Forum Skylive

giovedì 25 agosto 2011

Ammassi aperti in Cassiopea

18/8/2011 Montalto Pavese
Periodo di ferie, e anche se la luna è gibbosa calante organizzo un uscita.
Arriviamo sul posto verso le 20, gli uomini (io, Claudio e suo figlio Luca di 11 anni) montano la tenda, preparano il tavolo da campeggio e naturalmente io preparo il dobson, mentre le donne (mia moglie Katia e Paola, la moglie di Claudio) vanno in una pizzaeria a circa un km a prendere la cena. Cenare all'aperto in cima alla collina, con quella vista stupenda, è bellissimo e bisognerebbe farlo più spesso. Finita la cena e dopo il caffè ("grande" Claudio, che ha portato il fornellino da campeggio), facciamo pulizia e ci prepariamo all'osservazione. Ho organizzato una prima parte da fare a occhio nudo, con il pc e stellarium, per far riconoscere le costellazioni, raccontare la storia dei nomi e la storia mitologica delle costellazioni (pare che questa parte abbia avuto un gran successo); poi siamo passati a osservare il cielo con il dobson e con il mini dob di Luca, che ha il First Scope della Cellestron da 76mm. Purtroppo la luna (gibbosa calante) sorge presto, alle ore 22.15; non è la serata migliore per l'osservazione, ma possiamo solo in questo periodo, quindi ci adattiamo e accontentiamo, con la luna ancora bassa sull'orizzonte (intorno ai 10°), che crea solo un leggero disturbo. Primo target della serata la cometa C/2009 P1 Garradd: si vede chiaramente il falso nucleo e un alone diffuso luminoso che la circonda, in distolta ho l'impressione di vedere un accenno di coda, ma penso che sia suggestione.
LA LUNA naturalmente non possiamo non guardarla, la osserviamo per molto tempo, un po' a casaccio, non ho cartine lunari e non la conosco molto: l'unico cratere che riconosco è Plato, qui devo migliorare le mie conoscenze, acquistando un libro sull'argomento; in tutti i casi è una visione magnifica.
Verso le ore 0.30 le mogli decidono di andare a dormire (a casa in un comodissimo letto!), per cui, anche se ancora basso (circa 13°), faccio loro vedere GIOVE, di cui rimangono impressionate; in realtà non è "quel gran chè", ma la prima volta che si osserva fà sempre un grande effetto.
A questo punto rimaniamo in tre e ci facciamo un po' di planetario:
NETTUNO, a 200x si distingue che è una stella, ho provato anche i 400x (HR Planetary+Barlow), l'immagine perde molto di definizione, ma in conpenso si vede benissimo una piccola sfera, che non lascia dubbi (se mai ce ne fossero stati).
URANO osservato a 300x (Baader zoom+Barlow) si vede benissimo, di colore tipo "verde marino" con qualche piccola sfumatura, ma proprio piccola, che comunque ritengo già un successo.
Guardiamo ancora la luna e le costellazioni a occhio nudo e ci prendiamo poi una lunga pausa, chiaccherando di tutto.
Il tempo passa veloce: sono arrivate quasi le ore 3.00, Claudio e Luca danno segni di cedimento. Ormai Giove è sopra i 30° e sarà sicuramente meglio di prima. Noto subito che è un momento buono per il seeing e quindi spingo subito a 300x con l'accoppiata Zoom+Barlow; la visione è bellissima, si vedono le due bande maggiori, la piccola macchia rossa e diverse sfumature di colore nel resto del pianeta, un vero peccato che la grande macchia rossa non sia visibile, è veramente difficile togliere l'occhio dall'oculare, il più bel Giove che abbia mai visto.
Alle ore 3.30 sono rimasto da solo, ma grazie alle ferie sono riposato, non stressato e assolutamente senza sonno, quindi decido di osservare gli ammassi aperti in Cassiopea, che non risentono tantissimo del chiarore lunare, senza un piano preciso vado un po' a caso:
NGC 129, ammasso diffuso osservato con l'oculare da 38 mm 70°, con un campo reale di 2,2° spicca una stella azzurra nella zona centrale più luminosa delle altre.
NGC225, ammasso diradato di stelle azzurre osservato a 75x.
NGC281, ammasso associato con nebulosità, che naturalmente con la luna non si vedeva, anche qui è molto diradato osservato a 75x.
