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mercoledì 6 luglio 2011

Globulari e Pianeti

2/7/2011 Osservatorio astronomico di Casasco

In occasione di una serata dedicata alla Via Lattea, siamo andati all'osservatorio di Casasco (io e Grigor). La serata è serena, ma si nota all'orizzonte molta umidità, che mi fa temere per la trasparenza del cielo. Arriviamo verso le 21.15, sul posto ci sono Francesco e Walter, che fanno parte dello staff dell'osservatorio, e Marta, astrofila e assidua frequentatrice dell'osservatorio. Mentre Grigor ascolta la conferenza della serata, io preparo il dobson da 10"; vado all'auto per prendere tutta la strumentazione, ma appena apro il baule, un brivido ghiacciato mi percorre la schiena..... considerato che lo spazio è limitato, la disposizione delle attrezzature è sempre la stessa per ottimizzare il tutto e ....  mi accorgo che manca la valigetta con gli atlanti e gli appunti per la serata, non ci voglio credere "come ho fatto a dimenticarli?" Dopo un minuto di sconforto, cerco di capire come risolvere il problema: non sono vicinissimo a casa, circa una cinquantina di chilometri e un'ora di strada.
Possibilità uno: monto la strumentazione, uso il puntamento passivo e risolvo senza grosse problematiche, però, cosi facendo, butto al vento tutte le ore dedicate in settimana per preparare la serata, soprattutto per trovare i pianeti.
Possibilità due (quella che poi ho attuato): tornare a casa a recuperare il materiale cartaceo, magari con l'aiuto di mia moglie, che venendomi incontro mi ha fatto guadagnare almeno una trentina di minuti, ma soprattutto mi ha permesso di svolgere la serata come l'avevo programmata. Un ringraziamento ufficiale è doveroso.
Finalmente, verso le 23, ho finito i preparativi: allineamento dei cercatori, collimazione, ecc., giusto in tempo per la fine della conferenza. Intanto che lo specchio va in temperatura, ascolto le impressioni di Grigor su quello che ha appena visto e sentito; mi pare molto contento e soddisfatto. Ad altri partecipanti alla serata faccio vedere Saturno, sempre bello, due globulari M4-M80 e la nebulosa planetaria M57 nella Lira. Nel frattempo Marta ha preparato tutto per fare qualche foto; c'è anche un ragazzo che non conosco - alle prime armi - con un newton piccolo, 114 o 130mm su equatoriale. Ci sembra un po' in difficoltà (più che altro, male organizzato, senza atlante e senza sapere cosa puntare) e, a turno, Marta e io gli diamo qualche consiglio, così da riuscire a puntare M4; dovendosi alzare presto il giorno dopo, verso le 24 se ne è andato. Nel frattempo, Grigor "spazzola" il cielo con il suo binocolo nuovo nuovo, acquistato nel pomeriggio, un 10x50 della Celestron e dagli oh! oh! che ogni tanto si sentono, direi che ne è pienamente soddisfatto (50 € spesi più che bene). Si è fatta l'una, siamo rimasti solo in quattro: Grigor con il binocolo, Marta con un newton 200mm e una reflex a fare foto nel Cigno, Walter con lo strumento principale dell'osservatorio (un catadriotico da 400mm) a lavorare sulla cometa Garradd e io con il dobson in visuale.
Si parte:
Per primo ho puntato M51, nel tentativo di vedere la supernova; purtroppo la coda dell'orsa era già abbastanza bassa e nonostante sia stato 5 minuti attaccato all'oculare, non sono riuscito a vederla. Ha guardato anche Walter e anche lui niente, idem Grigor, ci speravo ... ma non mi abbatto, pare che stia aumentando ancora la sua magnitudine, quindi alla prossima ci riprovo ... magari sopra i mille metri con più trasparenza del cielo ho qualche speranza.
M4 globulare nello Scorpione, a 200x si vedeva abbastanza bene, ho notato una scia di stelle più luminosa, che sembrava dividerlo a metà, ma non riuscivo a capire se facevano parte dell'ammasso o era prospetticamente davanti ad esso; comunque faceva un bell'effetto, risolto completamente.
M80 globulare nello Scorpione, a 200x più piccolo ma compatto e di conseguenza anche più luminoso rispetto M4, bello.
Ora un po' di globulari nel Sagittario:
M55 a 200x molto debole, appena risolto in periferia.
M75 a 200x si mostra ancora piccolo ma abbastanza luminoso, anche qui risolto solo la parte periferica.
M69 a 200x si mostra molto debole, poco più di una macchia luminosa.
NGC 6652 sulla strada di M70, ho trovato questo debole e piccolo globulare, non è in programma ma il bello dello star hopping è anche questo.
M70 a 200x si mostra anche lui debole, appena risolta la parte periferica.
M54 a 200x si mostra abbastanza luminoso e risolto, tranne la parte più centrale.
