....Finita la pausa Claudio F. e suo figlio Luca vanno a riposare: ci rivedremo prima dell'alba. Io decido di vedere qualche Messier da aggiungere alla lista definitiva e anche perchè, sotto un cielo così bello, non li ho mai osservati.
M1, la Crab nebula, nella costellazione del Toro, si trova a meno di 2° da zeta tauri, stella luminosa di M.2.95. Già senza il filtro si vede bene ma senza dettagli, con l'UHC è più staccata dal fondo cielo e si vedono due o tre filamenti, molto bella osservata a circa 75x.
M33, trovata immediatamente, è già evidente nel cercatore, all'oculare risulta grande e luminosa, si distingue chiaramente il nucleo, a 60x occupa tutto l'oculare (circa 1°). Durante la notte Davide mi ha fatto notare che si vede a occhio nudo e, in effetti, si vede una debolissima macchiolina.
M31-32-110, la galassia di Andromeda e le sue galassie satelliti più famose, le ho osservate con il 38mm, che mi permette di averle tutte nel campo dell'oculare, si vedono molto bene e formano un bel "quadretto".
Visto che ho già montato il 38mm vado su M34 nel Perseo, un ammasso aperto di stelle azzurre abbastanza denso e luminoso, molto bello.
M77, Galassia nella Balena, anche qui - come capita spesso nei Messier - è molto facile da trovare, si trova a circa 1.5° da Delta Cet di magnitudine 4.05, si vede bene sia il nucleo che l'alone esterno, entrambi luminosi.
NGC 7662 o Caldwell 22, nebulosa planetaria detta "Blue Snowball", di magnitudine 9, grazie a una dritta di Claudio V., che la sta cercando anche lui, parto da tre stelle di riferimento Iota-cappa-lambda And, visibili a occhio nudo (sono tutte tra 3.8 e 4.25 magnitudine), la planetaria si trova a circa 2.5°; la trovo facilmente, è impossibile non notarla, ma bisogna utilizzare almeno 150x, osservata anche a 255x, mi sembra di forma leggermente ovale e di colore azzurro intenso, molto, ma molto, bella, un oggetto da non perdere.
Più o meno da queste parti Claudio V. smonta tutto e va a riposare un paio d'ore, prima di tornare a casa; noto che anche Paolo e l'Amico X si sono ritirati a riposare un po', mentre Grigor, Daniele, Davide e io siamo "belli attivi".
M42-43, la grande nebulosa di Orione, naturalmente magnifica, grande, luminosa e - grazie anche al filtro UHC - molto contrastata e staccata dal fondo cielo; si vedono tantissimi dettagli e sfumature di luminosità, osservata a tutti gli ingrandimenti dello zoom da 60x a 150x. Grigor, che la osserva per la prima volta, è senza parole.
Esattamente non mi ricordo cosa siamo andati a vedere da Davide, nel suo 16", perchè quello che ho visto dopo, ha preso tutta la mia attenzione: IC434 la testa di cavallo! E' sempre stata un'icona e non immaginavo di poterla vedere questa sera, anzi ... proprio non mi sfiorava l'idea! Davide ha uno strumento di tutto rispetto e un parco accessori di prim'ordine, fitro H-beta da 2" della Thousand oaks e, come oculari, dei Tele Vue Nagler e Ethos. Quando ho messo l'occhio all'oculare, non sapevo esattamente cosa aspettarmi: innanzi tutto ho bisogno di qualche secondo per riuscire a vedere .... credevo di cercare una piccola macchia scura con pochi dettagli e, invece, è grande e abbastanza dettagliata; la mia fatica è dovuta anche al fatto che la cercavo "dritta", come nelle foto (un errore fatto da chi guarda per la prima volta al telescopio, ma sono talmente emozionato che sono andato un po' in pallone!) ... Invece, ha la testa girata di 3/4 verso il basso, un'emozione fortissima! Ho la "mitica" testa di cavallo davanti ai miei occhi, solo per questo vale la pena essere qui.
NGC 2024, "la nebulosa fiamma", osservata sempre nel 16" di Davide, è bella, contrastata e luminosa, si vede molto bene la parte nera centrale e le diverse sfumature del resto della nebulosa. E qui, ancora una volta, per farmi male, vado a osservarla con il mio dob utilizzando il filtro UHC: rimango sorpreso, ovviamente non è la visione del 16", ma vedo chiaramente la parte scura e qualche altro piccolo dettaglio, con soddisfazione guardo il mio dob e gli dico "Bravo".
