Forum Skylive

sabato 23 febbraio 2013

C/2011 L4 Panstarr - La preparazione - Aggiornamento del 03-03

La cometa C/2011 L4 Panstarrs è stata rinominata la cometa di Pasqua, proprio perchè in quel periodo dovrebbe raggiungere il massimo della sua luminosità.
La cometa è stata scoperta il 6 giugno 2011 con un telescopio Ritchey-Chretien da 1.8 metri, il Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System o Pan-Starrs, situato sul monte Haleakala nelle Hawai.


Il progetto Pan-starrs è dotato di un CCD di 1.4 GIGApixel e scandaglia costantemente il cielo; è stato creato per la ricerca di asteroidi e comete, che potrebbero diventare un pericolo per il nostro pianeta (vedi il meteorite russo del 15 febbraio 2013). Creato e ottimizzato per la ricerca degli oggetti in movimento, è in grado di visionare tutto l'emisfero più volte al mese, riuscendo a vedere oggetti fino a 300m di diametro e raggiungendo la ventiquattresima magnitudine.



La magnitudine stimata alla scoperta della cometa (giugno 2011) era tra 19.4 – 19.6.
Verificando altre immagini, si scoprì che era già stata fotografata in precedenza in diversi osservatori nel mondo. L'Hidetaka Sato in Giappone aveva fatto una ripresa vicino alla cometa P/174, circa due settimane prima, ma nessuno si era accorto della sua presenza.
Al momento della scoperta, la cometa era a circa 7.9 unità astronomiche dal Sole. Grazie alle precedenti immagini (in totale ne sono state scoperte 34) è stato possibile un primo e approssimativo calcolo dell'orbita in tempi brevi, divulgato due giorni dopo dall'astronomo G. V. Williams.
La prima misurazione dava come perielio (il punto dell'orbita più vicino al Sole) al 17 aprile 2013; in seguito, grazie a nuove misurazioni, la data del perielio è cambiata molte volte, anche di 2 mesi (attualmente è previsto per il 10 marzo). L'unica costante di tutti i calcoli era la distanza dal Sole al perielio, soli 0.30 U.A.; questo faceva pensare che poteva essere una cometa molto brillante, visibile ad occhio nudo. Le comete però sono imprevedibili e fare calcoli di questo tipo è sempre un azzardo.
Il giorni 5 marzo 2013 la cometa sarà alla minima distanza dalla terra, a poco più di una unità astronomica.
Inizialmente si pensava che potesse raggiungere al perielio una magnitudine negativa (-0.5); probabilmente i calcoli erano troppo ottimistici, per ora la sua magnitudine non cresce come ipotizzato e le previsioni sono state modificate verso il basso. Bisogna comunque attendere ancora per avere delle stime più esatte e sperare in un outburst (termine, in lingua inglese utilizzato in astronomia per definire un repentino ed improvviso cambiamento del nucleo cometario, con conseguente aumento della sua luminosità). 

Nelle successive immagini possiamo vede l'orbita della L4 rispetto all'orbita dei pianeti del sistema solare; come si può notare, la sua traiettoria è quasi perpendicolare a quella dei pianeti.
Nella prima immagine una visione dall'alto del sistema solare: in blu abbiamo la traiettoria di avvicinamento al Sole della L4 e in azzurro la traiettoria in allontanamento.



La seconda immagine rappresenta il sistema solare visto di lato: sempre in blu l'orbita di avvicinamento e in azzurro la parte di traiettoria in allontanamento dal nostro Sole


Per poter vedere una simulazione interattiva dell'orbita, potete utilizzare il simulatore Horizons della NASA,  dove potete anche trovare i dati orbitali da inserire manualmente nei vari software.
Per avere le effemeridi della vostra zona potete usare sempre Horizons della NASA o utilizzare MPCC, per ottenere i dati orbitali e le effemeridi.

Questo è un video NASA (in lingua inglese), in cui viene spiegato cosa ci si aspetta da questa cometa.

