Luna nuova di ottobre, il week-end migliore se ne è andato sotto una coltre di nuvole e pioggia, rimane questo di riserva; anche se le previsioni non sono del tutto ottimistiche, ci provo lo stesso.
Saliamo in due, arriviamo al parco verso le 19 e lo spettacolo davanti a noi è ambiguo: da un lato le nuvole di diverse forme e sfumature, color rosso fuoco dipinte dal tramonto, spettacolo affascinante ma, nello stesso tempo, desolante per un astrofilo. Non ci perdiamo d'animo, montiamo tutta l'attrezzatura e, mentre attendiamo che il cielo si liberi, andiamo al "rifugio" a cenare comodi e al caldo. Verso le 21.30 mettiamo la testa fuori, si vede qualche stella, che ci fa ben sperare, ma ben presto si ricopre tutto, niente ... si torna dentro a conversare. Alle 23 riproviamo, ma la situazione rimane immutata, allora prendiamo una decisione drastica, ci mettiamo a dormire e puntiamo la sveglia all'1.30, se sarà ancora coperto la serata è persa.
Suona la sveglia, metto la testa fuori e finalmente il cielo è libero, ma la gioia, purtroppo, dura poco, si ricopre velocemente e altrettanto velocemente si libera, questa volta per tutta la notte.
Allineo i cercatori, una "sistematina" alla collimazione e sono pronto; il cielo sembra decente ma l'umidità è pazzesca, tutta la strumentazione gronda di acqua. Ho deciso di provare la lista di Caldwell per gli oggetti visibili alle nostre latitudini (per chi può interessare la trovate qui http://www.ngc891.com/constellation.php?catalogue=Caldwell).
Inizio con C43-NGC 7814, galassia nel Pegaso di Mag. 10.5, osservata a 150x, si vede la forma allungata di luminosità uniforme, appena più luminosa la parte del nucleo.
C2-NGC 40, planetaria nel Cefeo di M 11 e di 0'36" di dimensione, la visione migliore l'ho avuta a 343x con un Hyperion da 3,5mm, si vede benissimo la stella centrale circondata da un alone evidente e leggermente più luminoso ai bordi, diviso in due semicerchi.
C17-NGC 147, galassia in Cassiopea di M 9.3 e 6.6' x 3.9' di dimensione, trovo la posizione ma non vedo nulla, le stelle di riferimento sono corrette, allora controllo il secondario ed è ......... tutto appannato.
Ormai l'esperienza mi ha insegnato che portare un piccolo phon, in queste serate è d'obbligo, solo che mi scoccia dover prendere phon, batteria e carica batteria: per fortuna, in mio soccorso c'è la logistica, il parco del Brallo ha le colonnine per la corrente elettrica vicino alle cupole e, con una bella prolunga, l'abbiamo portata sul campo di osservazione. In pochi minuti siamo in carreggiata, il mio compagno della serata ha un dobson da 12" e gli stessi problemi. Riprovo la galassia in tutti i modi e con tutti gli ingrandimenti e alla fine ho la sensazione di vedere qualcosa, ma non ne sono sicuro.
C18-NGC 185, galassia in Cassiopea di M 9.2 e di 5.9' x 5' di dimensione, si vede una forma tondeggiante di luminosità uniforme, non riesco a percepire il nucleo.
C51-IC 1316, galassia nella Balena di M 9.3 e di 8.1' x 7.2' di dimensione, non riesco a vedere niente, probabilmente per molti fattori, ormai inizia ad essere troppo bassa sull'orizzonte; al momento dell'osservazione sarà stata sui +20/25°, rispetto alle altre due galassie osservate prima è più grande e quindi di luminosità superficiale più bassa e infine tutta l'umidità non rende il cielo trasparente.
Ho visto serate decisamente miglior e, per finire, sono ormai costretto ad usare il phon ogni 5 minuti e addirittura sul primario: avendo un dobson con il tubo chiuso non me lo aspettavo e questo non ha di sicuro aiutato la stabilità termica degli specchi.
Un po' incavolato per la situazione mi godo il cielo ad occhio nudo, è un momento in cui si vedono molte "stelle cadenti", in pochi minuti ne abbiamo viste una decina e forse più.
Verso le 4 la costellazione del Cane Maggiore e della Poppa sono visibili a sud e non voglio perdere l'occasione di osservare M93, l'ultimo degli oggetti di Messier che mi manca per completare la lista.
M93, ammasso aperto nella Poppa di M 6.2 e di 22' di dimensione, noto una trentina di stelle azzurre concentrate nel centro e molto più diradate nella parte esterna.
Visto che sono in zona mi passo un po' di Messier di quelle parti; visto che è quasi un anno dall'ultima osservazione, una rinfrescata non fa male.
C13-NGC 457, ammasso aperto in Cassiopea di M 6.4 e 13' di dimensione, spiccano una ventina di stelle luminose sull'azzurro/bianco e due stelle molto più luminose delle altre, probabilmente non fanno parte dell'ammasso ma lo sembrano per prospettiva, osservato a 150x.
C8-NGC 559, ammasso aperto in Cassiopea di M 9.5 e 4' di dimensione, ammasso di densità medio bassa, stelle sull'azzurro, osservato a 150x.
C10-NGC663, ammasso aperto in Cassiopea di M 7.1 e 16' di dimensione, sembra diviso in due categorie di stelle, una ventina abbastanza luminose su uno sfondo di altrettante stelle molto meno luminose, fa un bell'effetto, osservato a 150x.
Decido di fermarmi qui, ormai la notte astronomica è alla fine, sono le 6. Guardo Giove, che è sempre un piacere, e attendo Venere. Alle 7 mi butto a dormire un paio d'ore prima di smontare l'attrezzatura, non prima di salutare Mirco, che invece se ne va subito, alle 11 deve essere ad un battesimo "eroico".
Sveglia verso le 9 per smontare e asciugare, queste sono le condizioni del mio tele:
Dopo un'ora di asciugamano e sole, posso caricare e tornare a casa, nella speranza che la prossima volta ci sia un clima più asciutto.
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