M78, altra nebulosa in Orione, trovata al volo già nel cercatore, si presenta luminosa e piccola, ma non mi dà grande soddisfazione, forse è colpa di quello che ho visto prima, la riosserverò con più attenzione alla prossima occasione.
Ormai sono più delle quattro e inizia a farsi sentire la stanchezza: Daniele ritira l'attrezzatura mentre Claudio F. e Luca si riprendono dal "riposino" e vengono a vedere ancora qualcosa (noto che ormai la tattica è sempre la stessa, osservazione per la prima parte di serata, sonnellino centrale e risveglio prima dell'alba); proseguo con qualche Messier, prima di chiudere la serata.
M79, Globulare nella Lepre ... qui mi sono distratto e non ho segnato niente, mi sono "troppo" dimenticato, altro oggetto da riosservare prossimamente.
M44, in congiunzione con Marte, non poteva mancare questa congiunzione, bella al binocolo e al telescopio, con il 38mm, spettacolare, si vede bene il disco del pianeta rosso nella parte periferica dell'ammasso, è ancora basso di circa 20° sopra l'orizzonte e di Marte non si percepiscono dettagli.
Giove ... non poteva mancare il gigante gassoso ... molto alto nel cielo, credo sopra i 50°, mi ha dato delle visioni meravigliose: le due bande principali, oltre a vedersi bene, presentano molti dettagli, si vedono anche altre piccole bande vicino al polo, meno evidenti e dettagliate, i colori sono molto accesi e contrastati, a tratti il seeing è buono e la visione mozzafiato, non supera la visione in torretta di qualche settimana fa, ma gli va molto vicino.
M41, nel Cane maggiore, ammasso aperto molto luminoso, si vede immediatamente nel cercatore senza neanche cercarlo, basta puntare in zona, osservato a 60x risulta molto luminoso, bello il contrasto tra le stelle rosse e le bianco/azzurre.
M50, altro bellissimo ammasso aperto e, secondo me, molto facile da trovare: immagino una linea retta, che parte da Sirio e si dirige verso Teta CMa, proseguendo diritti e, alla stessa distanza da Sirio alla Teta, si trova M50; l'ho punto solo con il Red Dot e, quando guardo nell'oculare, è quasi perfettamente centrato, molto bello e luminoso, ricco di stelle e in una zona dove, a occhio nudo, si vedono pochissime stelle, ma all'oculare c'è veramente da perdersi.
M47, ammasso aperto di stelle luminose, molto bello.
M46, ammasso aperto molto ricco, molto concentrato e bello, lo osservo a bassi ingrandimenti e mi dimentico completamente di cercare al suo interno la planetaria NGC 2438: è proprio ora di chiudere e di andare a dormire, prima di fare ritorno a casa.
Nel frattempo, anche Davide inizia a riporre la strumentazione, ormai siamo rimasti solo noi ancora svegli, quindi, con l'alba che dà i primi segnali di vita, inizio anch'io con le "operazioni di chiusura", mentre Claudio V. si sveglia, ci salutiamo e parte verso casa. Poco dopo anche Paolo si sveglia e parte, io finalmente ho finito di caricare l'auto, chiudo gli occhi per un'ora e sono pronto al rientro, ma, prima di tutto, tappa a Varzi per la colazione, in compagnia di Grigor, Claudio F e Luca.
Conclusioni finali: vale la pena fare un centinaio di km e un'ora e mezza di auto per avere un cielo decente? SI assolutamente SI! Rispetto alle osservazioni effettuate dalla collina sui 400m, gli oggetti risultano più belli e la lista di quelli osservabili con profitto cresce a dismisura, inoltre con un buon cielo i filtri lavorano bene e danno visioni bellissime, aspetto non secondario "la compagnia": andare in un luogo di montagna frequentato da astrofili dà la possibilità di conoscere nuovi amici, oltre a provare strumenti e accessori diversi, con un po' di fortuna può capitare di guardare all'oculare di strumenti di 40-50-60cm.
Un saluto a Grigor, ormai compagno d'osservazione fisso, a Claudio F. e a suo figlio Luca, che vengono sempre a farci compagnia, agli amici del forum Paolo e Claudio V., che hanno accettato il mio invito e che ho rivisto con piacere, a Daniele e, non ultimo, a Davide, che con il suo 16" ci ha aperto gli occhi sull'universo.
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