Nella seguente immagine evidenzia la posizione della cometa dal 15 marzo - data in cui potremo tentare di vederla, se fosse molto ... ma molto ... luminosa - fino al 3 maggio, quando ormai la sua magnitudine sarà tale, che non potrà più essere vista ad occhio nudo, ma solo con l'ausilio di piccoli strumenti (molto dipenderà dalla sua luminosità, che è imprevedibile).



In dettaglio la traiettoria nel mese di Marzo: arrivando da sud passerà nella costellazione dei Pesci, per trovarsi il 15 marzo a transitare vicino alla costellazione del Pegaso (riconoscibile dalle 4 stelle più luminose, che formano un grande quadrato), per poi entrare nella costellazione di Andromeda.



In dettaglio la sua "camminata" nel mese di Aprile: nei primi giorni sfiorerà la grande galassia di Andromeda, per poi dirigersi verso Cassiopea. Lentamente, ma inesorabilmente, la sua magnitudine inizierà a calare e possiamo notare che, anche il suo moto apparente fra le stelle, inizierà a rallentare.



Nella prossima immagine vi è, in dettaglio, il passaggio vicino a M31; i giorni 3-4-5-aprile sono il momento ideale per tentare una foto a grande campo, molto suggestiva e spettacolare, ma anche molto difficile da eseguire.



Ora arriviamo alle note dolenti: la difficoltà principale dell'osservazione della cometa, sarà la sua apparente distanza dal sole, essendo molto vicina dovremo tentare di osservarla al tramonto, con i bagliori della nostra stella, che schiariscono ancora il cielo, e la cometa bassa sull'orizzonte, pregiudicandone sicuramente la visione, anche se attualmente non è possibile stabilire di quanto, non potendo stimare quale sarà la luminosità della L4.

Simulazione del cielo del Nord Italia il 15 marzo alle ore 19.



... e il 15 marzo alle ore 20: ora il cielo è buio, ma la cometa è ormai al tramonto.



 Il 20 marzo alle ore 20: la situazione migliora, anche se di poco.



Il 25 marzo alle ore 20: la situazione è in miglioramento.



Il 30 marzo alle ore 20: come si può notare, la cometa si alza sempre più nel cielo, ma il suo moto, col passare dei giorni, è lento e non l'avremo mai in posizione ottimale per l'osservazione, come la maggior parte delle comete, tranne il caso in cui passassero molto vicine alla terra, come farà la C/2012 S1 ISON a dicembre ... ma questa è un'altra storia. Una sfida in più per chi volesse tentare.


Nel Sud Italia la posizione della cometa, rispetto alle stelle, è praticamente uguale al Nord.
Il Sole tramonta, al sud, qualche minuto prima e, di conseguenza, l'osservazione andrà fatta qualche minuto prima. In tutti i casi, per avere le coordinare e l'orario esatto in riferimento al vostro sito osservativo, potete utilizzare i programmi per le effemeridi segnalati in precedenza.

Aggiornamento del 25/2/2013
Dalle ultime stime (in ribasso), la cometa sembra che avrà la sua magnitudine massima in un valore non superiore a +3, se fosse corretto, difficilmente potrà essere osservata ad occhio nudo.
Tenendo presente quello che è successo qualche anno fa alla cometa C/2006 P1 McNaught, non perdiamo le speranze e restiamo aggiornati.


Aggiornamento del 01/03/2013
Ottime notizie!
La cometa attualmente dovrebbe essere di mag.2.5, quindi migliore delle stime previste, e potrebbe aumentare ancora. Attualmente le due code sono ben visibili e distinte.
Come curiosità segnalo che le prime misure spettroscopiche, mostrano un’intensa linea di emissione riconducibile al Sodio.
L’astrofilo giapponese Seiichi Yoshida, noto "cometofilo" (scrive articoli anche per sky & telescope) ha rivisto la curva di luce in rialzo.