NGC436, altro ammasso diradato osservato a 75x.
NGC457, ammasso concentrato di stelle luminose, ne spiccano due (una azzurra e l'altra bianca), se osservato a bassi ingrandimenti le stelle luminose creano un asterismo che assomiglia alla costellazione dell'aquila.
NGC581-M103, ammasso piccolo ma molto bello, le stelle più luminose formano un triangolo con luminose stelle azzurre agli angoli e in mezzo altre due stelle (una azzurra e l'altra gialla).
NGC654, ammasso piccolo e poco concentrato osservato a 150x.
IC 1805, anche qui ammasso di poche stelle, tutte azzurre, non si vede nebulosità.
NGC663, bell'ammasso di stelle azzurre e una gialla, osservato a 150x.
NGC1027, osservato a 100x si mostra abbastanza concentrato, con una stella blu nettamente più luminosa delle altre.
STOCK2, ammasso molto grande con stelle praticamente della stessa magnetudine apparente, molto carino, osservato a 33x.
NGC7654-M52, ammasso concentrato di stelle, non molto luminose osservato a 150x.
NGC7789, osservato a 90x si nota un ammasso abbastanza grande con stelle molto deboli.
NGC7795 a 60x, si vedono poche stelle azzurre e una sul giallo.
NGC7790, nella parte periferica si trovano stelle abbastanza distanziate tra loro ma abbastanza luminose, la parte centrale è più debole ma anche più densa.
NGC7788, osservato a circa 120x si vedono poche stelle e distanziate tra loro.
Anche se non fanno parte della costellazione di Cassiopea non potevo non guardare:
M45, osservate con l'oculare da 2.2° di campo reale, bisogna comunque dividerle in due: sempre una visione bellissima, stelle di un azzurro/bianco molto acceso.
NGC884-869, a bassi ingrandimenti sono molto belli, aumentando l'ingrandimento e osservandoli separatamente si nota che l'884 ha quasi un buco nel centro, dove si trovano solo stelle deboli, mentre 869 ha un centro molto folto di stelle luminose con 2 su tutte.
Sono le ore 5.30, decido di chiudere qui la serata astronomica; mi siedo per riposarmi dopo le fatiche della notte astronomica. Nel frattempo si svegliano Claudio e Luca; insieme facciamo colazione e osserviamo l'alba che avanza, per le ore 7.30 siamo pronti a far rientro a casa.
Un'esperienza bellissima, da ripetere. Non vedo l'ora che il mio piccolo Leonardo, che è rimasto a dormire dai nonni, sia abbastanza grande da passare la notte con noi.

lunedì 1 agosto 2011

Trasferta in quel di Salsomaggiore

Da circa un mese stiamo organizzando un piccolo raduno tra utenti del forum del UAI. Per vari motivi abbiamo deciso di farlo  in una collina vicino a Salsomaggiore: promotore e punto di riferimento del raduno è Claudio, alias Claudiocondo. In settimana ho controllato periodicamente le previsioni meteo e non sembravano buone, ma sono rimasto sempre fiducioso; in fondo, in queste ultime settimane il tempo è sempre cambiato rapidamente e quindi non mi resta che aspettare. Nel primo pomeriggio di sabato il meteo è ancora molto variabile ma, incurante di ciò e approfittando del sonnellino di Leonardo, sono sceso a caricare l'auto con calma, per evitare di dimenticarmi qualcosa a casa (mia moglie mi ha subito avvertito che questa volta non mi avrebbe portato niente). Dopo aver nuovamente controllato tutta l'attrezzatura, mi arriva un messaggio da parte di Mirco (dubbio: con la C o con la K?), alias Gupise81, astrofilo praticante da poco di Reggio Emilia, anche lui ansioso di partecipare, con un aggiornamento meteo "a Reggio il tempo sembra buono"; io vedo solo cielo azzurro, mi rilasso e "tutto" felice finisco di caricare l'auto.
