto e di forma arrotondata.
NGC 3190, Galassia spirale di magnitudine 11.1, dimensioni 4'x1.5', osservata a 250x, bulge meno evidente ma comunque netto e alone più debole, si vede chiaramente la forma allungata.
NGC 3185, Galassia spirale di magnitudine 12, dimensioni 2.1'x1.4', osservata a 250x, la forma arrotondata è evidente, ma non si scorge il nucleo, rimane di luminosità pressochè uniforme.
NGC 3187, Galassia spirale di magnitudine 12.9, dimensioni 3.6'x1.6', osservata a 250x, la trovo solo grazie ad una mappa fatta su misura; osservando attentamente per qualche secondo, dal nulla è uscita questa macchiolina trasparente di forma indefinita, un fantasma evanescente, senza dettagli.

Noto sul Triatlas che in zona ci sono ancora un paio di galassie interessanti, quindi mi concedo questa piccola divagazione rispetto al mio programma.
Osservo NGC 3177, Galassia spirale barrata di magnitudine 12.2, dimensioni 1.5'x1.2', osservata a 250x, macchia arrotondata di colore uniforme e poco intenso, mi sembra di vedere un piccolo accenno di nucleo.
NGC 3575, Galassia spirale, dimensioni 3.1'x2.7', osservata a 250x, trovata con qualche difficoltà, si vede chiaramente solo in visione distolta, noto una forma arrotondata con parti leggermente più luminose e altre che sono "trasparenti", non riesco a distinguere chiaramente il nucleo.
NGC 3226, Galassia ellittica di magnitudine 11.4, dimensioni 2.5'x2.2', osservata a 250x.
NGC 3227, Galassia spirale barrata di magnitudine 10.3, dimensioni 6.6'x5', osservata a 250x, mi viene spontaneo definirle galassie gemelle, anche se in realtà sono ben diverse tra loro, ma all'oculare le vedo di forma tondeggiante con il bulge e l'alone di pari luminosità, osservate in distolta ho la sensazione di due occhi che mi fissano.
NGC 3377, Galassia ellittica di magnitudine 10.4, dimensioni 4.3'x2.6', osservata a 250x, vedo chiaramente il nucleo anche se non è molto luminoso, mentre l'alone è decisamente evanescente e di forma leggermente allungata.
NGC 3367, Galassia ellittica con accenno di spirale di magnitudine 9.9, dimensioni 4.6'x4', osservata a 250x, vedo una debole macchia uniforme di forma irregolare, una piccola macchia di nebbia nel cielo.
NGC 3379, più conosciuta come M105, Galassia ellittica di magnitudine 9.3, dimensioni 5.3'x4.8', osservata a 250x, mostra un bulge molto luminoso, quasi stellare, circondato da un alone distinto e luminoso di forma corcolare.
NGC 3384, Galassia ellittica di magnitudine 9.9, dimensioni 5.4'x2.7', osservata a 250x, anche in questo caso un bulge molto luminoso, circondato da un alone evidente, di forma leggermente allungata.
NGC 3389, Galassia spirale di magnitudine 11.9, dimensioni 2.9'x1.3', osservata a 250x, forma leggermente allungata e di luminosità uniforme, non presenta dettagli.
NGC 3412, Galassia spirale barrata di magnitudine 10.5, dimensioni 3.7'x2.2', osservata a 250x, nucleo molto luminoso, alone ben definito di forma allungata, con qualche zona più scura.
NGC 3489, Galassia spirale barrata di magnitudine 10.3, dimensioni 3.6'x2.2', osservata a 250x, luminosa e di forma arrotondata, sembra una palla di luce.
NGC 3628, Galassia spirale barrata di magnitudine 11, dimensioni 3.2'x2.4', osservata a 250x, presenta una forma molto allungata e sottile, non distinguo il nucleo, la sua luminosità si attenua regolarmente verso i bordi, una lama di rasoio.
NGC 3593, Galassia spirale di magnitudine 10.9, dimensioni 4.9'x2.1', osservata a 250x, presenta una forma tondeggiante e uniforme, il nucleo si vede a fatica.
NGC 3626 o C40, Galassia spirale di magnitudine 11, dimensioni 3.2'x2.4', osservata a 250x, molto luminosa, con bulge distinto, sia il nucleo che l'alone hanno una forma perfettamente rotonda.
NGC 3607, Galassia ellittica di magnitudine 9.9, dimensioni 4.6'x4', osservata a 250x, bulge dai contorni definiti e di forma circolare, molto luminoso, mentre l'alone è molto meno evidente ma comunque si vede la sua forma, anch'essa circolare.
NGC 3608, Galassia ellittica di magnitudine 10.8, dimensioni 3.5'x3', osservata a 250x, nucleo rotondo ma non troppo luminoso, l'alone è più evanescente rispetto ai precedenti e mi sembra di notare una forma leggermente ovale, ma non ne sono sicuro.
NGC 3655, Galassia spirale di magnitudine 11.6, dimensioni 1.5'x1', osservata a 250x, macchia debole dai bordi non definiti, mostra un leggero nucleo, ma è difficile vederlo.
NGC 3686, Galassia spirale barrata di magnitudine 11.3, dimensioni 3.1'x2.4', osservata a 250x, osservazione difficile, anche questa galassia l'ho trovata grazie alle mappe "su misura", sembra una debole nuvoletta di forma tondeggiante.
Ho ancora una decina di galassie da osservare, ma vista l'ora e la temperatura, che sarà sicuramente scesa ancora rispetto ai - 11.2°, anche se non so esattamente di quanto, cedo e abbandono il campo, rintanandomi nel sacco a pelo, mi addormento ascoltando "The End" dei Doors e progettando la prossima uscita.
FINE