Aggiornamento del 09/03/2013

Pare che la cometa abbia raggiunto la seconda magnitudine, forse qualcosa in più.
Per ora chi ha tentato l'osservazione visuale dall'Italia non ha avuto fortuna, ma il periodo migliore deve ancora arrivare
inoltre porgo all'attenzione un particolare che mi era sfuggito prima

Dal giorno 29 marzo 2013, a causa della sua orbita, le condizioni migliori per l'osservazione saranno all'alba.
Il passaggio del 4-5-6 aprile, vicino ad M31 è molto più favorevole.

La sera del 4/4 con il Sole a -18° alle 21.36 (inizio notte astronomica) la PanSTARRS sarà a +7°
La mattina del 4/4 con il Sole a -18° alle 5.13 (fine notte astronomica) la PanSTARRS sarà a +12°
Come vedete sono ben 5° di differenza che, visto la esigua altezza possono fare la differenza

Ovviamente cambia anche l'orizzonte....serve avere libero l'EST, ma questo lo sapevate già!

Allego due mappe










sabato 16 febbraio 2013

Osservazione Asteroide 2012 DA14

Il programma originale di osservazione prevedeva di salire in collina, con un paio di amici non astrofili, così oltre all'asteroide facevo anche un po' di divulgazione. Purtroppo le condizioni meteo incerte, mi hanno fatto abbandonare l'idea. Il piano B è preparare la strumentazione sul balcone di casa, così se non riesco ad osservare posso tentare l'osservazione dai telescopi remoti di Skylive.
Veniamo alla preparazione, ho provato con vari planetari (stellarium e Megastar) ma per qualche motivo, nonostante i dati orbitali venissero dal MPC, risultava una traiettoria abbastanza corretta, ma non precisa e un orario sbagliato, quindi ho deciso di fare alla vecchia maniera, ed è stato divertente, un buon esercizio per trasformare le effemeridi in un punto preciso della mappa, oltre che sentirmi astrofilo d'altri tempi.

Prima cosa ho scaricato le effemeridi dal sito della NASA, utilizzando HORIZONS Web-Interface, con step di 10 minuti, ho stampato le pagine che mi interessava dell' atlante di Taki.
Utilizzando un semplicissimo righello e una calcolatrice ho trasformato le coordinate, in punti precisi della mappa, uniti i punti avrei dovuto trovarmi una traiettoria abbastanza realistica, e così è stato.
Osservando da casa, preparo il rifrattore da 120mm appena acquistato per queste occasioni, come battesimo del cielo non è male.

Per fortuna le nuvole non coprono la zona che mi interessa, ad occhio vedo a fatica Cor Caroli per causa del solito maledetto lampioni che mi acceca (Il nome significa Cuore di Carlo ed è stata così denominata dal medico di corte Charles Scarborough di Carlo II, affermando di averla vista brillare con una luce particolarmente intensa la notte del 29 maggio 1660, quando Carlo II torno a Londra restaurando la monarchia, vendicando la morte del padre Carlo I, decapitato nel 1649). Mettendo una mano per coprirmi dalla luce, dopo un po', con la visione distolta riesco ad individuare anche Chara (stella beta, che dalla traslitterazione dal greco significa "gioia", fu usato dall'astronomo polacco Johannes Hevelius, inventore della costellazione dei cani da caccia), ora per me il gioco è facile (non che per trovare Chara è stato complicato) spostandomi verso est, individuo la 6 CVn, l'asteroide dovrebbe passare in zona, tenendo la stella al centro dell'oculare da 25mm (24x e 2° di capo inquadrato), e l'orologio in mano non dovrei avere problemi.