Ore 18.47, aggiornamento meteo da parte di Mirco "Reggio Emilia, nuvoloni sparsi con qualche goccia di pioggia": cavolo! Non ci posso credere! E io continuo a vedere il cielo azzurro! Ore 18.54, messaggio meteo di Alessandro, alias Egitto74 "Ragazzi, il tempo qui fa davvero.....". Confesso che, a questo punto, mi sono demoralizzato; le previsioni danno comunque sereno dalle 21, una piccola speranza c'è ancora e rimango fiducioso. Ore 19.52, Mirco: "Qui il cielo si sta miracolosamente aprendo"; a questo punto ci credo! Ore 20.19, è arrivato il messaggio tanto atteso, lo manda Alessandro "appuntamento alle 21 a Salso, il cielo promette bene" perfetto! In 10 minuto sono pronto, un ultimo messaggio a Claudio per definire dove incontrarci esattamente e via! Finalmente, dopo un pomeriggio travagliato e un'ora d'auto, verso le 21.30 arrivo a destinazione, un parcheggio vicino ad una tipica festa di paese (sento un profumo di salamella che mi sta distraendo dai miei impegni astronomici). All'ingresso noto subito due ragazzi e intuisco che sono Claudio e Alessandro; nemmeno il tempo di presentarci e arriva Mirco. Fantastico! Ci siamo tutti: due minuti per le presentazioni di rito e via verso il luogo dell'osservazione, per le chiacchiere abbiamo tutta la notte.
In meno di dieci minuti siamo arrivati: la prima cosa che noto è la somiglianza con il mio sito di osservazione "casalingo", guardando verso nord si vede tutta la pianura padana con il suo inquinamento luminoso, guardando verso sud si punta dritto all'appennino e il cielo è buono o discreto, dipende sempre dalle abitudini. All'inizio uno di noi, forse Claudio, dice "C'è della foschia nel Sagittario", ma subito dopo si corregge "No, è la Via Lattea" e io non posso che confermare. Si vede a partire dall'orizzonte nel Sagittario, fino allo zenit nel Cigno; il temporale del pomeriggio ha ripulito un po' l'aria e la trasparenza mi sembra discreta, finiamo di stazionare gli strumenti e, montando il red dot, mi accorgo con terrore che è già acceso: ebbene si, l'ultima volta non l'ho spento e naturalmente la batteria è scarica. Dopo 30 secondi di imprecazioni e mente annebbiata, mi calmo e ricordo che nella cassetta degli accessori ho messo anche quelli del dobson piccolino, compreso l'altro red dot ... salvato in corner, ma se non miglioro la preparazione della serata, prima o poi rimango fregato. Nel frattempo è arrivata una copia, amici di Claudio: Adriana e Gino. Ora ci siamo tutti e la festa comincia.
Io proseguo la lista di Messier.
M6 il Butterfly, ammasso aperto nel Sagittario, nonostante è abbastanza basso sull'orizzonte, si vede bene e luminoso, una trentina di stelle sul bianco azzurro e in un angolo (probabilmente per un effetto prospettico) si vede una stella rossa, che contrasta con il blu dell'ammasso, molto bello, osservato a 75x.
M7, ammasso aperto nel Sagittario, vicino al precedente M6 e simile, con stelle azzurre e luminose, però molto più esteso e diradato, osservato a 50x ma forse avrei dovuto diminuire ancora gli ingrandimenti.
M19, ammasso globulare nell'Ofiuco, oggetto semplice da trovare, partendo da Sabik, la stella Eta molto luminosa di magnitudine 2.45, si prosegue per la Xi di m. 4.45, avanti verso la Theta di m. 3.25 e infine si arriva alla stella 36 oph di m. 5, tutto questo a occhio nudo - naturalmente - e con un buon atlante: è molto più semplice farlo che scriverlo, mettendo la 36 Oph sul bordo del cercatore M19 è quasi nel centro, si vede una debole macchiolina che centro e il gioco è fatto! Non è molto luminoso, penalizzato e disturbato dall'atmosfera, risolto la parte più periferica, osservato a 200x.
M62, ammasso globulare sempre nell'Ofiuco, leggermente più luminoso di M19, ma disturbato allo steso modo, anche qui risolto la parte più periferica  a 200x.
M9, altro globulare nell'Ofiuco e altro oggetto molto facile da trovare: è sufficiente portare la stella Sabik nel bordo del cercatore e, dalla parte opposta, si vede M19, in teoria dovrebbe essere il più debole dei tre, ma grazie alle sue dimensioni molto compatte risulta il più luminoso e risolto, tranne la parte più centrale del nucleo.
