Gli osservatori fanno, durante l'anno, molte conferenze sui temi più svariati dell'astronomia:
* di attualità, come possono essere i risultati ottenuti dalle sonde spaziali;
* storiche, al fine di capire come si è arrivati alle conoscenze che abbiamo oggi e come l'astronomia è evoluta nel tempo;
* scientifiche, dove vengono spiegati i vari fenomeni che accadono nell'universo (come nasce una stella, cos'è un buco nero, gli effetti di una supernova e molto altro).
* di attualità, come possono essere i risultati ottenuti dalle sonde spaziali;
* storiche, al fine di capire come si è arrivati alle conoscenze che abbiamo oggi e come l'astronomia è evoluta nel tempo;
* scientifiche, dove vengono spiegati i vari fenomeni che accadono nell'universo (come nasce una stella, cos'è un buco nero, gli effetti di una supernova e molto altro).
Sono argomenti di pura attualità, consultabili sul web, o nozioni teoriche consultabili sui libri, ma durante una conferenza è possibile interagire, fare domande e farsi spiegare quello che non è chiaro.
Alla fine della conferenza si fa sempre l'osservazione del cielo: per chi non ha dimestichezza con le costellazioni è l'occasione ideale sia per potersi cimentare con un atlante, sia per ottenere spiegazioni da chi conosce bene le stelle e iniziare così ad orientarsi, cosa importantissima, che è la base per iniziare ad osservare.
Gli osservatori mettono sempre a disposizione uno o più strumenti per "scrutare" il cielo; in questo modo, chi non ha mai osservato o semplicemente chi, per vari motivi, non ha uno strumento, ha comunque la possibilità di osservare le meraviglie del cielo.
Ma non è importante solo per chi si avvicina all'astronomia, è importante per chi ha iniziato da poco e anche per un astrofilo navigato.
Il nostro è un hobby di nicchia, particolare: anche se molti sono affascinati dal cielo e rimangono a bocca aperta alla visione delle foto di Hubble, poi non approfondiscono l'argomento. Se vogliamo discutere del nostro hobby, non ci resta che scrivere sui vari forum o su facebook, che, pur essendo strumenti importanti di informazione e divulgazione, non possono sostituire al 100% quello che ci da un rapporto "faccia a faccia".
Normalmente, dopo un paio d'ore che finisce la conferenza, mi accorgo che rimangono sempre i "soliti noti"; questo mi spiace, perchè è proprio da li in poi che inizia la vera serata dell'osservatorio, quella dove si apprende di più, quella dove si provano sul campo tecniche e strumenti, dove possiamo parlare e confrontarci sui più svariati argomenti, raccontare le nostre esperienze osservative, confrontare gli strumenti, gli oculari e, perchè no, provarli.
Alcuni possiedono un telescopio ma lo utilizzano solo a casa, non sapendo cosa si perdono: invito tutti coloro che hanno uno strumento a portarlo in osservatorio e a osservare fino all'alba, provando l'esperienza di una notte sotto le stelle con altri astrofili e provando soprattutto un cielo buio. Certamente all'osservatorio che frequento (Casasco - AL) non ci sarà il cielo di montagna e la trasparenza che c'è in quota (a 1500/2000 m.), ma si difende bene ed è accessibile facendo poca strada.
Ho un altro appunto che vorrei fare ai "clienti" dell'osservatorio: come tutti gli anni, ad agosto verrà organizzata la serata delle stelle cadenti, con una conferenza e poi l'osservazione del cielo e delle "stelle cadenti". Ad agosto la notte astronomica (ovvero quando il sole scende di 18° sotto l'orizzonte, al fine di avere il cielo buio) inizia tardi, dopo le 23 e, di solito, il picco dello sciame di stelle si ha sempre nella seconda parte della notte.
In realtà cosa accade normalmente? In tantissimi "bazzicano" l'osservatorio dalle 21, ancor prima del tramonto e prima delle 24 tutti a casa, ovvero tutti a casa quando inizia lo spettacolo: divulghiamo che "il bello" inizia dopo la mezzanotte e, per chi lo sapesse, organizziamoci per stare in osservatorio un po' di più.
Ho scritto queste righe perchè vorrei spronare molte persone a vivere più attivamente la vita dell'osservatorio: esso è il corpo, gli astrofili sono l'anima, non lasciamo quindi l'osservatorio senz'anima!
Gabriele
Alla fine della conferenza si fa sempre l'osservazione del cielo: per chi non ha dimestichezza con le costellazioni è l'occasione ideale sia per potersi cimentare con un atlante, sia per ottenere spiegazioni da chi conosce bene le stelle e iniziare così ad orientarsi, cosa importantissima, che è la base per iniziare ad osservare.
Gli osservatori mettono sempre a disposizione uno o più strumenti per "scrutare" il cielo; in questo modo, chi non ha mai osservato o semplicemente chi, per vari motivi, non ha uno strumento, ha comunque la possibilità di osservare le meraviglie del cielo.
Ma non è importante solo per chi si avvicina all'astronomia, è importante per chi ha iniziato da poco e anche per un astrofilo navigato.
Il nostro è un hobby di nicchia, particolare: anche se molti sono affascinati dal cielo e rimangono a bocca aperta alla visione delle foto di Hubble, poi non approfondiscono l'argomento. Se vogliamo discutere del nostro hobby, non ci resta che scrivere sui vari forum o su facebook, che, pur essendo strumenti importanti di informazione e divulgazione, non possono sostituire al 100% quello che ci da un rapporto "faccia a faccia".
Normalmente, dopo un paio d'ore che finisce la conferenza, mi accorgo che rimangono sempre i "soliti noti"; questo mi spiace, perchè è proprio da li in poi che inizia la vera serata dell'osservatorio, quella dove si apprende di più, quella dove si provano sul campo tecniche e strumenti, dove possiamo parlare e confrontarci sui più svariati argomenti, raccontare le nostre esperienze osservative, confrontare gli strumenti, gli oculari e, perchè no, provarli.
Alcuni possiedono un telescopio ma lo utilizzano solo a casa, non sapendo cosa si perdono: invito tutti coloro che hanno uno strumento a portarlo in osservatorio e a osservare fino all'alba, provando l'esperienza di una notte sotto le stelle con altri astrofili e provando soprattutto un cielo buio. Certamente all'osservatorio che frequento (Casasco - AL) non ci sarà il cielo di montagna e la trasparenza che c'è in quota (a 1500/2000 m.), ma si difende bene ed è accessibile facendo poca strada.
Ho un altro appunto che vorrei fare ai "clienti" dell'osservatorio: come tutti gli anni, ad agosto verrà organizzata la serata delle stelle cadenti, con una conferenza e poi l'osservazione del cielo e delle "stelle cadenti". Ad agosto la notte astronomica (ovvero quando il sole scende di 18° sotto l'orizzonte, al fine di avere il cielo buio) inizia tardi, dopo le 23 e, di solito, il picco dello sciame di stelle si ha sempre nella seconda parte della notte.
In realtà cosa accade normalmente? In tantissimi "bazzicano" l'osservatorio dalle 21, ancor prima del tramonto e prima delle 24 tutti a casa, ovvero tutti a casa quando inizia lo spettacolo: divulghiamo che "il bello" inizia dopo la mezzanotte e, per chi lo sapesse, organizziamoci per stare in osservatorio un po' di più.
Ho scritto queste righe perchè vorrei spronare molte persone a vivere più attivamente la vita dell'osservatorio: esso è il corpo, gli astrofili sono l'anima, non lasciamo quindi l'osservatorio senz'anima!
Gabriele
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