Ore 21.35, esco e mi preparo per l'osservazione, accendo red-dot, preparo cartina e orologio, punto la 6CVn, essendo ancora presto mi sposto ancora più verso sud-est, vicino ad una coppia di stelline, metto l'occhio all'oculare.....WOW! Beccato era esattamente dove doveva essere, fin troppo facile? No è solo una attenta e scrupolosa preparazione che ha dato i suoi frutti, primo avvistamento alle 21.39, vado a chiamare mia moglie che si veste ed esce, secondo avvistamento vicinissimo alla 6CVn alle 21.41, il "sassolino" viaggia veloce ma niente di eccezionale, lo seguo senza nessuna fatica, rientro seguo l'andamento nella chat di skylive, posto un paio di messaggi sul forum e riesco per il passaggio vicino a 4 CVn, ed eccolo che grazie "all'effetto fionda", sfreccia lontano da noi sempre più velocemente, avere il dobson grande e un cielo di montagna, si poteva vederlo sfiorare la galassia C21 o NGC 4449, rientro per il solito giro Chat-forum e attendo il passaggio vicino alla 7 UMa. Alle 22.13 la punto e...rieccolo, precisissimo nel suo percorso, continuo a seguirlo fino alle 22.18.




Mi sembra già di notare un rallentamento apparente del suo moto, e anche la sua magnitudine sembra affievolirsi, o semplicemente sono disturbato dalla luce diffusa del lampione. Rientro ed attendo il passaggio  attraversato la line immaginaria che unisce Alioth (deriva dal nome preislamico della stella al-jaun "il cavallo, o il toro nero") e Megrez (abbreviazione del nome islamico maghriz al-dubb al akbar, che significa "la radice della coda dell'orso più grande")passando vicino (in ordine) alla 73- 71- 74- 75 UMa, ma tutto ciò non è stato possibile, le nuvole sono arrivate ed hanno coperto tutto, comunque non mi lamento, la serata è stata prolifica ed ho osservato un evento eccezionale!


Raccolta di filmati dalla "rete"


mercoledì 13 febbraio 2013

Cegni 700 m, -11.2°

Sabato 9 febbraio, le previsioni sono discrete e, dopo qualche esitazione, salgo in quota per osservare. Altri astrofili in zona mi informano che all'Armà è pieno di neve e decido di fermarmi a quote più basse, a 700 m., prima di Cegni.
Arrivo prima del tramonto per poter montare lo strumento alla luce del sole ed essere pronto appena cala la notte. Con sorpresa, vedo sul posto diversi dobson e di dimensioni generose: 20, 24 e 30 pollici. Mi sento circondato da giganti!