M22 a 200x molto grande e luminoso, risolto completamente, forse il globulare più bello della serata.
M28 a 200x piccolo ma luminoso, risolto in stelle la parte periferica.
Vicino alla stella Mi del Sagittario, a circa 2° verso nord, trovo un ammasso di stelle che non credo abbia un nome (o comunque io non sono riuscito a trovarlo, e non era M24), luminoso e abbastanza compatto, una bella visione.
M8 a 75x si vedono molte stelle e una leggera nebulosità, ho provato con il filtro UHC ma invece di migliorare mi sembra peggiorare; anche Grigor è dello stesso parere, un po' deludente ma purtroppo devo dire che come già prima gli altri globulari, oltre ad essere molto basso sull'orizzonte, è in una zona disturbata dall'inquinamento luminoso, che ne ha pregiudica la visione; forse il periodo migliore per il Sagittario è già passato, la prossima estate devo fare tesoro di questa esperienza e andare in un sito con orizzonte libero e buio a sud. Inoltre. questa è un altra prova che i filtri non fanno miracoli, danno il meglio di se sotto un cielo buio, al Brallo su M27 che si vedeva già bene, l'ha fatta esplodere in una visione spettacolare, ma li il cielo era buono, non eccezionale ma buono.
Per tutti i visualisti: il miglior filtro di cui abbiamo bisogno è un cielo nero come la pece ... e benzina per andare a cercarlo.
Nel frattempo Grigor si diverte tantissimo, passa dal visuale con me a "spazzolare" con il binocolo a vedere le foto di Marta.
Sono circa le 2.30 e, viste le condizioni del cielo, abbandono il programma del Sagittario e vado sui pianeti.
Si parte con il più difficile: Plutone! Ok, ufficialmente non è più un pianeta, ma per me rimane il nono pianeta; ho dedicato molto tempo in settimana a stampare le cartine e prendere riferimenti per trovarlo, secondo Stellarium attualmente e di 13.99 magnitudine. Con un po' di fatica arrivo sul punto giusto, ne sono sicuro, osservo, osservo e  in visione distolta vedo una stellina di 13.55. Plutone dovrebbe essere li vicino, mi sembra di percepire qualcosa, ma non posso essere sicuro, la suggestione e la voglia di vederlo potrebbero fregarmi, tenterò ancora.
Nettuno: anche qui ho preparato bene la ricerca e non è stato difficile trovarlo: sono partito dalla stella Iota dell'Aquario, visibile chiaramente ad occhio nudo e in un lampo ero sulla stella Epsilon, qui ho stampato una cartina di quello che avrei dovuto vedere con l'oculare da 6mm a 200x circa 0.3° e, portando la Epsilon sul bordo del campo, dall'altra parte, come per magia, si trova Nettuno; all'inizio rimango un po' incerto. mi sembra troppo facile, ma dopo poco i dubbi spariscono, si vede chiaramente un piccolissimo disco sull'azzurro, stessa impressione sia per Grigor, che per Marta.
Nel frattempo Walter ha fatto una piccola pausa e mi ha portato le coordinate della cometa C/2009 P1, la Garradd. Dalle misure che sta facendo, mi ha detto che l'avremmo vista chiaramente; io l'ho presa come una piccola sfida, trovare un oggetto con le coordinate, senza alcuna preparazione ... passati 10 minuti la sfida è vinta: la distinguo chiaramente già nell'oculare da 38mm a 32x, poi sono passato al Baader zoom, ma sempre a bassi ingrandimenti  60x, si vede benissimo un nucleo più luminoso circondato da un alone, non vi è traccia della coda, siamo stati una ventina di minuti ad osservarla, dovrebbe aumentare ancora la sua magnitudine, speriamo. Un fuori programma bello da vedere, con in più la soddisfazione di averla trovata.
Urano: l'avevo visto l'anno scorso quando era in congiunzione con Giove e sapevo che, se lo mettevo nell'oculare, si riconosceva immediatamente. Sono partito dalla stella Omega dei Pesci e, con calma, di stellina in stellina, in 5 minuti sono arrivato senza problemi ad Urano: si vede un disco più grande rispetto a Nettuno e di colore azzurro-verde, anche se ovviamente non si vedono dettagli, mi piace molto.
Ultimo, sua maestà Giove: è la prima volta che lo osservo quest'anno e, con piacere, noto che è tornata a farsi vedere la banda scura nell'emisfero nord, circondato dai 4 satelliti Galileiani, da una parte Io ed Europa, dall'altra, un po' più staccati, Ganimede e Callisto: è una visione bellissima e affascinante, purtroppo la serata non è delle migliori e non posso spingere più dei 200x per poter vedere bene la macchia rossa, ma si riesce a percepire.
Verso le 4.30 il cielo inizia a schiarire e la serata svolge al termine; carichiamo la macchina, un saluto a Walter e Marta, anche loro pronti al rientro e si torna a casa, pensando a dove andare e cosa vedere alla prossima luna nuova.

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