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giovedì 28 giugno 2012

Brallo - serata divulgativa e non


Nel week-end si tiene un raduno di camperisti al Brallo, ci hanno chiesto di tenere una serata divulgativa per intrattenere "il pubblico". Sono arrivati un po'alla volta e prima del vero inizio della serata sono stati intrattenuti da Cristian, che è venuto ha provare la sua strumentazione sotto un cielo degno di questo nome e da Fabio, fortuna ha voluto che in quei momenti è passata la ISS e quindi abbiamo aggiunto spettacolo allo spettacolo.
La parte vocale della serata l'ha tenuta Vittorino, raccontando le nozioni basilari per conoscere il cielo con l'aggiunta di qualche storia di mitologia, che in queste serate fa sempre effetto. Per l'osservazione sul campo abbiamo due Dobson, il mio piccolo da 10", e il dobson di Vittorino un 20", abbiamo iniziato con una stella doppia, Albireo che con i sui colori lascia sempre meravigliati, purtroppo i telescopi erano due e le persone tante, quindi i tempi di attesa era lunghi, e allora ne hanno approfittato per tempestarmi di domande, ho notato con piacere che oltre alle solite "immancabili" domande sugli UFO, avevo un gruppetto preparato, su Albireo mi hanno chiesto la differenza di temperatura/colore e se era una doppia legata gravitazionalmente o solo prospettica, quindi da due stelle ho alzato il tiro e siamo a qualcuna in più, M13  appena messo l'occhio era tutto un susseguirsi di stupore e meraviglia, nel frattempo qualcuno ha ceduto al freddo, non erano temperature "glaciali" ma con infradito e maglietta si fa sentire, chi ha resistito ancora 10 minuti è stato premiato da Saturno, in molti hanno fatto" due passaggi" per rivederlo, naturalmente la meraviglia di questo pianeta ha lasciato tutti senza parole, sono particolarmente legato a Saturno, in quanto è stato in assoluto il primo oggetto che ho mai osservato al telescopio, e vedere la meraviglia negli occhi di quelle persone mi ricorda il momento in cui è scatta la scintilla, il momemnto in cui ho deciso di prendere un telescopio e imparare a conoscere il cielo, il momento in cui ho deciso di perdermi nello spazio e nel tempo, il momento in cui ho deciso di fare l'astrofilo! Nel frattempo continuava la tempesta di domande, su nane bianche, quanto è grande l'universo, se potevo fargli vedere un buco nero, mi ha impressionato un bambino sui 8/10 anni che mi ha tempestato di domande, "una macchinetta" se i suoi genitori non lo portavano via mi avrebbe sicuramente fatto una domanda che mi metteva in crisi, per questa volta mi sono salvato in "corner".
In conclusione fare divulgazione è una delle parti più belle di questo hobby, vedere adulti e bambini stupirsi di quanto è bello il cielo, dell'immensità che ci circonda e del mistero che porta con se, aprirgli un nuovo mondo, aver contribuito a questo piccolo evento mi riempie di soddisfazione, vorrei fare sempre più serate così.
Quando tutto il pubblico se ne andato, era circa la mezzanotte, il Sagittario era ben posizionato davanti a noi e ho iniziato a vagare senza meta senza cartine, come ormai mi ha abituato il cielo da queste parti, molti oggetti si vedono ad occhio nudo, M7, la laguna, in distolta la trifida e altri ammassi, naturalmente avendo a pochi passi un dobson da 20 non potevo perdere l'occasione di curiosare all'oculare, M13 è devastante, una meraviglia, ha cambiato il significato di "risolto completamente" una definizione incredibile, stelle ben separate, colori nitidi, sembrava quasi di guardare un folto ammasso aperto, poi siamo passati alla velo, prima NGC 6960, questa parte l'ho vista più volte con il mio e anche con un 16", ma comunque mi ha lasciato senza parole, è ancora più maestosa di quello che credevo (e le mie aspettative erano alte), galleggiava nello spazio, poi siamo passati all'altra estremità, che non avevo mai guardato NGC 6992, qua se possibile mi è caduta definitivamente la mascella, era enorme, ben definita, dettagliata, continuavo a muovere il telescopio e lei era sempre li, non finiva mai, ho avuto la tentazione di allungare una mano per prenderla.
Purtroppo Vittorino ha dovuto abbandonare l'osservazione, per impegni che lo aspettavano in mattinata, ma la magia dentro di me è durata per tutta la notte, dissolta dalle luci dell'alba.
La stanchezza si fa sentire anche per me, sono sveglio da 21 ore e si sente, metto via tutto, ma non prima di aver spazzolato il cielo con il binocolone 20x80, senza meta, ma con la voglia di perdermi nell'infinito.
Prima di andare a dormire un paio d'ore, passo a salutare Cristian, che molto gentilmente mi offre una tazza di caffè, che ci crediate o no, mi concilia il sonno, poi torno alla mia auto e mentre ascolto un po' di heavy-metal per rilassarmi ( si, avete letto bene, mi rilasso ascoltando heavy-metal) e addormentarmi, già sogno la prossima volta che sarò qui ad osservare nell'ignoto.

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