mercoledì 6 febbraio 2013

Asteroide 2012 AD14 (la preparazione)

La sera del 15 febbraio potremmo assistere ad un evento eccezionale.
Non è mai successo (in epoca recente, ovvero da quando l'uomo scandaglia costantemente il cielo) ,che un corpo delle dimensioni dell'asteroide 2012 DA14 passasse così vicino al nostro pianeta.
Il 2012 DA14 è un asteroide di tipo NEO (Near Earth Object), delle dimensioni di circa 40/50 metri di diametro e di  di magnitudine assoluta di 24,4.
Di norma un oggetto così piccolo è quasi impossibile da fotografare con strumenti amatoriali e certamente impossibile da osservare in visuale attraverso un telescopio amatoriale
La sera del 15 febbraio 2013, l'asteroide passando vicinissimo alla Terra, ad una distanza stimata di circa 27.500 Km dalla superficie terrestre, ci darà la possibilità di fotografarlo ed osservarlo, solo per un brevisso lasso di tempo, in quanto la sua magnitudine apparente aumenterà notevolmente, a causa della sua minima distanza, della Terra, il suo passaggio sarà tra  la Terra e i satelliti geostazionari in orbita, mentre non entrerà nel cono d'ombra del nostro pianeta, anzi il suo passaggio sarà distante ben 15.400 Km
Il massimo avvicinamento alla Terra sarà alle ore 19:26 UT le 20:26 ora Italiana, con una magnoitudine apparente di circa 8.0, purtroppo non sarà osservabile, perchè ancora sotto l'orizzonte.
Dalle nostre latitudini potremo osservarlo dalle 21 circa in poi (dipende quanto abbiamo libero e inquinato l'orizzonte), il suo movimento apparente sarà molto rapido, si sposterà da nord a sud in dodici ore con una media di circa 0,8° al minuto
Passera vicino alla costellazione della Chioma di Berenice, per dirigersi verso l'Orsa Maggiore,passando fra le stelle Megrez e Alioth, questo sarà il momento migliore per l'osservazione, si troverà sopra l'orizzonte di oltre 35° e con magnitudine intorno ai 9-9.5 in veloce aumento, quindi non c'è tempo da perdere!
Allego delle simulazioni del passaggio nelle diverse zone dell'Italia, da nord a sud, gli step sono da 10 minuti , l'ora è quella locale.







Ricordo che queste mappe sono indicative, per avere un idea di massima di dove passerà l'oggetto, consiglio anche, a causa delle possibili perturbazioni che potrebbe avere l'asteroide nell'avvicinarsi alla terra, di calcolare le effemeridi precise per la propria località con HORIZONS Web-Interface della NASA, in  Skylive forum potete trovare una semplice ed efficace spiegazione, su come compilare il modulo per ottenere delle effemeridi precise.

Inoltre per chi volesse vi propongo altri due siti per il calcolo delle effemeridi, il Minor Planet Center.
Calsky che in realtà utilizza come data base l'Horizon o il minor l'MPC, ha il vantaggio di generare anche una piccola mappa del passaggio.
Questi siti sono utili e validi anche per calcolare le effemeridi delle comete.

Buona caccia!