Dopo tutti i Messier, ho passato un anno ad osservare senza un progetto preciso. Mi sono reso conto che, per sfruttare al massimo il mio strumento, considerando anche le poche serate che riesco a ritagliarmi, mi serve un cielo di montagna, la differenza con la collina è abissale. Da questa uscita inizio un nuovo progetto osservativo, gli Herschel 400.
In prima serata è previsto il passaggio di qualche velatura, almeno fino alle ore 21 ... poi in realtà sono continuate fin oltre la mezzanotte, per mia fortuna risparmiando abbastanza la zona sud, che è la direzione verso cui "punta" il mio programma della serata.
Il seeing è buono, come capita spesso in zona, direi un 7/10, forse anche qualcosa in più, la trasparenza è buona ma non eccezionale, come potrebbe sembrare a prima vista, osservando le stelle luminose al telescopio si nota una leggero alone che le circonda.
Ore 19.30, strumento acclimatato e collimato, si parte con Eridano.
NGC 1407, galassia ellittica di M. 10.7 dimensioni 3.3'x2.1', osservata a 250x,  bulge luminoso ed uniforme, alone di luminosità variabile e forma arrotondata.
Prima intoppo, passaggio (previsto) di nuvole, lasciano un buco di sereno sulla Lepre e allora...
NGC 1964, galassia spirale barrata di M. 10.8, dimensioni 5.5'x2.1', osservata a 250x, si vede un bulge luminoso e abbastanza puntiforme, alone evidente di forma schiacciata e molto allungata, una stellina di campo vicino al nucleo lo rende ancor più luminoso.
Le nuvole hanno coperto tutto il cielo, pausa forzata, dopo trenta minuti si apre il sud e si riparte con Orione.
NGC 1788, nebulosa diffusa, dimensioni 2'x2', osservata a 150x, la nebulosa è di forma allungata e stretta con una stella di campo in un angolo, da l'impressione di osservare una cometa, con la stella nella parte del falso nucleo e la nebulosa nella parte della coda, l'osservazione con filtri UHC e O-III non produce più dettagli, meglio senza filtro a 250x.
NGC 2022, planetaria di M. 12.2, dimensioni 28"x27", a 100x sparisce in visione diretta e riappare in distolta, con il filtro O-III rimane visibile anche in diretta, le dimensioni apparenti sono quelle di una stella, mentre a 343x con un Hyperion da 3.5mm mostra chiaramente la sua forma tondeggiante e il suo diametro appare molto più grande delle stelle, staccata dal fondo cielo.
NGC 1980, ammasso aperto con nebulosità, dimensioni 14'x14', osservata a 150x, sono visibili una ventina di stelle, alcune delle quali molto luminose, con filtro UHC mi sembra di intuire una leggera nebulosità, ma rimango incerto.
NGC 1999, nebulosa ad emissione, dimensione di 2'x2', nebulosità molto debole, intuisco una tenue nebulosità con l'aiuto dei filtri, ma non riesco a percepire dettagli.
NGC 2024, nebulosa ad emissione di dimensioni 30'x30', a 150x si vede la nebulosità esterna e la parte scura interna, molto evidente la zona centrale, molto meno le diramazioni verso l'esterno, che danno "l'effetto fiamma".
Finite le nebulose e le planetarie in Orione passo all'Unicorno (Monoceros).
NGC 2224 o C50, "la rosetta", osservata a 33x senza filtri e poi a 50x con filtro UHC e O-III, ammasso aperto molto bello, 15 stelle molto luminose e circondate da un anello di stelle più deboli che fanno da cornice, si vede chiaramente la nebulosità, il filtro che restituisce l'immagine migliore è UHC, in particolare è evidente la nebulosa nella parte est dell'ammasso.
NGC 2185, nebulosa ad emissione, dimensione di 2'x2', si percepisce una debole nebulosità attorno a 4 stelle, con i filtri la situazione non migliora.
NGC 2264, ammasso aperto con nebulosa, dimensioni 20', molte stelle luminose di colore bianco-azzurro, non riesco a percepire alcuna nebulosità.
Finite le nebulose dell'Unicorno, passo ad alcune planetarie nei Gemelli.