A questo punto faccio una piccolo cambio di programma, per far vedere ai nostri "ospiti" un globulare bellissimo, che rivaleggia con M13, ovvero M22: spesso è trascurato e sottovalutato, ma è un globulare bellissimo, da vedere assolutamente ... da non perdere.
M8, ammasso aperto con nebulosità, la Lagoon Nebula, molto bello e suggestiva l'accoppiata ammasso aperto-nebulosità; l'ammasso è molto luminoso e ricco e la nebulosità evidente, con il filtro UHC si nota un leggero miglioramento ma non molto, chissà come deve essere osservalo quando si trova allo Zenit.
Verso l'una, come da previsione arrivano delle velature da est, mi tuffo immediatamente alla ricerca della cometa. Volevo attendere che si alzasse ancora un po' ma le nuvole non mi mi lasciano alternativa; anche in questo caso la ricerca è semplice semplice, portando Enif  la Epsilon del Pegaso sul bordo del cercatore e sull'altro bordo M15, al centro si trova la cometa. Già nel cercatore vedo una debole macchiolina, all'oculare è veramente bella, si vede un pallone luminoso e mi sembra di intuire un accenno della coda, ma non ne sono sicuro.
Tra un varco nelle nubi diamo anche un'occhiata veloce a Giove, ancora basso sull'orizzonte e con foschia davanti, ma si vede e ci siamo accontentati.
Durante la serata abbiamo visto tante "stelle cadenti" e durante una pausa dalle osservazioni, mentre siamo tutti "intenti nel chiacchiericcio", Adriana e io vediamo quello che credo si possa definire un bolide o un gradino appena sotto: una scia luminosissima, sembra il flash di una macchina fotografica di colore verdastro, addirittura mi sembra di vedere una piccolissima esplosione, purtroppo non ho avuto la lucidità di prendere appunti e di guardare l'ora, ma credo che fosse mezzanotte, al massimo le 00.30. Il fenomeno è iniziato nella costellazione dell'Aquila e, andando diritto verso l'orizzonte, è passato tra il Sagittario e il Capricorno o forse proprio sul Capricorno. Per dare un'idea della luminosità, io stavo parlando con Mirco, che si trovava quasi di fronte a me e che ha detto di aver visto il mio viso illuminarsi al momento del presunto bolide. Adriana ha confermato il colore verdastro ma non l'esplosione, in tutti i casi è assolutamente e di gran lunga la più bella "stella cadente" che io abbia mai visto!
Verso le due ci salutiamo, preparando già nuove osservazioni.
Veniamo ora alla presentazione dei miei compagni d'avventura:
Adriana e Gino, con il loro cagnolino Pepe, sono stati con noi quasi tutta la sera e si sono molto interessati, andando da un telescopio all'altro a guardare e a fare tante domande; è stato un piacere spiegare loro le meravigli del cielo.
Alessandro, simpatico e gentile, alla fine non ha portato la botte di birra, ma qualche birretta da offrirci si, così da vedere qualche doppia ... eh eh! Non ha ancora uno strumento ed è molto indeciso su cosa prendere; per il momento impara il cielo a occhio (e tutti dovrebbero farlo, prima di usare gli strumenti), mi tempesta di domande su qualunque argomento, aspetto incuriosito su quale strumento cadrà la sua scelta.
Mirco, novello astrofilo, da un mesetto con un newton della Ziel comprato usato a pochissimo; in effetti deve migliorare ancora un "tantinello" nello stazionare la montatura (ma qui non posso aiutarlo) e qui "non vorrei essere ripetitivo..." ma se lo becco ancora con I-phone al posto di un bell'atlante cartaceo, gli sotterro il telefono ... e poi dice che non riesce a trovare gli oggetti......... "non vorrei essere ripetitivo..." ma quando, con l'aiuto di Claudio, ha trovato M57, abbiamo potuto ammirare la bontà delle ottiche e vedere una nebulosa planetaria molto luminosa e ben staccata dal fondo cielo.
Per ultimo, ma non ultimo, Claudio, promotore e organizzatore principale del raduno, anche lui con un dobson da 10 pollici, che ringrazio pubblicamente per l'impegno che ha messo nel suo poco tempo libero per farci passare una bella serata. Ragazzo simpatico e capace, che per vari motivi ultimamente ha poco tempo per osservare, ormai diventato "tutor" di Alessandro il quale, se non risponde esattamente alle domande, rischia grosso ... eh eh!
Un grazie a tutti per la splendida serata!