NGC 2392 o C39, nebulosa planetaria (Eskimo), magnitudine 8,6, dimensioni 47"x43", si vede benissimo la stella centrale circondata dalla nebulosità, più luminosa nella zona esterna; con il filtro O-III mi sembra di intuire dei piccoli chiaroscuri al suo interno.
NGC 2371-2372, nebulose planetarie, magnitudine 13, dimensioni 74"x54", due planetarie molto vicine; con il filtro O-III si vede una struttura allungata con una parte scura centrale, che sembra dividerle.
Faccio una piccola pausa e noto che, con il Dob da 30" stanno osservando M51. Non resisto alla tentazione e, molto sfacciatamente, chiedo se posso "dare un'occhiata" (non voglio perdermi l'occasione di osservare con uno strumento di tali dimensioni!).
Salgo sicuro sulla scala, accosto l'occhio all'oculare e rischio di cadere ... per l'emozione! Una visione spettacolare, fotografica: si vedono nettamente i bracci a spirale, il ponte con la Galassia compagna e, altrettanto chiaramente, si possono vedere alcune stelle della Galassia e, oserei dire, anche delle nebulose.
Ora passo all'unico oggetto della Costellazione del Cancro, NGC 2775 o C48, Galassia di magnitudine 10.1, dimensioni 4.5'x3.6', il bulge è molto luminoso, circondato da un piccolo alone esterno, che in visione distolta raddoppia la sua dimensione e mostra la sua natura allungata.
Nella mia lista ho anche due planetarie nella Costellazione della Poppa, che, a causa delle velature, devo rimandare a una prossima osservazione.
Mi dedico quindi all'Hydra.
NGC 2811, Galassia spirale barrata di magnitudine 11,3, dimensioni 2.2'x0.7', si vede un bulge definito ma non molto luminoso, circondato da un alone poco evidente e di forma allungata.
NGC 3242 o C59 (Gost of Jupiter), magnitudine 8,6, dimensioni 40"x35", planetaria bellissima, merita il suo nome, all'oculare ha delle dimensioni importanti, una forma tondeggiante ed è molto luminosa, osservandola in distolta, se possibile, si accende ancor di più. Preferisco la visione senza filtro, che non ne affievolisce la luminosità.
Avevo in programma un'altra Galassia nell'Hydra, che, a causa di forza maggiore (3 metri di Dobson davanti!), non ho potuto osservare.
Ora inizia la parte più difficile, districarmi tra le Galassie del Leone.
NGC 2903, Galassia spirale barrata di magnitudine 9, dimensioni 12'x5.6', osservata a 343x, presenta un bulge molto luminoso e un alone esteso, si notano delle zone più scure.
NGC 2964, Galassia spirale barrata con anello di magnitudine 11.3, dimensioni 2'x1.7', osservata a  250x, vedo un bulge definito e luminoso, con l'alone grande e evidente. Anche se non è parte della mia lista osservo la galassia compagna (in prospettiva) NGC 2968, Galassia di magnitudine 11.9, dimensioni 2.1'x1.6', osservata a 250x, bulge luminoso, mentre l'alone è piccolo e poco definito, di luminosità tenue ed uniforme.
Al 30" osservano M13, vengo invitato a dare uno sguardo e non me lo faccio ripetere. Questa osservazione ha cambiato la mia definizione di "risolto tutto in stelle": vedo tutte le stelle separate nettamente, oserei dire che posso contarle, inoltre mi da una sensazione tridimensionale, si vedono le stelle del nucleo, con sovrastante un altro tappeto di stelle più luminose, meglio di tutte le fotografie che ho visto, una visione impagabile.
Per riprendermi faccio una piccola pausa, sono le ore 2, l'umidità si è attestata sul 57% e la temperatura è scesa a -11.2°. Dopo 10 minuti si  riparte.
Hickson 44, le componenti principali del gruppo sono 4 galassie legate gravitazionalmente tra loro, si trovano a circa 60 milioni di anni-luce da noi. In fotografia si può notare che la 3190 e la 3187 mostrano segni di interazione gravitazionale e la 3187 ha sviluppato delle evidenti code mareali.

NGC 3193, Galassia ellittica di magnitudine 10.9, dimensioni 2.9'x2.8', osservata a 250x, bulge luminoso, circondata da un alone netto e di forma arrotondata.
NGC 3190, Galassia spirale di magnitudine 11.1, dimensioni 4'x1.5', osservata a 250x, bulge meno evidente ma comunque netto e alone più debole, si vede chiaramente la forma allungata.
NGC 3185, Galassia spirale di magnitudine 12, dimensioni 2.1'x1.4', osservata a 250x, la forma arrotondata è evidente, ma non si scorge il nucleo, rimane di luminosità pressochè uniforme.
NGC 3187, Galassia spirale di magnitudine 12.9, dimensioni 3.6'x1.6', osservata a 250x, la trovo solo grazie ad una mappa fatta su misura; osservando attentamente per qualche secondo, dal nulla è uscita questa macchiolina trasparente di forma indefinita, un fantasma evanescente, senza dettagli.

Noto sul Triatlas che in zona ci sono ancora un paio di galassie interessanti, quindi mi concedo questa piccola divagazione rispetto al mio programma.
Osservo NGC 3177, Galassia spirale barrata di magnitudine 12.2, dimensioni 1.5'x1.2', osservata a 250x, macchia arrotondata di colore uniforme e poco intenso, mi sembra di vedere un piccolo accenno di nucleo.
NGC 3575, Galassia spirale, dimensioni 3.1'x2.7', osservata a 250x, trovata con qualche difficoltà, si vede chiaramente solo in visione distolta, noto una forma arrotondata con parti leggermente più luminose e altre che sono "trasparenti", non riesco a distinguere chiaramente il nucleo.
NGC 3226, Galassia ellittica di magnitudine 11.4, dimensioni 2.5'x2.2', osservata a 250x.
NGC 3227, Galassia spirale barrata di magnitudine 10.3, dimensioni 6.6'x5', osservata a 250x, mi viene spontaneo definirle galassie gemelle, anche se in realtà sono ben diverse tra loro, ma all'oculare le vedo di forma tondeggiante con il bulge e l'alone di pari luminosità, osservate in distolta ho la sensazione di due occhi che mi fissano.
NGC 3377, Galassia ellittica di magnitudine 10.4, dimensioni 4.3'x2.6', osservata a 250x, vedo chiaramente il nucleo anche se non è molto luminoso, mentre l'alone è decisamente evanescente e di forma leggermente allungata.
NGC 3367, Galassia ellittica con accenno di spirale di magnitudine 9.9, dimensioni 4.6'x4', osservata a 250x, vedo una debole macchia uniforme di forma irregolare, una piccola macchia di nebbia nel cielo.
NGC 3379, più conosciuta come M105, Galassia ellittica di magnitudine 9.3, dimensioni 5.3'x4.8', osservata a 250x, mostra un bulge molto luminoso, quasi stellare, circondato da un alone distinto e luminoso di forma corcolare.
NGC 3384, Galassia ellittica di magnitudine 9.9, dimensioni 5.4'x2.7', osservata a 250x, anche in questo caso un bulge molto luminoso, circondato da un alone evidente, di forma leggermente allungata.
NGC 3389, Galassia spirale di magnitudine 11.9, dimensioni 2.9'x1.3', osservata a 250x, forma leggermente allungata e di luminosità uniforme, non presenta dettagli.
NGC 3412, Galassia spirale barrata di magnitudine 10.5, dimensioni 3.7'x2.2', osservata a 250x, nucleo molto luminoso, alone ben definito di forma allungata, con qualche zona più scura.
NGC 3489, Galassia spirale barrata di magnitudine 10.3, dimensioni 3.6'x2.2', osservata a 250x, luminosa e di forma arrotondata, sembra una palla di luce.
NGC 3628, Galassia spirale barrata di magnitudine 11, dimensioni 3.2'x2.4', osservata a 250x, presenta una forma molto allungata e sottile, non distinguo il nucleo, la sua luminosità si attenua regolarmente verso i bordi, una lama di rasoio.
NGC 3593, Galassia spirale di magnitudine 10.9, dimensioni 4.9'x2.1', osservata a 250x, presenta una forma tondeggiante e uniforme, il nucleo si vede a fatica.
NGC 3626 o C40, Galassia spirale di magnitudine 11, dimensioni 3.2'x2.4', osservata a 250x, molto luminosa, con bulge distinto, sia il nucleo che l'alone hanno una forma perfettamente rotonda.
NGC 3607, Galassia ellittica di magnitudine 9.9, dimensioni 4.6'x4', osservata a 250x, bulge dai contorni definiti e di forma circolare, molto luminoso, mentre l'alone è molto meno evidente ma comunque si vede la sua forma, anch'essa circolare.
NGC 3608, Galassia ellittica di magnitudine 10.8, dimensioni 3.5'x3', osservata a 250x, nucleo rotondo ma non troppo luminoso, l'alone è più evanescente rispetto ai precedenti e mi sembra di notare una forma leggermente ovale, ma non ne sono sicuro.
NGC 3655, Galassia spirale di magnitudine 11.6, dimensioni 1.5'x1', osservata a 250x, macchia debole dai bordi non definiti, mostra un leggero nucleo, ma è difficile vederlo.
NGC 3686, Galassia spirale barrata di magnitudine 11.3, dimensioni 3.1'x2.4', osservata a 250x, osservazione difficile, anche questa galassia l'ho trovata grazie alle mappe "su misura", sembra una debole nuvoletta di forma tondeggiante.
Ho ancora una decina di galassie da osservare, ma vista l'ora e la temperatura, che sarà sicuramente scesa ancora rispetto ai - 11.2°, anche se non so esattamente di quanto, cedo e abbandono il campo, rintanandomi nel sacco a pelo, mi addormento ascoltando "The End" dei Doors e progettando la prossima uscita.
FINE

mercoledì 6 febbraio 2013

Asteroide 2012 AD14 (la preparazione)

La sera del 15 febbraio potremmo assistere ad un evento eccezionale.
Non è mai successo (in epoca recente, ovvero da quando l'uomo scandaglia costantemente il cielo) ,che un corpo delle dimensioni dell'asteroide 2012 DA14 passasse così vicino al nostro pianeta.
Il 2012 DA14 è un asteroide di tipo NEO (Near Earth Object), delle dimensioni di circa 40/50 metri di diametro e di  di magnitudine assoluta di 24,4.
Di norma un oggetto così piccolo è quasi impossibile da fotografare con strumenti amatoriali e certamente impossibile da osservare in visuale attraverso un telescopio amatoriale
La sera del 15 febbraio 2013, l'asteroide passando vicinissimo alla Terra, ad una distanza stimata di circa 27.500 Km dalla superficie terrestre, ci darà la possibilità di fotografarlo ed osservarlo, solo per un brevisso lasso di tempo, in quanto la sua magnitudine apparente aumenterà notevolmente, a causa della sua minima distanza, della Terra, il suo passaggio sarà tra  la Terra e i satelliti geostazionari in orbita, mentre non entrerà nel cono d'ombra del nostro pianeta, anzi il suo passaggio sarà distante ben 15.400 Km
Il massimo avvicinamento alla Terra sarà alle ore 19:26 UT le 20:26 ora Italiana, con una magnoitudine apparente di circa 8.0, purtroppo non sarà osservabile, perchè ancora sotto l'orizzonte.
Dalle nostre latitudini potremo osservarlo dalle 21 circa in poi (dipende quanto abbiamo libero e inquinato l'orizzonte), il suo movimento apparente sarà molto rapido, si sposterà da nord a sud in dodici ore con una media di circa 0,8° al minuto
Passera vicino alla costellazione della Chioma di Berenice, per dirigersi verso l'Orsa Maggiore,passando fra le stelle Megrez e Alioth, questo sarà il momento migliore per l'osservazione, si troverà sopra l'orizzonte di oltre 35° e con magnitudine intorno ai 9-9.5 in veloce aumento, quindi non c'è tempo da perdere!
Allego delle simulazioni del passaggio nelle diverse zone dell'Italia, da nord a sud, gli step sono da 10 minuti , l'ora è quella locale.







Ricordo che queste mappe sono indicative, per avere un idea di massima di dove passerà l'oggetto, consiglio anche, a causa delle possibili perturbazioni che potrebbe avere l'asteroide nell'avvicinarsi alla terra, di calcolare le effemeridi precise per la propria località con HORIZONS Web-Interface della NASA, in  Skylive forum potete trovare una semplice ed efficace spiegazione, su come compilare il modulo per ottenere delle effemeridi precise.

Inoltre per chi volesse vi propongo altri due siti per il calcolo delle effemeridi, il Minor Planet Center.
Calsky che in realtà utilizza come data base l'Horizon o il minor l'MPC, ha il vantaggio di generare anche una piccola mappa del passaggio.
Questi siti sono utili e validi anche per calcolare le effemeridi delle comete.

Buona caccia!